STUPIDA RAZZA

martedì 22 luglio 2014

Allarme bolla, il Titanic dell'immobiliare di Pechino

tutto il mondo è paese,evviva la globalizzazione..........
La ripresa economica globale ha nel mercato immobiliare cinese un azionista poco considerato ma decisivo. Negli ultimi dieci anni ha sostenuto la crescita record di quella che s’appresta a diventare la prima economia del mondo e ha seminato ricchezza in tutto il pianeta. L’export verso la Cina dipende in gran parte dalle costruzioni: il prezzo di cemento, acciaio e materie prime resta vincolato alla rapidità dell’urbanizzazione cinese. Questo rapporto giustifica la preoccupazione con cui, dal 2008, la finanza guarda allo spettro dello scoppio di una bolla immobiliare in Cina. Dietro gli allarmi si sono nascosti interessi speculativi e Pechino ha sempre mostrato di essere pronta ad intervenire per scongiurare un crollo devastante per tutti. Dalla fine del 2013 però il clima è mutato e l’immobiliare cinese tradisce ora i sintomi di un’implosione imminente. Dall’inizio dell’anno il valore delle vendite di case in Cina è sceso quasi del 10% rispetto al 2013, mentre le nuove costruzioni sono crollate del 25%. Nel momento d’oro, gli investimenti immobiliari cinesi sono arrivati a rappresentare circa il 16% del Pil nazionale, più del doppio che negli Usa alla vigilia della crisi finanziaria. Gli immobili in Cina assorbono un terzo degli investimenti fissi e un quinto dei prestiti bancari: gli istituti commerciali impegnano le case a garanzia di oltre due quinti dei crediti.
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 http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2014/06/02/news/far_east-87846772/

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