«Di certo non torneremo indietro.
Guarderemo crescere la soglia di povertà da una parte, mentre
dall’altra alcuni di noi potranno anche arricchirsi, viaggiare in
limousine, guardare il caos fuori dai loro vetri. E dentro, sulle
proprie fronti, tutto l’individualismo e la solitudine della
contemporaneità. Avranno capito che il lavoro
è limitante come lo Stato che una volta lo garantiva. Il capitale,
invece – quello poco umano e molto finanziario – dà più sicurezze di
arricchimento, è più veloce, più flessibile, più adatto alla propria
volontà di potenza». Secondo Nicolas Fabiano, più che gli economisti e i
politici sono proprio i visionari, gli scrittori come il Don DeLillo
di “Cosmopolis”, a capire meglio i possibili orizzonti dell’umanità. Il
libro, illuminato dalla trasposizione cinematografica di David
Cronenberg, racconta un giorno poco quotidiano nella vita di un giovane
miliardario. Si attraversa il quartiere di una città americana a bordo
di un’auto di lusso. Sullo sfondo, il caos: il crollo dei mercati
finanziari, la disoccupazione, la soglia sempre più alta tra chi ha e
chi non ha. Ci stiamo arrivando, dopo vent’anni di globalismo
esasperato.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49464
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
martedì 30 settembre 2014
Renzi e i “poteri forti”
A quanto pare, persino il diretto
interessato si è accorto che i poteri forti vorrebbero sloggiarlo da
Palazzo Chigi. Certo: ci sono voluti i ceffoni a scena aperta degli
americani, le esternazioni confindustriali, il sistematico
martellamento domenicale di Scalfari, le copertine dell’Espresso, le
sfuriate di Della Valle, le ruvidezze merkeliane, la sparata senza
precedenti di De Bortoli e persino gli aut aut della Conferenza
episcopale, però, alla fine, l’Uomo ha capito di stare sulle scatole ad
un bel po’ di gente che conta. Beninteso: non che stia facendo nulla
di eversivo; il guaio è che non sta facendo nulla in assoluto. Si è
perso dietro questa grottesca riforma istituzionale che non sa come
concludere, non ha saputo condurre decentemente la partita delle
nomine, si è trascinato per un mese la questione del Csm e non ha
ancora risolto il problema dei due giudici costituzionali, sulle
privatizzazioni e sulla spending review non dà segni concreti e fa cose
incoerenti.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49468
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Poteri forti? No: fortissimi
Reduce dagli USA, dove manco a dirlo è
stato molto apprezzato (da bravo ufficialetto sollecito e promettente,
in visita al quartier generale), Matteo Renzi ha rilasciatoun’intervista a Repubblica ed
è tornato a ribadire la sua totale indipendenza dai “poteri forti”. Che
a sentire lui vorrebbero fermarlo per impedirgli di rinnovare
profondamente l’Italia, ma ai quali egli, ça va sans dire, non si arrenderà né ora né mai.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49470
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PER FARE UNA RIVOLUZIONE...
Secondo uno studio universitario per fare una rivoluzione occorre solamente il 3.5% della popolazione.
Questo 3.5% peró, deve essere completamente dedicato alla "causa", fondamentalmente rimanendo in "piazza" fino al raggiungere lo scopo voluto. Magari sembrano pochi, ma in Italia il 3.5% sono 2.126.681 di persone.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13975
Questo 3.5% peró, deve essere completamente dedicato alla "causa", fondamentalmente rimanendo in "piazza" fino al raggiungere lo scopo voluto. Magari sembrano pochi, ma in Italia il 3.5% sono 2.126.681 di persone.
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PROGETTO STATI UNITI D'EUROPA
Progetto Stati Uniti d'Europa: l'origine anglo-americana dell'integrazione continentale e della moneta unica. L'Unione Europea come testa di ponte statunitense sul continente euroasiatico. La necessità di salvare l'euro ad ogni costo: guerra in Ucraina compresa.
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CARO NANNI, DOVE SEI ?
Ogni volta che guardo Renzi, mi torna in mente Nanni Moretti. Soprattutto quando, a Piazza Navona, gridò: “Con questi leader non vinceremo mai”. Di Moretti, come di Benigni, oltre all’arte mi piace (piaceva?) quella loro propensione all’indignazione.
Oggi la “loro sinistra” ha vinto. E loro, per questo, paiono sereni.
Realizzati. Placati. E allora mi viene da chiedergli: caro Nanni, nel
tuo diario oggi cosa scrivi?
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I 5 SPORCHI SEGRETI DEL DECLINO ITALIANO
Se c’è una cosa che odio in questi giorni è discutere della crisi italiana.
Sarà il salario minimo presente in tutta Europa tranne l’Italia a distruggere l’umanità? Saranno gli 80 euro di Renzi ad aggiungere lo 0,0007 per cento al Pil? Se mangiassimo tutti gli alimenti scaduti potremmo sconfiggere la fame? Non è impressionante che la borsa raggiunga nuove vette e lo spread sia ai minimi storici mentre il potere d’acquisto delle famiglie si restringe?
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13970
Sarà il salario minimo presente in tutta Europa tranne l’Italia a distruggere l’umanità? Saranno gli 80 euro di Renzi ad aggiungere lo 0,0007 per cento al Pil? Se mangiassimo tutti gli alimenti scaduti potremmo sconfiggere la fame? Non è impressionante che la borsa raggiunga nuove vette e lo spread sia ai minimi storici mentre il potere d’acquisto delle famiglie si restringe?
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lunedì 29 settembre 2014
UCCISI DALLA CINA ?
A partire dal 2001, anno nel quale la Cina é entrata a far parte del
WTO, gli USA hanno perso 25 milioni di posti di lavoro a favore di quest
ultima. Nixon e Bush hanno operato entrambe a favore di un’apertura
verso il mercato cinese, con l’intento di spostare le societa’
statunitensi verso la Cina sia per il basso costo del lavoro sia per
intromettersi ed eventualmente dominare la poltica futura del governo
cinese. prevedibilmente sempre piü dipendente dal mercato USA e dalla
sua superioritå tecnologica.
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ORRORI PROSSIMI VENTURI
Che la vita in sé abbia o no un significato, sta a noi dargliene uno...La nostra vita ed il mondo in cui viviamo hanno tanto significato quanto noi decidiamo di dargliene.
"L'uomo è immortale esattamente quanto il suo ideale ed è reale quanto l'energia con cui lo serve".*leggi tutto:
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SOLO PER CHI E' LA DECRESCITA FELICE ?
Lettera a Matteo Renzi Sulla decrescita
Illustrissimo signor Presidente del Consiglio,
Ho letto una sintesi del discorso che ha pronunciato il 16 settembre alla Camera e per deformazione professionale sono rimasto colpito dal passaggio in cui ha parlato in termini critici della decrescita felice. So che non si rivolgeva al sottoscritto, che non conta nulla, ma allusivamente a qualcuno che ha un rilevante peso politico e a volte ha parlato di decrescita seppure episodicamente e in modo non approfondito.
Mi stupisce che Lei, così istruito e brillante, continui a confondere il concetto di decrescita col concetto di recessione. Eppure nei libri di economia è scritto chiaramente che una crisi economica come quella che stiamo vivendo da 8 anni, caratterizzata da una diminuzione generalizzata e incontrollata di tutta la produzione di merci, si chiama recessione. Di decrescita, nei libri di economia non si parla, tutt’al più si legge la locuzione crescita negativa, come dire, per analogia, che una persona anziana ha una gioventù negativa. A differenza della recessione, la decrescita è la riduzione controllata e guidata della produzione di merci che non servono a nulla o, peggio ancora, creano danni.
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Illustrissimo signor Presidente del Consiglio,
Ho letto una sintesi del discorso che ha pronunciato il 16 settembre alla Camera e per deformazione professionale sono rimasto colpito dal passaggio in cui ha parlato in termini critici della decrescita felice. So che non si rivolgeva al sottoscritto, che non conta nulla, ma allusivamente a qualcuno che ha un rilevante peso politico e a volte ha parlato di decrescita seppure episodicamente e in modo non approfondito.
Mi stupisce che Lei, così istruito e brillante, continui a confondere il concetto di decrescita col concetto di recessione. Eppure nei libri di economia è scritto chiaramente che una crisi economica come quella che stiamo vivendo da 8 anni, caratterizzata da una diminuzione generalizzata e incontrollata di tutta la produzione di merci, si chiama recessione. Di decrescita, nei libri di economia non si parla, tutt’al più si legge la locuzione crescita negativa, come dire, per analogia, che una persona anziana ha una gioventù negativa. A differenza della recessione, la decrescita è la riduzione controllata e guidata della produzione di merci che non servono a nulla o, peggio ancora, creano danni.
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SILICON VALLEY: UNA NUOVA BOLLA COME NEL 2000?
mi sa tanto di si.
Alti dirigenti della Silicon Valley dicono che :“Se nel 2000 la bolla era a fattore 10, oggi sarebbe a 8 o 9.”
Nel 2000 la gente credeva
che il profitto non avesse nessuna importanza per una impresa, e in quel
periodo era tipico che le compagnie che "perdessero denaro" e che
continuassero ad avere delle quotazioni da centinaia di milioni di
dollari.
E' cambiato qualcosa da allora?
Se qualcuno parlasse della bolla dot.com, la prima azienda che verrebbe in mente a chiunque sarebbe la Pets.com.
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RENZI IN USA O IL VIAGGIO USA DELLA FAMIGLIA RENZI ?
E' stato rottamato anche il protocollo internazionale o Renzi in
Usa è andato a titolo personale e privato ? Ha incontrato vecchi amici
neocon, fra cui Ronald Spogli. E poi c'è la Hacking Team
Quindi abbiamo Renzi in USA in “Missione di Stato”.
Dietro la cortina fumogena dei media che con fuochi d’artificio e giochi pirotecnici “cantano” delle mirabilia di questa “missione” appaiono le voragini che indicano chiaramente che, in realtà, si tratta solo di un tipico viaggio organizzato in USA del tipo “coast to coast” per il sig. Matteo Renzi e gentile Signora.
Non posso non provare ammirazione per Nomfup1. Riuscire a far apparire “acclamato Statista” il vuoto torricelliano che regna in Renzi richiede una bravura che non posso non riconoscere.
Certo, la … “pigrizia” dei giornalisti lo aiuta pure. Ammettiamolo.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13961
Quindi abbiamo Renzi in USA in “Missione di Stato”.
Dietro la cortina fumogena dei media che con fuochi d’artificio e giochi pirotecnici “cantano” delle mirabilia di questa “missione” appaiono le voragini che indicano chiaramente che, in realtà, si tratta solo di un tipico viaggio organizzato in USA del tipo “coast to coast” per il sig. Matteo Renzi e gentile Signora.
Non posso non provare ammirazione per Nomfup1. Riuscire a far apparire “acclamato Statista” il vuoto torricelliano che regna in Renzi richiede una bravura che non posso non riconoscere.
Certo, la … “pigrizia” dei giornalisti lo aiuta pure. Ammettiamolo.
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MA L’ISIS E’ UN FUMETTO DI FRANK MILLER O UN VIDEOGAME ?
Follow the money! Ai margini del caos, in questo nostro mondo
rettiliano, governato da camaleonti dal sangue freddo, come particelle
impalpabili di un pulviscolo asfissiante, i diritti democratici si sono
dissolti, perché non più discussi, negoziati ed elaborati dai cittadini
all’interno di quegli spazi pubblici, definitivamente scomparsi e
trasferitisi nei “non luoghi”, direbbe Marc Augé, cioè nelle autostrade,
nei supermercati, nei posteggi, nelle discoteche.
Luoghi disperatamente simili tra di loro, miseramente doubleface e biecamente uniformi, insomma configurazioni tipiche di quel “villaggio globale”, senza anima, coscienza e identità, nostra dimensione quotidiana, ove il cittadino riversa quotidianamente intorno a sé l’insensatezza della propria solitudine, alla ricerca di una logica dispersa. Dove i solitari cittadini del mondo globalizzato sono condannati a non incontrarsi mai, perché hanno smarrito la strada che porta in piazza.
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Luoghi disperatamente simili tra di loro, miseramente doubleface e biecamente uniformi, insomma configurazioni tipiche di quel “villaggio globale”, senza anima, coscienza e identità, nostra dimensione quotidiana, ove il cittadino riversa quotidianamente intorno a sé l’insensatezza della propria solitudine, alla ricerca di una logica dispersa. Dove i solitari cittadini del mondo globalizzato sono condannati a non incontrarsi mai, perché hanno smarrito la strada che porta in piazza.
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SILURO EUROPEO PER RENZI ?
L'editoriale anti-Renzi di Ferruccio De Bortoli è molto importante. È un attacco durissimo. Come può essere interpretato? Probabilmente si tratta di un messaggio dell'establishment italiano, volto a suggerire a Matteo Renzi di piegarsi, senza resistenze, ai diktat europei.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13958
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PERCHE' LA FAMIGLIA ROCKFELLER STA RITIRANDO I PROPRI INVESTIMENTI DAL SETTORE CHE L'HA RESA RICCA ?
Come riportato dal The Guardian
, la famiglia Rockefeller ha aderito al movimento di disinvestimento
che insiste nella necessità di abbandonare le aziende petrolifere,
carbonifere e produttrici di gas. Questo disinvestimento sta
coinvolgendo sia le istituzioni che gli investitori.
Il Rockefeller Brothers Fund controlla circa 860 milioni di dollari in assets, il 7% dei quali è investito in combustibili fossili.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13957
Il Rockefeller Brothers Fund controlla circa 860 milioni di dollari in assets, il 7% dei quali è investito in combustibili fossili.
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TLTRO… DEI MIEI COGLIONI
Draghi, prima di spirare, ha lanciato misure di ‘salvezza’ dell’economia
europea. Stronzate che ho spiegato a La Gabbia, La7, già mesi fa. Ma
questo Targeted Long Term Rifinancing Operation (TLTRO) è la buffonata
di tutte le buffonate finanziarie di sempre. Significa che la Banca
Centrale Europea presta alle banche a tassi ridicoli un sacco di soldi a
patto che le banche li prestino a famiglie e aziende. Ohhhh! Ma
davveroooooo!
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PUO' IL M5S DIVENTARE UN VETTORE RIVOLUZIONARIO ?
per me si,la sua politica economica è il futuro.
Se uno cerca la storia del Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD), troverà in posizione centrale tra i protagonisti della sua fondazione, la figura di Karl Marx descritto come “ideal pulse” vale a dire “impulso ideale” oppure “forza vitale ideale” (1).
Questo partito era stato fondato con il nome di Partito Socialista dei Lavoratori Tedeschi (SAPD) sulle concezioni generali di K. Marx e F. Engels nel 1875 al Congresso di Gotha, dalla fusione dell'Associazione Generale degli Operai Tedeschi (ADAV) di Ferdinand Lassalle e del Partito Socialdemocratico dei Lavoratori Tedeschi (SDAP) di August Bebel e Wilhelm Liebknecht.
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Se uno cerca la storia del Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD), troverà in posizione centrale tra i protagonisti della sua fondazione, la figura di Karl Marx descritto come “ideal pulse” vale a dire “impulso ideale” oppure “forza vitale ideale” (1).
Questo partito era stato fondato con il nome di Partito Socialista dei Lavoratori Tedeschi (SAPD) sulle concezioni generali di K. Marx e F. Engels nel 1875 al Congresso di Gotha, dalla fusione dell'Associazione Generale degli Operai Tedeschi (ADAV) di Ferdinand Lassalle e del Partito Socialdemocratico dei Lavoratori Tedeschi (SDAP) di August Bebel e Wilhelm Liebknecht.
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venerdì 26 settembre 2014
PERCHE' STEVE JOBS NON LASCIAVA USARE L'IPAD AI SUOI FIGLI ?
Un articolo
pubblicato sul New York Times ha rivelato che il fondatore dell’Apple,
Steve Jobs, insieme ad altri dirigenti di società tecnologiche, limitava
ai propri figli l'utilizzo di dispositivi elettronici fino a proibirli.
Secondo il giornale, in una delle sue interviste, Jobs affermò che i suoi figli non avrebbero utilizzato, una delle sue creazioni più popolari, l' iPad . "Cerchiamo di ridurre al limite la quantità di tecnologia che i nostri figli possono usare a casa", ha detto il fondatore del colosso informatico.
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Secondo il giornale, in una delle sue interviste, Jobs affermò che i suoi figli non avrebbero utilizzato, una delle sue creazioni più popolari, l' iPad . "Cerchiamo di ridurre al limite la quantità di tecnologia che i nostri figli possono usare a casa", ha detto il fondatore del colosso informatico.
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ARSENALE DELLA DEMOCRAZIA E FABBRICA DELLE GUERRE
Ormai comunemente si osserva che l’arsenale della democrazia continua
a intervenire con le sue guerre, coinvolgendo i suoi alleati
subalterni, per buttare giù soggetti politici che esso stesso aveva
messo su, armandoli e finanziandoli. Pensiamo ai talebani, a Saddam
Hussein, a Osama Bin Laden, ai miliziani dell’Isis.
Queste odierne operazioni in due fasi, costruzione e demolizione, sono la continuazione di ciò che l’arsenale della democrazia aveva fatto col nazismo, sostenendolo finanziariamente persino in tempo di guerra attraverso partecipazioni societarie, e combattendolo nella seconda fase con grande dispendio di mezzi, in larga parte addebitati agli alleati.
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Queste odierne operazioni in due fasi, costruzione e demolizione, sono la continuazione di ciò che l’arsenale della democrazia aveva fatto col nazismo, sostenendolo finanziariamente persino in tempo di guerra attraverso partecipazioni societarie, e combattendolo nella seconda fase con grande dispendio di mezzi, in larga parte addebitati agli alleati.
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HO NEGATO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO PIU’ A LUNGO DI QUANTO MI PIACCIA AMMETTERE
Quando si parla di cambiamenti climatici, il “trucco” sta tutto nel
riconoscere che la cura più appropriata per il terrore causato da un
futuro invivibile, è la prospettiva reale che questo possa essere
costruito in un modo molto migliore di quanto si osi solo sperare
Relazione dell’Associazione Americana per l'Avanzamento della Scienza, la più grande società scientifica del mondo, 2014: "La maggior parte delle proiezioni relative ai cambiamenti climatici presumono che la variazione delle emissioni di gas ad effetto serra e l’aumento della temperatura (e dei suoi effetti, come ad esempio l’innalzamento del livello del mare) avverranno in modo incrementale. Ovvero che una data quantità di emissioni porterà ad una data quantità di aumento della temperatura, che a sua volta porterà ad una data quantità di aumento del livello del mare. I dati geologici sul clima, tuttavia, riflettono dei casi in cui una variazione relativamente piccola di un suo singolo componente ha portato a dei bruschi cambiamenti del sistema nel suo complesso.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13949
Relazione dell’Associazione Americana per l'Avanzamento della Scienza, la più grande società scientifica del mondo, 2014: "La maggior parte delle proiezioni relative ai cambiamenti climatici presumono che la variazione delle emissioni di gas ad effetto serra e l’aumento della temperatura (e dei suoi effetti, come ad esempio l’innalzamento del livello del mare) avverranno in modo incrementale. Ovvero che una data quantità di emissioni porterà ad una data quantità di aumento della temperatura, che a sua volta porterà ad una data quantità di aumento del livello del mare. I dati geologici sul clima, tuttavia, riflettono dei casi in cui una variazione relativamente piccola di un suo singolo componente ha portato a dei bruschi cambiamenti del sistema nel suo complesso.
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L'OBIETTIVO DI RENZI: LAVORATORI TUTTI UGUALI E TUTTI SFRUTTATI
Da molto tempo la propaganda sistemica, per giustificare lo
smantellamento delle difese dei lavoratori, utilizza subdolamente i temi
della precarietà e della disoccupazione, anche se dovrebbe essere
evidente, soprattutto a chi vive situazioni di precarietà, di lavoro
nero e di assenza di occasioni lavorative, che i contratti a termine del
precariato e la disoccupazione di massa è lo stesso sistema ad averli
diffusi, fino a esaltare la “spaccatura” nel mercato del lavoro
italiano, che oggi possiamo osservare con estrema chiarezza. Si tratta
di una tripartizione che genera squilibri e ingiustizie sociali, non
producendo alcun effetto positivo per la produzione, i redditi e i
consumi, come ci insegna un’esperienza ultradecennale. Il mercato del
lavoro è così tripartito:
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13945
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ARRIVA IL PETRO-YUAN : LA MARINA CINESE NELLO STRETTO DI HORMUZ !
Da quando la Cina ha sparato la sua prima 'bordata ufficiale' contro il Petro-dollaro, nell'arco di un anno, c'è stata una ondata crescente di de-dollarizzazione che ha attraversato il commercio mondiale dell'energia (nonostante le ripetute affermazioni di Washington di aver "isolato" i paesi che non fanno transazioni in dollari). L'ascesa del Petro-Yuan è stata spesso sui nostri titoli nel corso dell'ultimo anno, con una Cina che sfrutta sempre più la sua ascesa come potenza economica e come mercato sempre più importante per gli esportatori di idrocarburi, nel Golfo Persico e nell'ex Unione Sovietica, tanto da aggirare il predominio del dollaro nell'energia globale - con tutte le profonde implicazioni che questo può creare per la posizione strategica dell'America.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13944
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giovedì 25 settembre 2014
TANTO RUMORE PER NULLA. IL REGNO UNITO RIMANE TALE
E ti pareva? Molti pensano che il vero centro finanziario dell’Impero
resti la City di Londra. Potevano essere messi in discussione gli
assetti istituzionali del potere britannico?
Queste elezioni sono sempre pilotate. Quando la minaccia di uno sconvolgimento che parta dalle urne si fa reale, la grancassa mediatica fa rimbombare nelle menti prospettive catastrofiche. L’extrema ratio, in caso di emergenza, sono i brogli.
L’indipendenza della Scozia non è mai stata un’opzione reale. Il lato più interessante di tutta questa vicenda è proprio la conferma dello straordinario potere dei media, capaci di manipolare le menti più di qualunque martellamento delle dittature del passato.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13942
Queste elezioni sono sempre pilotate. Quando la minaccia di uno sconvolgimento che parta dalle urne si fa reale, la grancassa mediatica fa rimbombare nelle menti prospettive catastrofiche. L’extrema ratio, in caso di emergenza, sono i brogli.
L’indipendenza della Scozia non è mai stata un’opzione reale. Il lato più interessante di tutta questa vicenda è proprio la conferma dello straordinario potere dei media, capaci di manipolare le menti più di qualunque martellamento delle dittature del passato.
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LE PROBABILITÀ DI AGGRESSIONE CONTRO LA SIRIA
Sono numerosi i partigiani della Resistenza che sentono
un’inquietudine legittima di fronte alle manovre degli Stati Uniti, col
pretesto della lotta al terrorismo, dopo anni passati a organizzare e
mantenere finanziariamente e con la logistica reti terroristiche, per
colpire e poi abbattere lo Stato siriano.
Tutte le marionette locali delle agenzie di spionaggio occidentali e miliardi di dollari sono stati messi a disposizione del duo terroristico internazionale David Petraeus e Bandar bin Sultan, per condurre una campagna contro la Siria.
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Tutte le marionette locali delle agenzie di spionaggio occidentali e miliardi di dollari sono stati messi a disposizione del duo terroristico internazionale David Petraeus e Bandar bin Sultan, per condurre una campagna contro la Siria.
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DALLA POVERTA’ SI POSSONO TIRARE FUORI UN SACCO DI SOLDI, MA ANCHE UN PAIO DI PREMI NOBEL (DI TROPPO)
A prima vista il mio libro potrebbe sembrare una critica un po' dura,
ma nel rispetto di quella tradizione che riconosce il merito ai propri
avversari, potrebbe anche essere letto come riconoscimento della
visione, della flessibilità, della raffinatezza, e della determinazione
incrollabile di un sistema al quale molti hanno dedicato la loro vita,
riuscendo con il loro impegno a far sì che questo mondo restasse
solidamente nelle mani del capitalismo.
È una storia coinvolgente, forse svanita dalla memoria del mndo contemporaneo, una storia che cominciò negli Stati Uniti all'inizio del XX secolo, quando venne trovata una forma legale - una legge - che istituiva le fondazioni, fu così che la filantropia delle aziende più ricche e potenti) cominciò a sostituirsi al ruolo finora svolto dalle attività missionarie per aprire la strada al capitalismo (e all'imperialismo) e ai sistemi di controllo del sistema.
Tra le prime fondazioni istituite negli Stati Uniti ci furono la Carnegie Corporation, finanziata nel 1911 con i profitti della Carnegie Steel Company, e la Fondazione Rockefeller, finanziata nel 1914 da JD Rockefeller, fondatore della Standard Oil Company. I più grossi finanzieri del loro tempo.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13938
È una storia coinvolgente, forse svanita dalla memoria del mndo contemporaneo, una storia che cominciò negli Stati Uniti all'inizio del XX secolo, quando venne trovata una forma legale - una legge - che istituiva le fondazioni, fu così che la filantropia delle aziende più ricche e potenti) cominciò a sostituirsi al ruolo finora svolto dalle attività missionarie per aprire la strada al capitalismo (e all'imperialismo) e ai sistemi di controllo del sistema.
Tra le prime fondazioni istituite negli Stati Uniti ci furono la Carnegie Corporation, finanziata nel 1911 con i profitti della Carnegie Steel Company, e la Fondazione Rockefeller, finanziata nel 1914 da JD Rockefeller, fondatore della Standard Oil Company. I più grossi finanzieri del loro tempo.
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QUELLA SERENITA' DI 30 ANNI FA
primo lo capaimo e meglio è.
Fa un certo effetto pensare a 30 anni addietro. Perché di 30 addietro ho memoria storica personale e ricordi vividi. Quando leggo di serie storiche, di anni Cinquanta e Sessanta, posso solo studiarne i dati e immaginare. Ma il comunicato di Confcommercio della settimana scorsa non lascia scampo: "i redditi delle famiglie sono tornati indietro di 30 anni". Io quei tempi me li ricordo. Io c’ero. I redditi di mio padre e di mia madre me li ricordo eccome. E mi ricordo come vivevamo proprio dal punto di vista economico.
Giornalista mio padre, impiegata mia madre, io decenne e mio fratello poco più piccolo in casa e altri due figli di una vita precedente di mio padre che però non vivevano con noi.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13937
Fa un certo effetto pensare a 30 anni addietro. Perché di 30 addietro ho memoria storica personale e ricordi vividi. Quando leggo di serie storiche, di anni Cinquanta e Sessanta, posso solo studiarne i dati e immaginare. Ma il comunicato di Confcommercio della settimana scorsa non lascia scampo: "i redditi delle famiglie sono tornati indietro di 30 anni". Io quei tempi me li ricordo. Io c’ero. I redditi di mio padre e di mia madre me li ricordo eccome. E mi ricordo come vivevamo proprio dal punto di vista economico.
Giornalista mio padre, impiegata mia madre, io decenne e mio fratello poco più piccolo in casa e altri due figli di una vita precedente di mio padre che però non vivevano con noi.
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Una svolta per l'Europa
Il risultato del referendum scozzese può piacere o dispiacere, far sognare o deludere, esaltare o spaventare. E magari lasciar indifferenti. Il fatto è che questa è una data storica e che – come si usa dire anche quando non è vero: ma stavolta lo è – nulla ormai sarà più come prima.
Ovviamente, i dati elettorali (e i referendari sono in ciò un po’ dissimili, ma non troppo) come sapete dicono sempre relativamente poco: vanno interpretati. Ma l’interpretazione, necessaria, non risolve affatto le cose. Anzi, semmai le complica. C’era uno spettacolo che, mentre i seggi erano aperti, colpiva sempre gli osservatori: il fatto che, mentre “il popolo degli yes” gridava slogans, agitava bandiere, insomma si comportava come se avesse già vinto (dando sostanzialmente un segno di debolezza, non di forza: si comporta così chi vuol intimidire l’avversario, quindi chi ne ha paura anche se si sente il più forte), i “no” arrivavano rapidi e sparivano alla chetichella, come se si vergognassero della loro scelta. Coscienza in qualche modo sporca di chi sa che gli altri avrebbero ragione, ma poi ci sono la paura del salto nel buio, la questione monetaria, il rischio e la fatica di dover ricominciare da capo con istituzioni tutte o in parte da riformare e magari da reinventare eccetera? O semplice paura, da parte di elettori miti e riservati, delle reazioni violente della “piazza” indipendentista? Le maggioranze, si sa, di solito sono appunto anche silenziose: e nella misura in cui le minoranze sono aggressive. Ma è poi davvero una maggioranza solida e qualificata un 55% contro un 45%?
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49424
Putin ha sfidato i signori del mondo
Vladimir
Vladimirovič Putin, attuale presidente della Federazione Russa, è
sicuramente la persona più mentovata e popolare al mondo al momento. Nel
bene o nel male, a seconda dell’orientamento dei mezzi di comunicazione
di massa, non si fa altro che parlare di lui.
Le
definizioni su di esso si sprecano, da Zar, a nuovo Hitler, a uomo
della Provvidenza, sta di fatto che sembra che il mondo, nonostante
l’infinità dei problemi che lo attanagliano, sia concentrato sulla sua
persona. Da dove deriva questa attenzione morbosa? Perché sembra che
stia ostacolando qualcosa (il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale), che può
essere positivo per alcuni e negativo per altri?
Non
si pretende di dissipare tutti i dubbi, ma facendo un quadro
documentato sul Presidente russo, si potrà rispondere alle perplessità
di molti, che sembrano rassegnati alla vulgata qualunquista del tipo:
“sono tutti massoni, sono tutti della stessa cricca, il mondo è
spacciato”.
Egli
nacque a Leningrado (1952), oggi San Pietroburgo, da una famiglia
modesta, laureato in Diritto Internazionale (1975), dopo gli studi si
arruolò nel KGB (1) e operò per anni nella Germania dell’Est,
collaborando anche con la famigerata Stasi (2). Conosce infatti
perfettamente il tedesco. Il grado militare conseguito è quello di
Colonnello in Aeronautica.
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mercoledì 24 settembre 2014
La globalizzazione e le sue conseguenze economiche: l’aumento vertiginoso delle disegugalianze sociali
il capitalismo che conosciamo sta implodendo dall'interno.
La globalizzazione rappresenta uno stadio terminale in quanto sta portando il sistema economico odierno al collasso industriale e finanziario.
Questa affermazione può sembrare molto forte da udire, ma lasciatemi fornire le dovute spiegazioni e alla fine converrete con me sul raggiungimento di tale conclusione.
La globalizzazione, a dispetto del capitalismo classico, è fautrice di enormi sperequazioni sulla ricchezza prodotta, vale a dire che quest’ultima non viene suddivisa e distribuita in maniera proporzionale a chi ha contribuito a crearla.
Attenzione: non che il capitalismo classico sia indenne da critiche, ma rimane tutt’oggi il sistema economico in grado di creare la maggiore diffusione di benessere e prosperità a fronte di limitati episodi di sfruttamento.Si deve al sistema capitalistico classico la nascita della media borghesia: la classe sociale che rappresenta la componente sociale trainante per la crescita di ogni nazione.
La globalizzazione, invece, accentua profondamente questa sproporzione e disomogeneità, arrivando a creare solo due classi sociali: i molto ricchi ( una minoranza ) e i molto poveri ( la maggioranza ), sopprimendo lentamente, per le conseguenze economiche e sociali che derivano, proprio la classe media borghese.
leggi tutto:
http://www.informarexresistere.fr/2014/09/22/la-globalizzazione-e-le-sue-conseguenze-economiche-laumento-vertiginoso-delle-disegugalianze-sociali/
La globalizzazione rappresenta uno stadio terminale in quanto sta portando il sistema economico odierno al collasso industriale e finanziario.
Questa affermazione può sembrare molto forte da udire, ma lasciatemi fornire le dovute spiegazioni e alla fine converrete con me sul raggiungimento di tale conclusione.
La globalizzazione, a dispetto del capitalismo classico, è fautrice di enormi sperequazioni sulla ricchezza prodotta, vale a dire che quest’ultima non viene suddivisa e distribuita in maniera proporzionale a chi ha contribuito a crearla.
Attenzione: non che il capitalismo classico sia indenne da critiche, ma rimane tutt’oggi il sistema economico in grado di creare la maggiore diffusione di benessere e prosperità a fronte di limitati episodi di sfruttamento.Si deve al sistema capitalistico classico la nascita della media borghesia: la classe sociale che rappresenta la componente sociale trainante per la crescita di ogni nazione.
La globalizzazione, invece, accentua profondamente questa sproporzione e disomogeneità, arrivando a creare solo due classi sociali: i molto ricchi ( una minoranza ) e i molto poveri ( la maggioranza ), sopprimendo lentamente, per le conseguenze economiche e sociali che derivano, proprio la classe media borghese.
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Quo vadis, Scozia?
purtroppo è andata così.
La Scozia rimarrà sotto influenza economica e politica di Londra. Gli scozzesi hanno deciso tramite referendum, giovedì 18 Settembre, di continuare a camminare lungo i giardini di Buckingham Palace. Lo stesso David Cameron, il Primo Ministro inglese, ha dichiarato subito dopo il Referendum che “Insieme siamo più forti”, hce erano favorevoli ad una più forte unione con Londra e quindi contrari alla ribadito inoltre di mantenere le promesse che dichiarò in un’altra intervista prima del Referendum, come quella di, “Una maggiore autonomia della Regione scozzese e del resto del Regno Unito”. Nel quadro generale dei risultati finali, il NO è arrivato al 55% circa mentre il SI al 44%. Dati che come possiamo ben notare affermano quindi le prime idee che gli stessi critici e analisti dichiararono prima di giovedì, quello di un’equilibrio tra i Separatisti ed il Fronte Nazionalista e coloro che inve’indipendenza.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49432
La Scozia rimarrà sotto influenza economica e politica di Londra. Gli scozzesi hanno deciso tramite referendum, giovedì 18 Settembre, di continuare a camminare lungo i giardini di Buckingham Palace. Lo stesso David Cameron, il Primo Ministro inglese, ha dichiarato subito dopo il Referendum che “Insieme siamo più forti”, hce erano favorevoli ad una più forte unione con Londra e quindi contrari alla ribadito inoltre di mantenere le promesse che dichiarò in un’altra intervista prima del Referendum, come quella di, “Una maggiore autonomia della Regione scozzese e del resto del Regno Unito”. Nel quadro generale dei risultati finali, il NO è arrivato al 55% circa mentre il SI al 44%. Dati che come possiamo ben notare affermano quindi le prime idee che gli stessi critici e analisti dichiararono prima di giovedì, quello di un’equilibrio tra i Separatisti ed il Fronte Nazionalista e coloro che inve’indipendenza.
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Rifkin annuncia la fine del capitalismo
Proviamo a immaginare uno scenario in cui il costo di ogni ulteriore produzione sia, al netto dei costi fissi, praticamente pari a zero. Impossibile, dite voi? Invece secondo Jeremy Rifkin – che nei giorni scorsi a Milano, Mantova e Trento ha presentato il suo nuovo libro, La società a costo marginale zero - tutto questo è già realtà. Crescono infatti i prosumers - consumatori che diventano produttori in proprio - che generano e condividono informazioni, contenuti d’intrattenimento, energia verde e oggetti fabbricati con stampanti 3D, il tutto ad un costo marginale quasi zero. Ma cosa significa realmente?
Una società caratterizzata da costi marginali prossimi allo zero rappresenta il contesto a massima efficienza in cui promuovere il benessere generale e, nel contempo, il punto di flesso che segna l’inevitabile uscita del capitalismo dalla scena mondiale. Infatti quando i beni e i servizi diventano quasi gratuiti, il profitto precipita, il mercato si atrofizza e il sistema capitalistico muore. A cominciare dal suo elemento fondante: la proprietà.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49422
Scozia, un’altra occasione sprecata
La vittoria degli unionisti avrà un doppio
effetto: allontanerà per molto tempo eventuali repliche del referendum,
ma costringerà il Regno a proseguire sulla strada del decentramento
cominciata con l’allora premier Tony Blair, di origini scozzesi. La
devolution sarà operata in materia fiscale, di spesa pubblica, di
welfare, e gioverà non solo alla Scozia, ma anche al Galles e
all’Irlanda del Nord.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49420
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Gli USA, l'ISIS e la ragione della guerra in Iraq
secondo me questa e' la realtà dei fatti,secondo voi guardando la realtà......?
"Che cosa è l’Isis e da dove salta fuori? Fino a qualche mese fa non se ne sentiva parlare, oggi è il male assoluto. Dove nasce l’Isis, questa organizzazione islamica che si propone di creare un califfato in grande parte del medio oriente? E la risposta è abbastanza sorprendente, perché l’Isis nasce in Siria, ovvero nell’ambito della guerriglia che è stata condotta per rovesciare il regime di Assad.
Le finte primavere
Ricordate che cosa è successo in medio oriente negli ultimi anni? C’è stata una rivoluzione popolare in Egitto e Mubarak è caduto, c’è stata una rivoluzione popolare in Tunisia e Ben Ali è caduto. Erano finte rivoluzioni popolari, nel senso che sono state in buona parte, come ormai ampiamente dimostrato, pilotate dall’esterno. Poi c’è stata la Libia, e la rivoluzione popolare è fallita al punto che per rovesciare Gheddafi si è dovuti intervenire dapprima sotto l’impeto di Sarkozy e poi con l’intervento decisivo di chi? Degli aerei dalla Nato, che hanno bombardato le truppe di Gheddafi e poi di guerriglieri che improvvisamente hanno attaccato con successo, fino a sgominare gli ultimi soldati fedeli a Gheddafi? Chi erano questi guerriglieri? Libici contrari a Gheddafi? In parte si, ma soprattutto erano dei mercenari, dei guerriglieri, degli estremisti, che si sono coalizzati vedendo bene quale poteva essere il bottino di guerra, e così è stato, sono riusciti a rovesciare Gheddafi.
La Libia oggi sprofonda in una guerra civile terribile, poi è toccato alla Siria.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49416
"Che cosa è l’Isis e da dove salta fuori? Fino a qualche mese fa non se ne sentiva parlare, oggi è il male assoluto. Dove nasce l’Isis, questa organizzazione islamica che si propone di creare un califfato in grande parte del medio oriente? E la risposta è abbastanza sorprendente, perché l’Isis nasce in Siria, ovvero nell’ambito della guerriglia che è stata condotta per rovesciare il regime di Assad.
Le finte primavere
Ricordate che cosa è successo in medio oriente negli ultimi anni? C’è stata una rivoluzione popolare in Egitto e Mubarak è caduto, c’è stata una rivoluzione popolare in Tunisia e Ben Ali è caduto. Erano finte rivoluzioni popolari, nel senso che sono state in buona parte, come ormai ampiamente dimostrato, pilotate dall’esterno. Poi c’è stata la Libia, e la rivoluzione popolare è fallita al punto che per rovesciare Gheddafi si è dovuti intervenire dapprima sotto l’impeto di Sarkozy e poi con l’intervento decisivo di chi? Degli aerei dalla Nato, che hanno bombardato le truppe di Gheddafi e poi di guerriglieri che improvvisamente hanno attaccato con successo, fino a sgominare gli ultimi soldati fedeli a Gheddafi? Chi erano questi guerriglieri? Libici contrari a Gheddafi? In parte si, ma soprattutto erano dei mercenari, dei guerriglieri, degli estremisti, che si sono coalizzati vedendo bene quale poteva essere il bottino di guerra, e così è stato, sono riusciti a rovesciare Gheddafi.
La Libia oggi sprofonda in una guerra civile terribile, poi è toccato alla Siria.
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Isis, finto nemico. Obiettivo: negare il petrolio alla Cina
Trasformare la regione petrolifera in un teatro permanente di guerra, per sabotare il business del petrolio. Europa,
Cina e India avranno sempre più bisogno di oro nero, mentre l’America
potrebbe rendersi autonoma dal greggio nel giro di 6-7 anni. Lo
sostiene Marcello Foa, che ritiene credibili i ripetuti annunci, di
tono quasi trionfalistico, che accreditano gli Stati Uniti di riserve
sterminate di “shale oil”, il petrolio che si ottiene con la
frantumazione idraulica di rocce bituminose. Proprio questo calcolo
motiverebbe la politica apparentemente folle di Obama, disposto a una lunga guerra in Medio Oriente contro l’ultima “creatura” della Cia, il Califfato dell’Isis. «La lotta al terrorismo è diventata una guerra
perpetua al terrorismo», e la crescente instabilità dei paesi arabi,
dal Golfo Persico al Nordafrica, comporta «conseguenze pesantissime per
noi europei, che viviamo non lontano da quelle zone, e per tutti coloro
– europei ma anche cinesi e indiani – che del petrolio mediorientale
hanno bisogno». Se va in fiamme il business del greggio, coi prezzi alle
stelle, e l’America resta immune dal contagio, ne otterrà un immenso
vantaggio geopolitico. «Capito l’arcano?».
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49417
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Né con i tagliagole né con gli Stati Uniti
Nei
'Frammenti alle istituzioni repubblicane' Saint-Just, uno dei leader
della Rivoluzione francese da cui è nato il nostro mondo, afferma: «La
virtù è una sola e quindi deve essere ammesso solo il partito che in
essa si riconosce, mentre tutti gli altri, che le sono contrari, vanno
soppressi». La pretesa di possedere una verità assoluta che esclude
tutte le altre non appartiene solo alle religioni monoteiste, nelle loro
varie declinazioni di cui l'Isis è l'ultima espressione, ma anche alla
cultura laica. Oggi la proposizione di Saint-Just può essere tradotta
così: «La virtù è solo democratica, tutti i popoli che in essa non si
riconoscono vi vanno ricondotti, con le buone o con le cattive». E' la
storia dell'Occidente degli ultimi quindici anni, dall'aggressione alla
Serbia in poi. In Iraq sono quindi a confronto due totalitarismi,
uguali e contrari, quello dell'Isis che vuole convertire tutti, con la
violenza, alla propria fede, e quello occidentale che fa lo stesso. Con
la differenza che il primo è consapevole di essere tale, il secondo
no, crede di essere liberale.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49419
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Quei territori da difendere
Una capillare rete formata da 968 comitati
locali e associazioni ambientaliste e oltre tremila adesioni
individuali di personalità, studiosi e amministratori sta cercando di fermare la devastazione del territorio.
Nato sulla spinta delle esperienze di alcuni comuni virtuosi che hanno
deciso di adottare piani urbanistici a zero occupazione di nuovo suolo
(il primo è stato Cassinetta di Lugagnano), il Forum nazionale
Salviamo il paesaggio (www.salviamoilpaesaggio.it)
si è incontato a Roma sabato 20 per la sua quarta assemblea nazionale.
Ne fanno parte, tra gli altri, Eddyburg, Associazione Comuni Virtuosi,
Legambiente, Movimento Decrescita Felice, Altreconomia, Borghi
Autentici d’Italia, Medici per l’Ambiente, Centro Nuovo Modello di
Sviluppo, varie organizzazioni agricole. Il loro obiettivo è semplice e
chiaro: impedire che una urbanizzazione selvaggia comprometta le
funzioni vitali della terra (erosione con perdita di materia organica e
biodiversità, salinizzazione, frane, alluvioni) oltre che il valore
estetico e culturale del paesaggio.
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Di troppa libertà si può anche morire
Prendete
questo articolo con le pinze, maneggiatelo con cura e leggete le
avvertenze d'obbligo: può essere nocivo e produrre effetti
indesiderati. Dopo la premessa il tema: contro la libertà. La libertà ci
sta soffocando, da ogni lato. I danni e i vizi che sta producendo hanno
superato i pregi e i vantaggi.
In
occidente siamo giunti a un punto in cui la libertà deteriora il
tessuto sociale, avvelena i rapporti umani, peggiora l'umanità. È giunto
il tempo di rimettere in discussione ciò che non abbiamo mai discusso,
dico noi contemporanei occidentali. L'unico dio rispetto a cui non è
possibile professarsi atei o solo agnostici. Non è in discussione la
libertà di pensiero, d'azione e d'impresa.
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L’insostenibile immutabilità della fisica
Le cose stanno così. Non è né un bene né
un male, è semplicemente il modo in cui è costruito l’universo, qualcosa
su cui, una volta tanto, non possiamo sindacare. Possiamo rimettere
l’uomo, e di riflesso la natura, al centro dell’economia o continuare ad
inseguire le macchine e i ritmi che ci impongono in questa specie di
delirio tecnocratico. Il punto è che le macchine hanno la possibilità di
funzionare senza aria pulita, senza acqua e senza cibo. Noi invece no.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49425
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Gli Stati Uniti sono avviati verso una scontro
che vadano allo scontro da soli questi guerrafondai.
Il presidente Barack Obama ha dichiarato agli Stati Uniti, ed in particolare al suo Congresso, che si deve fare “qualche cosa di molto importante” in Medio Oriente per fermare il disastro.
L’analisi fatta del presunto problema in M.O. risulta estremamente confusa, tuttavia i tamburi patriottici iniziano a salire di tono in quasi tutto il mondo, per il momento, continua il gioco. Una testa più tranquilla direbbe che gli americani si stanno agitando in modo disperato per una situazione ove gli stessi Stati Uniti sono il maggior responsabile per averla determinata.
Non sanno esattamente cosa fare ed è così che operano nel panico.
La spiegazione è piuttosto semplice: Gli Stati Uniti si trovano in un serio processo di decadenza. Tutto gli sta andando male. Si trovano quindi nel panico come succede al guidatore di una potente automobile che ha perso il controllo e non sa come diminuire la velocità. Così che accelera e si dirige verso un grave scontro. L’auto gira in tutte le direzioni e slitta sull’asfalto. E’ un sistema autodistruttivo per il guidatore ma lo scontro potrebbe provocare un disastro nel resto del mondo.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49429
Il presidente Barack Obama ha dichiarato agli Stati Uniti, ed in particolare al suo Congresso, che si deve fare “qualche cosa di molto importante” in Medio Oriente per fermare il disastro.
L’analisi fatta del presunto problema in M.O. risulta estremamente confusa, tuttavia i tamburi patriottici iniziano a salire di tono in quasi tutto il mondo, per il momento, continua il gioco. Una testa più tranquilla direbbe che gli americani si stanno agitando in modo disperato per una situazione ove gli stessi Stati Uniti sono il maggior responsabile per averla determinata.
Non sanno esattamente cosa fare ed è così che operano nel panico.
La spiegazione è piuttosto semplice: Gli Stati Uniti si trovano in un serio processo di decadenza. Tutto gli sta andando male. Si trovano quindi nel panico come succede al guidatore di una potente automobile che ha perso il controllo e non sa come diminuire la velocità. Così che accelera e si dirige verso un grave scontro. L’auto gira in tutte le direzioni e slitta sull’asfalto. E’ un sistema autodistruttivo per il guidatore ma lo scontro potrebbe provocare un disastro nel resto del mondo.
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Quando Marx non è anti-capitalista
Un marxista ortodosso, ancora oggi, non
ripudia il comfort, il securitarismo borghese, così come Marx non
ripudiava quel famoso viaggio in treno in prima classe, e ambisce
conseguentemente alla possibilità per il proletariato di accedere allo
stile di vita borghese, pur ribaltando i rapporti di forza. Non è
sufficiente infatti al proletario essere un proletario per essere anche
anti-borghese e perciò anti-capitalista.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49431
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Cocaina e puttane. E il Pil torna a crescere
Dunque
brindiamo, diversi problemi sembrano andare verso soluzione. Uno su
tutti, il rapporto debito/Pil e tutto quello che ne consegue, come per
esempio la possibilità di non sforare troppo dal tetto del 3% e pertanto
di poter spendere qualcosa di più per rilanciare l’economia…
L’Italia
riparte? Si inverte la tendenza ormai in atto da quasi un decennio?
Niente affatto. A far tutto ci pensa l’Europa, con una norma tipicamente europea.
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sabato 20 settembre 2014
"COME ABBIAMO POTUTO ESSERE TANTO STUPIDI?"
[Compito a casa: leggere questo articolo e applicare i concetti espressi alle politiche dell'amministrazione Obama su Ucraina e la Siria.... ma non solo].
Si è fatto di nuovo giorno in America .... E se invece fosse un'altra bolla dell'economia americana che sta per scoppiare (di nuovo), questa volta forse trascinandoci in un crollo in piena regola, di quelli che si fanno in cinque tappe, con accompagnamento sinfonico e fuochi d'artificio?
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13933
Si è fatto di nuovo giorno in America .... E se invece fosse un'altra bolla dell'economia americana che sta per scoppiare (di nuovo), questa volta forse trascinandoci in un crollo in piena regola, di quelli che si fanno in cinque tappe, con accompagnamento sinfonico e fuochi d'artificio?
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venerdì 19 settembre 2014
L′ottimismo economico attorno ai BRICS è contagioso
5 settembre 2014 (MoviSol) - Mentre i media e il dibattito politico
in Europa e negli Stati Uniti si distingue sempre meno da una propaganda
di guerra contro la Russia, gli sviluppi decisivi avvengono altrove,
come ha rimarcato Lyndon LaRouche nella trasmissione settimanale di LPAC
del 29 agosto. Stiamo assistendo ad una rivoluzione centrata sui BRICS
(Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), che si apprestano a
sviluppare in profondità le proprie economie e le proprie popolazioni
sulla base del futuro.
Ciò significa la fine del paradigma fallito
dell'attuale sistema transatlantico, basato sul saccheggio della
ricchezza esistente e sulla creazione di caos e conflitti in tutto il
mondo nel tentativo di salvare un sistema morente.
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Un altro golpe in Europa
26 luglio 2014: nasce un nuovo Governo in
Francia. Fuori dall’esecutivo ci sono Arnaud Montebourg, ex-ministro
dell’Economia e chi l’aveva sostenuto (il ministro della Cultura e
quello dell’Educazione).
Perché queste esclusioni? Perché Montebourg
si era schierato contro le politiche di austerità volute da Angela
Merkel e contro le misure per la riduzione del debito. In particolare
nell’ultimo periodo aveva dichiarato in numerose occasioni che la
priorità non è ridurre il deficit pubblico, ma la piena occupazione come
in un’intervista a “Les Echos”. Aveva addirittura osato nel 2012 non votare a favore del MES. Il messaggio è chiaro: chi si oppone alle misure di Bruxelles deve essere tenuto lontano dal governo.leggi tutto:
http://www.stampalibera.com/index.php?a=27771
Il chiarimento del caos. Perché gli USA usano l′ISIS per conquistare l′Eurasia
Il chiarimento del caos.Perché gli USA usano l'ISIS per conquistare l'Eurasia
di Piotr
Una straordinaria analisi a firma Piotr. Cos'è la Terza guerra mondiale a zone di cui parla il papa. I veri confini del dibattito su ISIS, Di Battista, l'Ucraina, i curdi
1. I corsari erano dei privati (spesso armatori) che ingaggiavano comandanti abili nella navigazione per perseguire propri interessi in condominio con quelli politici di una potenza che li forniva, appunto, di una "lettera di corsa". Tale lettera li abilitava ad attaccare e saccheggiare navi di altre potenze sotto particolari condizioni (solitamente una guerra).
Le attività dei pirati e quelle dei corsari erano praticamente le stesse. Cambiavano solo le coperture politiche ufficiali. Diversi corsari finirono la loro carriera come pirati, a volte impiccati dagli stessi governi che li avevano ingaggiati.
Di fatto i corsari potevano permettersi di fare quelle cose che uno Stato riteneva politicamente e/o economicamente imprudente fare.
leggi tutto:
http://www.stampalibera.com/index.php?a=27760
di Piotr
Una straordinaria analisi a firma Piotr. Cos'è la Terza guerra mondiale a zone di cui parla il papa. I veri confini del dibattito su ISIS, Di Battista, l'Ucraina, i curdi
1. I corsari erano dei privati (spesso armatori) che ingaggiavano comandanti abili nella navigazione per perseguire propri interessi in condominio con quelli politici di una potenza che li forniva, appunto, di una "lettera di corsa". Tale lettera li abilitava ad attaccare e saccheggiare navi di altre potenze sotto particolari condizioni (solitamente una guerra).
Le attività dei pirati e quelle dei corsari erano praticamente le stesse. Cambiavano solo le coperture politiche ufficiali. Diversi corsari finirono la loro carriera come pirati, a volte impiccati dagli stessi governi che li avevano ingaggiati.
Di fatto i corsari potevano permettersi di fare quelle cose che uno Stato riteneva politicamente e/o economicamente imprudente fare.
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il Signoraggio finisce in nero così!
La situazione generalizzata di passivo finanziario di nazioni, banche
private e persino multinazionali ha le sue radici nella massiccia
operazione di creazione di massa monetaria che risulta in un debito per
gli stati e in un nulla di fatto “contabile” per le banche.
Questa creazione di denaro non genera un attivo “contabile” visibile per nessuno. Nonostante non generi un attivo “visibile” sulla contabilità di nessuno, ne genera però uno in nero enorme che è l'oggetto di questo articolo.
L'insieme delle persone che hanno preso in prestito i 9.000 miliardi di euro creati nuovi nuovi ogni anno nella Stati della Unione europea non solo ripagheranno gli interessi, ma anche il capitale iniziale. Che fine farà questo capitale iniziale che verrà ripagato?
Ormai tutti sanno che le banche private prendono ognuna la propria fetta dal regime di monopolio di creazione di valuta avente corso forzoso. Ognuna di esse non ha fatto altro che una creazione dal nulla, e al momento della riscossione quella massa continua ad esistere. Ma non compare nel bilancio della banca.
Niente da dire sul fronte del cliente. Lui quello che ha avuto l'ha anche ridato. Ma pure la banca si lamenta che quel denaro non lo ha, nemmeno quando rientra! Non lo ha distrutto, ma quando rientra nessuno ne deve rendere conto e nessuno va a chiederne conto.
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http://www.stampalibera.com/index.php?a=27714
Questa creazione di denaro non genera un attivo “contabile” visibile per nessuno. Nonostante non generi un attivo “visibile” sulla contabilità di nessuno, ne genera però uno in nero enorme che è l'oggetto di questo articolo.
L'insieme delle persone che hanno preso in prestito i 9.000 miliardi di euro creati nuovi nuovi ogni anno nella Stati della Unione europea non solo ripagheranno gli interessi, ma anche il capitale iniziale. Che fine farà questo capitale iniziale che verrà ripagato?
Ormai tutti sanno che le banche private prendono ognuna la propria fetta dal regime di monopolio di creazione di valuta avente corso forzoso. Ognuna di esse non ha fatto altro che una creazione dal nulla, e al momento della riscossione quella massa continua ad esistere. Ma non compare nel bilancio della banca.
Niente da dire sul fronte del cliente. Lui quello che ha avuto l'ha anche ridato. Ma pure la banca si lamenta che quel denaro non lo ha, nemmeno quando rientra! Non lo ha distrutto, ma quando rientra nessuno ne deve rendere conto e nessuno va a chiederne conto.
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UN MAGISTRATO CON LE PALLE DENUNCIA LA TRUFFA DEL DEBITO, DELL′EURO E DEI TRATTATI EUROPEI!
Ci
è pervenuto in questi giorni l'articolo di un magistrato della Procura
di Pescara che illustra la truffa del Debito Pubblico generata
dall'Eurosistema e dai trattati europei che hanno istituito il S.E.B.C.
Ovviamente, in un articolo di poche righe non poteva illustrare tutto il quadro della problematica giuridica ma in maniera semplice e con grande capacità di sintesi ha rotto il muro di silenzio e l'alone di cecità che aleggia nella magistratura, sopratutto Costituzionale, sull'incostituzionalità dei Trattati Europei che lo stesso Auriti ed il dott.Tarquini denunciarono decenni prima della loro ratifica. Che cosa è, realmente, questo Debito Pubblico? Supponiamo lo Stato debba costruire un ospedale. Senza ospedali, si muore. Il Governo di uno Stato dell'Eurozona, se vuole denaro, per pagarsi l'ospedale, deve chiederlo in prestito alle banche private. Per chi avesse curiosità lo stabilisce l'articolo 21 dello Statuto del Sistema Europeo Banche Centrali. Per ottenere quel prestito deve emettere “cambiali”: si chiamano Titoli di Debito Pubblico, o Buoni Pluriennali del Tesoro. Alla scadenza, lo Stato restituirà capitale ed interessi: nessuno presta “per senza niente”.(...)
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http://www.stampalibera.com/index.php?a=27841
Ovviamente, in un articolo di poche righe non poteva illustrare tutto il quadro della problematica giuridica ma in maniera semplice e con grande capacità di sintesi ha rotto il muro di silenzio e l'alone di cecità che aleggia nella magistratura, sopratutto Costituzionale, sull'incostituzionalità dei Trattati Europei che lo stesso Auriti ed il dott.Tarquini denunciarono decenni prima della loro ratifica. Che cosa è, realmente, questo Debito Pubblico? Supponiamo lo Stato debba costruire un ospedale. Senza ospedali, si muore. Il Governo di uno Stato dell'Eurozona, se vuole denaro, per pagarsi l'ospedale, deve chiederlo in prestito alle banche private. Per chi avesse curiosità lo stabilisce l'articolo 21 dello Statuto del Sistema Europeo Banche Centrali. Per ottenere quel prestito deve emettere “cambiali”: si chiamano Titoli di Debito Pubblico, o Buoni Pluriennali del Tesoro. Alla scadenza, lo Stato restituirà capitale ed interessi: nessuno presta “per senza niente”.(...)
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KNIGHTS WHO SAY "NI!"
La domanda del sondaggio era: "La Scozia dovrebbe essere indipendente?" La maggioranza ha risposto SI.
Un momento: 58+52= 110.
Ecco, lo vedete che è una cosa impossibile?
"Comunque la pensiate e anche se vi concediamo di votare, alla fine vinciamo sempre noi."
P.S. A meno che, un Regno Unito unito non sia maggiormente auspicabile per far più male alla UE e mollarla al suo triste destino. Nigel è contento...
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