Una generazione di giovani che rischia di rimanere bloccata. Un Mezzogiorno che ha ricominciato a perdere i propri giovani più qualificati, mentre i ragazzi più svantaggiati sono lasciati ad una scuola senza risorse e al lavoro nero. Un´area del lavoro nero senza protezione neppure dai rischi per la salute e per la vita, che viene proposta come l´unica alternativa al non lavoro da un lato, alla criminalità dall´altra. Una qualità del lavoro, anche regolare, spesso bassa anche sul piano della sicurezza. Una disattenzione sistematica e talvolta anche crudele per i bisogni di cura, non solo dei malati, ma dei bambini e delle persone non autosufficienti, con effetti sia di sovraccarico familiare (specie femminile) e di cristallizzazione delle disuguaglianze. Un territorio che si sfalda alle prime piogge, producendo disastri il cui costo umano e ambientale è sempre più insostenibile non solo dal punto di vista dell´etica e della giustizia, ma anche dal punto di vista economico. Sono questioni non nuove, che tuttavia in queste settimane per una serie di coincidenze sono divenute visibili tutte assieme. Pur nella loro diversità, hanno in comune l´essere testimonianza di uno spreco non solo ingiusto, ma che non possiamo più permetterci come Paese, pena l´impoverimento sociale, se non la stessa rottura della coesione sociale.
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http://dirittiglobali.it/home/categorie/20-welfare-a-politiche-sociali/21974-la-speranza-di-un-new-deal.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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