La grave crisi finanziaria e il disastro economico che stanno subendo le società europee stanno facendo dimenticare che, come ha ricordato lo scorso dicembre il summit del Clima di Durban in Sudafrica, il cambiamento climatico e la distruzione della biodiversità continuano a essere i principali pericoli che minacciano l’umanità. Se non modifichiamo rapidamente il modello di produzione dominante, imposto dalla globalizzazione economica, raggiungeremo il punto di non ritorno a partire dal quale la vita umana nel pianeta smetterà poco a poco di essere sostenibile.
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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