I tempi dell'emergenza scardinano le regole, distorcono le istituzioni, riducono i diritti. Inevitabile, si dice. Tesi assai discutibile, ma che comunque non esonera dall'obbligo di misurare gli effetti, anzi i guasti, che tutto questo produce, per avere cognizione della realtà e per prepararsi, se mai sarà possibile, a ricostruire un sistema di nuovo guidato dalla normalità democratica. Non è vicenda soltanto italiana. Ma, come purtroppo accade sempre più spesso, in Italia assume caratteri patologici e pericolosi, e sta determinando quello che ormai deve essere definito come un permanente stato di eccezione.
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http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-crisi-economica-e-quella-della-politica/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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