Il debito pubblico che riempie da mesi le pagine dei quotidiani non è solo monetario. E le risposte alla crisi passano per un radicale ripensamento del nostro modello di sviluppo. Su questa tesi è incentrato l'editoriale pubblicato da Sunita Narain per il magazine indiano Down To Earth.
La crisi debitoria europea è l'ennesima dimostrazione del fatto che stiamo vivendo al di là delle nostre effettive possibilità. Con buona pace del fatto che ciò ostacoli il nostro futuro. Gli stati, i cittadini e le aziende sono ormai strutturalmente dipendenti dall'indebitamento: e possono solo sperare che il volume dei loro debiti cresca più lentamente rispetto a quello dei beni che serviranno a ripagarli.
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http://www.valori.it/economia/down-to-earth-debito-pubblico-non-solo-monetario-4513.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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