Mi fa sempre un certo ribrezzo misto a compassione vedere gli zuccherini di pensiero alternativo che dispensa Repubblica, allineatissima al pensiero unico industrial-capitalista, per far credere di essere un giornale riflessivo, critico, culturalmente aperto. Ieri ne ha offerto uno in bella vista, un estratto di Zygmunt Bauman, sociologo venerato ma poco capito dalla sinistra. Lo ripropongo perché mi ci riconosco in pieno. Con tutte le conseguenze che ciò comporta, che quei radical-chic di Mauro e Scalfari fingono di non comprendere. Per forza: sono in tutto e per tutto paladini di questo sistema. Per rendersene conto, bastava leggere sul numero di ieri quante volte, ossessivamente, veniva citato, nei titoli, negli occhielli, negli articoli, il mantra della “crescita” a tutti i costi. Esattamente il contrario di quanto sostenuto qui dal Bauman. (a.m.)
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=40305
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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