Mesi fa (non molti comunque) il presidente del Consiglio dell’epoca ci esortava ad essere ottimisti; i media (non proprio tutti) assecondavano il suo messaggio. Da molte settimane prevale un linguaggio che, all’opposto, insiste su espressioni come queste (ne ho raccolte alcune): “sull’orlo del baratro. In affanno. Messi in ginocchio dalla crisi. Emergenza. Incertezza. La stangata. Il 2011, “annus horribilis”. Tirare la cinghia. Non si arriva a fine mese. Rincari. Rinunce (al mutuo, alle vacanze, allo shopping). Una famiglia su quattro a rischio povertà. Italiani mai così pessimisti. Non abbiamo – e soprattutto i giovani non hanno – un futuro”.
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http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Crisi-l-occasione-per-cambiare-12084
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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