L’annuncio della scomparsa di Steve Jobs ha dato il via in America a un’alluvione di commenti improntati ai toni del cordoglio nazionale. Lo stesso sta accadendo in queste ore fuori dai confini degli USA. E’ in atto, a quanto sembra, una beatificazione laica dell’inventore dell’iPod per gli eccelsi meriti da lui accumulati nella sua esistenza terrestre.
La mia ironia non è in contrasto né col rispetto che si deve a un uomo prematuramente scomparso né con l’ammirazione che dovrebbe suscitare l’esempio di una vita così evidentemente ben spesa. E’ piuttosto una lente di ingrandimento per guardare tra le pieghe dello statuto delle merci nella società contemporanea.
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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