Pretendiamo il superfluo d-e-f-g senza nemmeno poterci permettere l’indispensabile a-b-c. Come ci spiegherebbe Franco Rodano
(1920-1983), il capitalismo contemporaneo ha fregato Marx trovando
nuove frontiere per consolidarsi grazie alla commedia noir del
benessere, diventata ormai la tragedia che conosciamo. Oggi i lavoratori
possono soddisfare meravigliosi bisogni che, fino a cinquant’anni fa,
nemmeno pensavano di avere, come gli sms Vodafone, l’iPhone 5, le
imperdibili offerte Auchan eccetera. Quello che un tempo si chiamava proletariato è oggi una massa indistinta
che svolge suo malgrado una funzione di sostegno e conservazione del
proprio usuraio e carnefice: schiavi alla moda che non avvertono più la
sensazione viva del loro sfruttamento – truccato, attutito, mimetizzato – e si sentono perfino soddisfatti, felici di lavorare in un call center per 500 euro al mese con la Smart da pagare e gli aperitivi in un bar alla moda per dimenticare.
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