STUPIDA RAZZA

mercoledì 6 marzo 2019

La base e il limite della democrazia è il relativismo

La base e il limite della democrazia è il relativismo

È inutile girarci attorno; andiamo dritti al punto: la democrazia sgorga dal relativismo e il relativismo è l’orizzonte della democrazia. Perciò, per essere democratici sino in fondo, bisogna essere relativisti; chi non accetta il relativismo, non accetta sino in fondo la democrazia. Può piacere o non piacere, ma è così; e non ci sono chiacchiere di sofisti che possano modificare d’una virgola questo stato di cose. La democrazia non è solo un sistema di governo, è anche l’espressione di una antropologia; e infatti il suo padre nobile è Rousseau, uno che credeva nella bontà originaria dell’uomo e sosteneva che la cattiveria viene all’uomo dalla società. È un’idea tanto puerile quanto gratuita, che si commenta da sola; ma è l’idea di Rousseau; ed è un fatto che su questa idea poggia tutto l’edificio ideologico della democrazia. Senza l’idea di una bontà originaria dell’uomo, risulta difficile, se non impossibile, sostenere che gli uomini, in quanto somma dei cittadini, hanno sempre ragione, o meglio che la maggioranza di essi ha sempre ragione; risulta difficile fondare l’idea stessa di sovranità popolare, a meno di ammettere che la democrazia può trasformarsi in un vero e proprio manicomio istituzionalizzato, dove la maggioranza afferma di aver sempre ragione e impone la sua “verità” per legge, anche a dispetto dell’evidenza e del buon senso.
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