Il cambiamento deve partire da noi.
Alla terza Conferenza Internazionale su “La grande transizione: la decrescita
come passaggio di civiltà”, tenutasi a Venezia dal 19 al 23 settembre,
si è dibattuto su come muoversi verso un nuovo modello di sviluppo.
Equa gestione dei beni comuni, precariato, crisi del welfare, bisogno
di una transizione verso modelli di governo veramente partecipati: i
temi trattati sono stati molti, e spesso complessi. Durante tutta la conferenza,
però, le parole d’ordine sono state poche e precise: partecipazione,
localizzazione, sostenibilità, valorizzazione delle diversità. Ma che
cosa si è detto per coglierne appieno il senso? Cosa si è fatto per
andare veramente oltre le buone intenzioni? E quali sono stati gli
spunti più interessanti per uscire da una crisi irreversibile?
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44316
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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