La falsa modestia non si addice ai media. Quando si tratta dei Tea Party o dei Talebani, i reporter sono rapidi a offrire una spiegazione delle loro motivazioni e delle loro richieste. Quando si tratta delle proteste della sinistra c’è reticenza nel fare qualunque resoconto realistico o analisi. Immaginate questa frase di Verena Dobnick della Associated Press, che apre il secondo paragrafo del suo articolo ( “La protesta di Wall Street guadagna interesse”, 2 ottobre) sulla protesta “Occupare Wall Street”: “Manca loro un obiettivo chiaro, anche se parlano contro l’avidità delle aziende, le disuguaglianze sociali, il cambiamento climatico globale e altri problemi.” A me sembra che ci siano tre chiari obiettivi in questa stessa frase: porre fine all’avidità delle grandi aziende, combattere per l’equità sociale e creare politiche per attenuare il cambiamento climatico. | |
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
giovedì 20 ottobre 2011
DECOLONIZZARE WALL STREET
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