Lo “shutdown”, che è
scattato all’inizio di ottobre con la chiusura di settori importanti
della pubblica amministrazione, è la più evidente dimostrazione della
patologica crisi sistemica dell’economia e della finanza degli Stati
Uniti.
Il governo di Washington è senza soldi
in quanto ha utilizzato tutte le disponibilità di bilancio approvate
dal Congresso. Per continuare con l’attuale ritmo di spesa previsto
dovrebbe “sfondare” il tetto del debito pubblico prestabilito. Come è
noto, ogni anno e da tempo si ripete lo sfondamento del limite massimo
del debito, un’operazione che richiede però l’approvazione del potere
legislativo.
Nel frattempo oltre 800.000
dipendenti federali che lavorano in alcuni settori amministrativi, nella
gestione del territorio e dei parchi e perfino nel settore spaziale e
dell’intelligence sono da giorni a casa e senza stipendio.
Naturalmente
la sospensione dal lavoro di centinaia di migliaia di impiegati
comporta una perdita di reddito pari a circa 200 milioni di dollari al
giorno che inevitabilmente genera una riduzione dei consumi mettendo in
crisi anche settori del commercio.
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