Fine dell’empatia comunicativa e inizio della distopia sociale,
indotta ad arte dalla meraviglia multimediale dei visual network. Il
1989 è un anno di svolta, è l’anno in cui la società dello spettacolo
diventa schiava di se stessa, in cui lo spettacolo viene trasformato in
strumento di disperazione e di morte e si rompe quel patto millenario
dell’illusione scenica utilizzato fino a quel momento per la promozione
culturale della società, ridotta ora a semplice scenografia teatrale. Un
teatro che rinnega se stesso, un teatro che uccide.
Il senso dell’incertezza della “società liquida” lo si riconosce
anche nell’esercizio ossessivo della “navigazione in rete”, dove ci si
connette immediatamente con gli altri, ma in realtà con altrettanta
facilità ci si disconnette, smantellando con un canc i legami interpersonali che ci disturbano.
Navigazione
rischiosa e temeraria, in cui viene consentito all’individuo di essere
in un altrove extraterritoriale e slegato dallo spazio fisico del suo
corpo e dal tempo della sua coscienza.
Lo dice anche Giorgio Agamben,
illustre filosofo italiano, che ha sintetizzato in modo magistrale la
vicenda di Timisoara e del “falso genocidio” che la polizia di Ceausescu
avrebbe provocato appunto nel 1989, anno in cui si manifesta la nascita
delle notizie/spettacolo, funzionali al sostegno delle guerre moderne.
Venne allestito una sorte di set cinematografico dell’orrore, per criminalizzare Ceausescu:
leggi tutto:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13908
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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