In sei mesi, da agosto a oggi (dai crolli estivi delle borse, dalle rivolte giovanili in Gran Bretagna, dal cedimento del regime libico fino alla fine del governo Berlusconi e all’insediamento di quello Monti), in Italia, in Europa e in gran parte del mondo ricco e industrializzato le cose non sembrano più poter girare come hanno girato finora. L’accelerazione di un cambiamento temuto e non orientato appare improvviso e ingovernabile. Il concetto di “crisi” e l’accezione esclusivamente finanziaria che ne viene data non definisce il reale stato delle cose. Quello che invece appare evidente a tutti, con cognizione o per percezione cutanea, è che si stanno modificando improvvisamente sotto i nostri occhi i meccanismi di funzionamento della società.
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http://gliasinirivista.org/2012/01/il-sociale-al-tempo-della-crisi/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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