Le crisi convergenti riguardanti il clima, l’energia e l’economia
sono il segnale di una potenziale transizione verso una prospera era
post-carbone
Nei primi giorni del mese ho avuto l’onore di essere intervistato da Rob
Hopkins (1) fondatore del movimento Transition Towns (2) e co-fondatore
di Transition Network (3). In un’intervista con il Guardian di giugno
scorso (4), Hopkins illustrava la sua illuminata visione secondo la
quale piccole azioni a livello di comunità locali potessero cambiare il
mondo.
Nella nostra conversazione, Hopkins voleva conoscere la mia opinione
come giornalista e come accademico su questi argomenti. Mi ha posto
delle domande per conoscere il mio punto di vista sulle sfide
ambientali, energetiche (5) ed economiche che il nostro secolo deve
affrontare, e quale sia il potenziale per risolverle.
leggi tutto:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12412
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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