Questa volta non basta parlare di destra e di sinistra, fare il tifo per
il gollista Sarkozy o per il socialista Hollande, strizzando magari
l’occhio chi a Marine Le Pen, chi ai candidati della sinistra
alternativa come Jean-Luc Mélenchon.
Questa volta la posta in gioco è molto più alta e non riguarda solo i
francesi, ma tutta l’Europa. Perché a votare, per la prima volta da
quando è esplosa la crisi del debito pubblico dell’eurozona, è uno dei
due grandi Paesi sui quali è stata costruita finora l’Unione europea e
perché per la prima volta negli ultimi vent’anni non appare
invulnerabile; anzi è fragile, debole, azzoppato da un debito pubblico
molto alto e da qualche settimana nel mirino dei mercati.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10193
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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