L’Ungheria
si libera dei vincoli dei banchieri. Dopo che è stato ordinato all’FMI
di abbandonare il paese, la nazione adesso stampa moneta senza
debito. L’Ungheria sta facendo la storia.
Mai
più dagli anni ’30 con il caso della Germania, un paese europeo aveva
osato sfuggire alle grinfie dei cartelli bancari internazionali
controllati dai Rothschilds. Questa è una notizia stupenda che dovrebbe
incoraggiare i patrioti nazionalisti del mondo intero ad intensificare
la lotta per la libertà dalla dittatura finanziaria.
Già
nel 2011 il primo ministro ungherese, Viktor Orbán promise di
ristabilire la giustizia sui predecessori socialisti che avevano venduto
il popolo della nazione alla schiavità di un debito infinito con i
vincoli del FMI (IMF) e lo stato terrorista d’Israele. Queste
amministrazioni precedenti erano infiltrate da israeliani nelle alte
cariche, in mezzo al furore delle masse che alla fine, in reazione,
hanno votato il partito Fidesz di Orban.
Secondo
una relazione sui siti germanofoni del “National Journal”, Orbán si è
accinto a scalzare gli usurai dal trono. Il popolare e nazionalista
primo ministro ha detto all’FMI che l’Ungheria non vuole né richiede
“assistenza” ulteriore dal delegato della Federal Reserve di proprietà
dei Rothschild. Gli ungheresi non saranno più costretti a pagare esosi
interessi a banche centrali private e irresponsabili.
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