Paul Krugman pochi giorni fa su “La Repubblica” ha scritto che l'Europa deve disfarsi dell’euro e tornare alle monete nazionali per puntare ad un tentativo di ripresa neo-keynesiana.
Anche questo autorevole economista, così come molti suoi colleghi italiani antiliberisti, pensa in qualche misura che sia possibile un ritorno al “ventennio d’oro” del dopoguerra.
Ho esposto in varie riprese perché ritengo quest’idea un’illusione,
dato il particolarissimo concorso di fattori politici, geopolitici e di
disponibilità di risorse che portò a quel poderoso sviluppo materiale e
alle forme politiche e sociali che assunse.
leggi tutto:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10200
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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