allora abbiamo scoperto che il famoso mercato è in realtà una banca d'affari.
Sondaggio di 125 investitori-clienti sulle banche che falliranno gli esami Si stima un deficit di 51 miliardi
MILANO . L'attesa dei risultati di Aqr e stress test sulle banche europee sarà lunga e delicata.
Mancano sei settimane alla loro diffusione e le autorità sanno che
abbonderanno rumors e scommesse al buio. Non per questo ieri hanno preso
come un favore l'uscita di un sondaggio, di Goldman Sachs, sulle
pagelle bancarie previste da 125 suoi clienti istituzionali.
"Il
mercato", essendo la prima banca d'affari al mondo. Non l'hanno presa
bene nemmeno i nove istituti che, per gli intervistati, potrebbero
fallire la prova. In ordine di probabilità e citando la nota: Mps (48%),
Commerzbank (43%), Banco Comercial Portugues (34%), Banco popolare
(33%), Piraeus Bank (33%), Popolare di Milano (32%), Eurobank (30%),
Raiffeisen (29%), Alpha Bank (28%). Tre greche, tre italiane, una
tedesca, austriaca, portoghese. Non si dice l'ampiezza dei singoli
deficit, ma la stima media è che serviranno 51 miliardi di capitale per
riparare. Il sondaggio replica quello del luglio 2013: da allora è forte
il miglioramento del rischio percepito sulle spagnole, a scapito delle
banche di Grecia, Centro-Est Europa e Austria. La benevolenza verso la
Spagna - i cui salvataggi son costati al contribuente italiano 7
miliardi, quanto Monti e Tremonti bond è provata dall'assenza dalla
lista del Banco popular; e contagia il Portogallo, di cui non si cita il
Banco Espirito Santo che a luglio (mentre Gs rifiniva il sondaggio)
ricapitalizzava per 1,2 miliardi con prospetto approvato, e ad agosto si
nazionalizzava causa buco da 5 miliardi. Quanto ai nove della lista
nera, poche sorprese: quasi tutti hanno contribuito ai 50 miliardi di
aumenti in Europa verso i test. Tra le italiane stupisce la presenza di
Bpm, che dai rumors pare tra le meglio messe nell'esercizio presidiato
da Bankitalia. Di altri come Carige spicca forse l'assenza. In Borsa il
settore è salito anche più dell'indice Stoxx bancario europeo (+2%),
tralasciando i toto-test. Non sempre "il mercato" ha ragione. Ma vale
per i clienti di una grande banca mondiale come per chi compra a Piazza
Affari.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento