NON ci si dimette da Napoli né dalla vita. Non ci si dimette dall' Italia, nemmeno da questa povera Italia di sciacalli di terz' ordine in pasto sul cadavere caldo. Non si può, tecnicamente. Ci si può tutt' al più appartare. Vivere «come ai margini remoti di uno stagno» dove più lente e meno crespe arrivano le onde della barbarie trionfante.
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/09/21/la-scrittrice-che-sceglie-arte-di.010la.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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