Tutti gli organi di informazione descrivono l’azione di Governo come fallimentare, da una parte facendo leva sul discorso spread che nei fatti rappresenta un misuratore non economico ma della speculazione finanziaria sul nostro debito (permessa da una inefficace azione della BCE, ne avete mai sentito parlare ai tempi della Lira?) e dall’altra scaricando lo smottamento industriale sul governo gialloverde che è in carica dai primi di giugno. Quando parlo di smottamento intendo un evidente segnale precedente un crollo; la produzione industriale infatti ha perso il 5,5%.
Qualsiasi economista corretto, non politicizzato che non tratti l’italiano medio “come un bimbo di 11 anni nemmeno troppo intelligente” (Cit. Berlusconi, www.liberoquotidiano.it/news/italia/1179359/Telespettatore-medio–ha-intelligenza–da-terza-media–Parola-di-Silvio.html) non tarderebbe a chiarire che la ragione del cedimento sono questi 8 anni di lunga, controproducente ed immotivata austerità; è lapalissiano che la produzione industriale non reagisca nel breve termine.
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