è propio vero:prima si lavorava per vivere "ed era meglio",ora si vive per lavorare "schiavitù".
La liberalizzazione degli orari di vendita ha portato con sé, in Portogallo, quella delle licenze di costruzione. E la città ne è uscita sfigurata.
C'è una cosa su cui il Portogallo è sicuramente molto avanti rispetto all'Italia: le liberalizzazioni.
Qui questo annoso e antipatico problema degli orari dei negozi è stato risolto da tempo: la libertà di scelta dei negozianti è ampia e così i clienti non sono più vincolati da «assurde» leggi dal carattere vagamente bolscevico (come accade ad esempio in Germania, Svizzera o Belgio) che impediscono loro di acquistare quando meglio credono. Dalle 9 del mattino alla mezzanotte, dal lunedì alla domenica supermercati, libri, farmacie, tecnologie varie, vestititi eccetera: non resterete mai a secco.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9670
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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