Le tantissime discussioni sulla Via della Seta, su Huawei e tanti altri temi che vertono sulla Cina non vengono affrontate da una stampa che viene dagli anni ‘80, e specialmente non viene affrontata da tutti quelli che dovrebbero dire il vero sull’economia statunitense, e non hanno il coraggio di scrivere i dati per come stanno. E cosi’ l’annuncio dell’ Italia di aderire alla “via della seta” cinese ha destato sorpresa, e molti la stanno guardando come se fosse una scelta del governo: in realta’, e’ semplicemente la direzione nella quale si evolve la storia. E la storia di oggi si sta allontanando dagli USA come centro del mondo, per spostarsi in direzione dell’ Asia.Non e’ la prima volta che il mondo intero viene investito dalle vicende asiatiche, e se gli italiani non passassero gli anni delle superiori a studiare delle risse tra citta’ toscane, forse avrebbero coscienza di come i movimenti geopolitici in Asia abbiano mosso la storia, anche in Europa. Ma non voglio allargare troppo il discorso, quindi restiamo all’argomento.La bilancia commerciale USA e’ drammaticamente negativa. Significa che gli USA comprano piu’ merci dall’estero di quante non ne vendano. I frignoni danno la colpa al regime doganale, come se loro non piazzassero dazi tremendi, ma la verita’ e’ un’altra. Questo dato ha una precisa lettura economica, e mi meraviglio che nessun “economista”, mainstream o alternativo, abbia avuto il coraggio di pronunciare questa frase.Allora lo faccio io.
La bilancia commerciale USA, e la necessita’ di protezionismo, ci dice una cosa molto semplice:
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