«Una politica come questa, che deprime finanziariamente le facoltà umanistiche, mette in discussione lo sviluppo armonico dei saperi. E consegna il paese ad una nuova forma di barbarie e di dipendenza coloniale». Sono le parole sferzanti che Umberto Eco, intervenuto ieri ad un seminario all' Università di Bologna sulla ricerca umanistica, ha usato per commentare i tagli alla cultura previsti dalla manovra. Con una citazione particolare per l' area del sapere che a lui sta più a cuore, quella letteraria e filosofica.
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/09/15/eco-contro-tagli-cultura-dimezzata-una-nuova.html
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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