Purtroppo non sembra molto diffusa la consapevolezza che ci troviamo in un momento storico completamente inedito per l'intera umanità, momento che richiede una capacità di visione e di leadership senza precedenti nella nostra storia.
La pressione umana sui sistemi naturali ha raggiunto un tale livello di ampiezza e profondità che il rischio di disastri ambientali globali si sta facendo sempre più probabile, mentre proliferano numerosi disastri in ambito regionale e locale. Ridurre concretamente questi livelli di rischio, cercare di evitare il sorpasso dei punti critici (Tipping Points) planetari, richiede una vera mobilitazione istituzionale internazionale che può essere paragonabile, per scala ed importanza, alla riforma della governance istituzionale internazionale che seguì la fine della seconda guerra mondiale. La comunità scientifica internazionale e una grande parte della società civile (soprattutto quella organizzata nelle associazioni) richiede a viva voce una profonda riforma dell'architettura della governance globale.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=42198
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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