Enrico Mattei ricompose – nell’Eni e nella sua galassia, incluso il quotidiano Il Giorno- la frattura del 1943. Fu
anche merito suo se la patria, che non stava più tanto bene,
sopravvisse fino al 1958, quando le urne dissero che la Dc avrebbe
potuto governare solo con maggioranze a sinistra. Infatti era la Dc –
non i suoi governi, tanto meno i suoi fatiscenti alleati del
centro-destra – a dare il tono alla nazione, per la quale fu fatale la
coalizione col Psi, con la conseguente reinvenzione della Resistenza
come guerra civile, non come guerra patriottica di liberazione. L’alito
letale di quell’operazione tardo-ciellenistica si diffuse con i
telegiornali subito dopo il centenario (1961) dell’unità nazionale. Un
anno dopo Mattei era morto: la crisi di Cuba, con incombente guerra
nucleare, aveva infatti spinto certi Paesi a far pulizia in casa. Dagli
spiriti liberi.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=46347
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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