C’è una parola maledetta, tra le
tante che lo sono, nel mondo occidentale: ed è la parola “ideologia”.
In special modo dal crollo dell’Unione Sovietica in poi, si è innestata
sull’idea della storia come progresso l’ulteriore convinzione che il vero
progresso risieda nel liberalismo, e i nefandi totalitarismi siano
ormai “anacronistici” (“Ma nel 2012 c’è ancora gente che sostiene cose
del genere?” – argomento filosofico davvero inoppugnabile). Un testo come “The end of the history and the last man” di Francis Fukuyama è stato l’espressione massima di questo Zeitgeist: il liberalismo trionferà ovunque; esso è il coronamento – pur abbastanza squallido, secondo il nietzscheano Fukuyama – della storia universale.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=43199
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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