STUPIDA RAZZA

mercoledì 24 settembre 2014

Rifkin annuncia la fine del capitalismo


Proviamo a immaginare uno scenario in cui il costo di ogni ulteriore produzione sia, al netto dei costi fissi, praticamente pari a zero. Impossibile, dite voi? Invece secondo Jeremy Rifkin – che nei giorni scorsi a Milano, Mantova e Trento ha presentato il suo nuovo libro, La società a costo marginale zero - tutto questo è già realtà. Crescono infatti i prosumers - consumatori che diventano produttori in proprio - che generano e condividono informazioni, contenuti d’intrattenimento, energia verde e oggetti fabbricati con stampanti 3D, il tutto ad un costo marginale quasi zero. Ma cosa significa realmente?
Una società caratterizzata da costi marginali prossimi allo zero rappresenta il contesto a massima efficienza in cui promuovere il benessere generale e, nel contempo, il punto di flesso che segna l’inevitabile uscita del capitalismo dalla scena mondiale. Infatti quando i beni e i servizi diventano quasi gratuiti, il profitto precipita, il mercato si atrofizza e il sistema capitalistico muore. A cominciare dal suo elemento fondante: la proprietà.
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