In una situazione di crisi di liquidità le tasse non vanno pagate. E' un
errore di leadership finanziaria farle pagare; la tassa serve a
normalizzare la liquidità in circolazione, non a rimpinguare le casse
statali. In caso di eccesso di liquidità con pericolo di inflazione da
eccesso di liquidità (eh già, esiste anche l'aumento di prezzi da crisi
di liquidità), le tasse devono essere rigogliose; mentre in caso di
rarefazione monetaria, o crisi di liquidità che dir si voglia, le tasse
devono essere poche o nulle.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10195
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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