Uno studio del Fai ha messo nero su bianco come la disastrosa lezione del Vajont non sia stata bene appresa.
Dal 1960, l'urbanizzazione del territorio è aumentata del +146%.
A fronte di un aumento della popolazione del 17%.
Il 10% della superficie italiana – circa 30mila chilometri quadrati – è a
rischio idro-geologico: ultimi esempi in ordine di tempo sono le
tragedie avvenute alle Cinque Terre, a Scaletta Zanclea, a Soverato.
Significa fiumi canalizzati, dove lo spazio per l'esondazione naturale è
stato loro sottratto per costruire case e centri commerciali (o il
Salaria sport village).
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12427
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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