C’era una volta la licenza, che si doveva comprare, spesso a caro prezzo, per aprire un esercizio in città. C’era
una volta la Camera di Commercio, che doveva decidere se consentire o
meno l’apertura di un negozio o di una qualsiasi attività in una
determinata strada di un determinato quartiere. Qualora quella zona
fosse già sufficientemente coperta da esercizi o servizi di quel tipo,
la concessione veniva negata.
Orrore. Burocratismo di tipo sovietico. Corporativismo. La parola d’ordine era: abolire lacci e laccioli. Viva la deregulation. Da
quella campagna liberista, in cui si distinse il presunto “comunista”
Bersani, non dimentichiamolo, le nostre città sono uscite trasformate.
Può
succedere di vedere un negozietto di sigarette elettroniche accanto a
una tabaccheria subito dopo la quale un secondo negozio di sigarette
elettroniche offre la sua merce ai passanti. Tanto vale allestire nello
spazio antistante anche un ring dove i tre proprietari si affrontino
ogni mattina in un match di pugilato.
leggi tutto:
Nessun commento:
Posta un commento