Mentre i circoli politici mondiali discutono della maniera in cui bisogna gestire e risolvere la crisi economica occidentale, il sociologo statunitense Immanuel Wallerstein diagnostica una crisi di sistema. Secondo lui il problema non è curare il capitalismo, ma accompagnarlo nel suo viaggio verso la tomba e favorire la nascita di quello che il geopolitico belga Philippe Grasset chiama una controcultura.
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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