"Le differenze sociali non possono fondarsi che sull'utilità comune": è con questa citazione dalla Dichiarazione dei diritti del 1789 che Thomas Piketty inizia Le capital au XXIe siècle
(Seuil, 2013), il suo studio sugli ultimi due secoli e mezzo di
disuguaglianza sociale. Nel corpo dell'opera lo spirito illuminista
dell'incipit è confermato dalla volontà dell'autore di
rintracciare un filo razionale all'interno della storia economica, dal
rigore con cui costringe sempre l'analisi a misurarsi col dato
statistico e soprattutto dalla tensione divulgativa che impone al libro,
nella convinzione che condividere il sapere generi una cura più attenta del bene comune.
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http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=106245&typeb=0&Loid=315&Il-capitale-secondo-Thomas-Piketty
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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