1. Il governatore Draghi ha detto due cose ottime. Prima, che i giovani arrabbiati hanno ragione. Dopo, che è stato un peccato. Draghi era diventato l´avversario principale della manifestazione, lui e Trichet e la lettera di istruzioni. Che ha precetti insopportabili, e un orizzonte assai discutibile. Però fa le veci di un inesistente governo politico e dunque economico europeo.
La Bce sta all´economia italiana come la Procura di Milano stette alla politica. Piuttosto sbrigativamente, il “movimento” ha fatto di un´estrema ipotesi – l´uscita dall´euro e la disdetta del debito – addirittura uno slogan. Rivendicando di fatto la restituzione della politica confiscata dalla finanza agli Stati e ai governi nazionali: prospettiva tristissima. Magari la “confisca” delle scelte nazionali avvenisse ad opera di un governo federale europeo. Il quale, nonostante i passi indietro e le frustrazioni per la supplenza della Bce, deve restare l´obiettivo di un´alternativa alla crisi e allo scioglilingua della crescita. È un peccato – come direbbe Draghi – che nelle sinistre ereditarie e in nuovi lanciatori di sassi torni ogni volta il riflesso condizionato delle sovranità statali: che si tratti del diritto internazionale o della invadenza finanziaria.
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http://giovannitaurasi.wordpress.com/2011/10/17/la-piazza-e-i-nerovestiti-adriano-sofri/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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