NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
martedì 30 giugno 2015
Esportazione Della Democrazia Made In U.S.A.
Note fredde sul prossimo referendum greco
(risposta a una lettera del signor Barone che qui riproduco in parte)
[...] Se il governo greco avesse accettato le condizioni poste dai burattinai della finanza mondiale si sarebbe rischiata la rivoluzione ma un simile artifizio non solo stoppa la reazione sul nascere ma anche se qualche fazione si arrischiasse a sollevarsi ne giustificherebbe anche la repressione. L'uscita della Grecia dall'euro innescherebbe dei meccanismi che metterebbero a rischio l'attuale status quo politico europeo e forse l'esistenza stessa della Nato, una cosa del genere non puo' essere affidata, da chi gestisce davvero il potere, all'esito incerto di un referendum senza trucchi. Signor Chiesa, che ne pensa?
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http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=121402&typeb=0¬e-fredde-sul-prossimo-referendum-greco
[...] Se il governo greco avesse accettato le condizioni poste dai burattinai della finanza mondiale si sarebbe rischiata la rivoluzione ma un simile artifizio non solo stoppa la reazione sul nascere ma anche se qualche fazione si arrischiasse a sollevarsi ne giustificherebbe anche la repressione. L'uscita della Grecia dall'euro innescherebbe dei meccanismi che metterebbero a rischio l'attuale status quo politico europeo e forse l'esistenza stessa della Nato, una cosa del genere non puo' essere affidata, da chi gestisce davvero il potere, all'esito incerto di un referendum senza trucchi. Signor Chiesa, che ne pensa?
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GRECIA: UN MONDO DI BALLE FACT CHECKING
Per chi come noi ama la verità figlia del
tempo, proviamo ora a smontare pezzo per pezzo il castello di falsità,
di luoghi comuni che da sempre circolano sulla Grecia, utilizzando le
loro fonti, si, proprio quelle che nessuno legge.
Una premessa se non hai tempo, non
leggerlo, c’è sempre qualcuno in televisione o sui giornali che ti
spiega meglio di noi, come i greci in questi anni hanno vissuto sopra le
loro reali possibilità.
Partiamo dalla leggenda metropolitana che
vede la Grecia, ma non solo pure l’Italia, dopo cinque anni ancora
ferma ad un numero impressionante di dipendenti statali.
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DOLLARO: GREENBACK BUTTERFLY!
Lasciamo per un attimo le vicende umane e
la dimensione tecnica e macroeconomica della tragedia greca e
concentriamoci anche solo per un istante su quanto sta accadendo sui
mercati, mentre per tutta la giornata di ieri la solita carta straccia
ha urlato che sono stati “BRUCIATI” i soliti miliardi in borsa.
Come spesso racconto sui mercati, nella finanza, tutto si crea, nulla si distrugge, tutto si trasferisce da una tasca all’altra.
Nessuno vi dirà che mentre ieri sono
spariti un pugno di miliardi dai mercati azionari i mercati
obbligazionari di qualità si sono gonfiati, creando ricchezza.
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GRECIA … BANCHE CHIUSE E CONTROLLO DEI CAPITALI!
Venerdi ci eravamo lasciati così… “È troppo tardi ormai per avere paura.”
Si lo so, ho scelto una foto sbagliata, diffondere serenità in Grecia oggi è reato, come si fa con la chiusura delle banche e il blocco dei capitali?
Banche chiuse per sei giorni, solo 60 euro a testa esclusi gli stranieri e addirittura quel delinquente di precedente premier che accusa l’ultimo arrivato di aver osato indirre un referendum quando lui l’aveva richiesto sull’euro e l’Europa gli aveva dato il ben servito.
Si lo so, ho scelto una foto sbagliata, diffondere serenità in Grecia oggi è reato, come si fa con la chiusura delle banche e il blocco dei capitali?
Banche chiuse per sei giorni, solo 60 euro a testa esclusi gli stranieri e addirittura quel delinquente di precedente premier che accusa l’ultimo arrivato di aver osato indirre un referendum quando lui l’aveva richiesto sull’euro e l’Europa gli aveva dato il ben servito.
“Fra il dolore e il nulla io scelgo il dolore.” E tu, cosa sceglieresti?
Il dolore è idiota, io scelgo il nulla. Non è meglio, ma il dolore è un compromesso. O tutto o niente…
Tsipras ha scelto il dolore temporaneo
per andare oltre il nulla che aspettava la Grecia nei prossimi anni. Ho
letto di tutto ieri sera tardi, soprattutto la somministrazione di una
dose massiccia di panico e terrore da far pervenire ai greci ed
indirettamente a milioni di italiani che da sempre seguono con distacco
le vicende greche.
Non ho altro da aggiungere se non condividere alcuni passaggi significativi per noi che amiamo la verità figlia del tempo.
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IL MORALE NELLE STRADE GRECHE: “ALCUNI HANNO SOLLEVATO IPOTESI DI GUERRA CIVILE”
Stamattina, John O’Connell, CEO di Davis Rea,
ha parlato a Business News Network Canada da quella che potrebbe essere
considerata la maggiore attrazione turistica della Grecia, l’isola di
Santorini, per dare senso al “morale nelle strade”. Senza sorprese, il
suo responso è stato, almeno per quanto riguarda le preoccupazioni dei
turisti, che nessuno è preoccupato. Dopotutto non sono i loro risparmi
ad essere a rischio e inoltre se si ritornasse alla Dracma il potere di
acquisto degli stranieri aumenterebbe notevolmente.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15251
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GRECIA: IN DIFESA DELLA DEMOCRAZIA
La decisione di escludere la Grecia dalla riunione dell’Eurogruppo di
sabato 27 giugno, subito definita «informale», rappresenta
l’equivalente di un colpo di mano da parte del Presidente
dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. È un fatto inaudito, che viola
tanto lo spirito quanto le norme dei trattati dell’Unione Europea.
L’assenza di reazioni da parte degli altri partecipanti alla riunione è
altrettanto grave. Quel giorno è stato un giorno decisamente nero per la
democrazia. Domenica 28 giugno, le pressioni sulla Grecia sono riprese.
E i giorni a venire potrebbero rivelarsi i più oscuri per la
democrazia, in Grecia come in Europa. È opportuno valutarne le
conseguenze.
I fatti
La realtà dei fatti è che nel corso della riunione del 27 giugno Dijsselbloem ha chiesto al Ministro greco delle finanze, Yanis Varoufakis, di uscire dalla sala. L’Eurogruppo ha pubblicato un comunicato senza il consenso del Ministro greco, come si vede qui
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15250
I fatti
La realtà dei fatti è che nel corso della riunione del 27 giugno Dijsselbloem ha chiesto al Ministro greco delle finanze, Yanis Varoufakis, di uscire dalla sala. L’Eurogruppo ha pubblicato un comunicato senza il consenso del Ministro greco, come si vede qui
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CLUB BILDERBERG: QUESTA E' LA VERA STRATEGIA !
Il procuratore tedesco ha detto recentemente che ha abbandonato
l'indagine sulle intercettazioni da parte dell'intelligence USA al
cellulare del cancelliere tedesco Angela Merkel, sostenendo la "mancanza di prove", nonostante i documenti forniti dall'ex-analista della NSA, Edward Snowden, sul programma di spionaggio massiccio ai celulari su scala mondiale dal 2002. Il procuratore Harald Gamma ha minimizzato l'importanza di Washington di spiare il massimo dirigente,
coincidendo con un portavoce del cancelliere, Steffen Seibert, che ha
ha rifiutato di rispondere alle domande della stampa e minimizza la
questione dicendo: "La questione non è stata in nessun momento il suo cellulare, ma quello di tutti i cittadini".
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15249
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LA GRECIA OLTRE IL CIGLIO DEL BARATRO
Il vero obbiettivo della Troika era quello di cacciare Alexis Tsipras e di far uscire la Grecia dall’euro.
E’ evidente che la creazione dell'euro sia stato un terribile errore. In Europa non ci sono mai stati i presupposti per una moneta unica di successo – soprattutto un’unione fiscale e bancaria in grado di assicurare che quando scoppia una bolla immobiliare, ad esempio in Florida, Washington andrà automaticamente a proteggere gli anziani contro qualsiasi minaccia alle loro cure mediche o ai loro depositi bancari.
Lasciare un’Unione Monetaria, tuttavia, è una decisione molto più difficile e spaventosa di quanto lo sia entrarci e, fino ad ora, le economie europee in difficoltà, sul ciglio del baratro, hanno sempre fatto un passo indietro. I Governi hanno sempre accettato le richieste di dura austerità dei creditori, mentre la Banca Centrale Europea conteneva il panico sul mercato.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15247
E’ evidente che la creazione dell'euro sia stato un terribile errore. In Europa non ci sono mai stati i presupposti per una moneta unica di successo – soprattutto un’unione fiscale e bancaria in grado di assicurare che quando scoppia una bolla immobiliare, ad esempio in Florida, Washington andrà automaticamente a proteggere gli anziani contro qualsiasi minaccia alle loro cure mediche o ai loro depositi bancari.
Lasciare un’Unione Monetaria, tuttavia, è una decisione molto più difficile e spaventosa di quanto lo sia entrarci e, fino ad ora, le economie europee in difficoltà, sul ciglio del baratro, hanno sempre fatto un passo indietro. I Governi hanno sempre accettato le richieste di dura austerità dei creditori, mentre la Banca Centrale Europea conteneva il panico sul mercato.
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Il ’900 è finito e noi ci sentiamo poco bene
STIAMO PASSANDO DALL'ERA INDUSTRIALE ALL'ERA DELLA CONOSCENZA.
Verso la fine del 1899 si accese una disputa molto vivace se l’imminente 1900 dovesse contare come ultimo anno del secolo vecchio o come primo del nuovo. Alla fine intervenne l’imperatore di Germania, Guglielmo II, dichiarando che il 1900 era il primo anno del XX secolo: a Berlino, alla mezzanotte di San Silvestro del 1899, campane a distesa e salve di cannone annunciarono la nascita del nuovo secolo. Allora era così. Il tempo poteva essere scandito dagli orologi di Berlino e il potere di un imperatore tedesco faceva direttamente sentire i suoi effetti nella vita quotidiana di milioni di uomini.
Nessuno se ne rese conto, ma quello fu il definitivo addio al tempo storico dell’Ottocento. Nel Novecento il tempo avrebbe smesso di essere il «principio ordinatore» degli eventi umani e della loro rappresentazione fondata sulla successione cronologica, per lasciare posto all’«esperienza della simultaneità»: prima la telefonia e la radio, poi il cinema e la televisione, poi ancora il trasporto aereo, il fax, le reti telematiche, infine il mondo sterminato del web hanno consentito l’accesso immediato a una pluralità di spazi e di tempi cancellando i concetti tradizionali di passato e futuro, di vicino e lontano. Oltre al tempo, anche gli spazi si sono infatti ridefiniti in una dimensione planetaria, proponendosi come territori percorribili istantaneamente, senza più il tempo che era necessario per attraversare le antiche distanze.
LEGGI TUTTO:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51449
Verso la fine del 1899 si accese una disputa molto vivace se l’imminente 1900 dovesse contare come ultimo anno del secolo vecchio o come primo del nuovo. Alla fine intervenne l’imperatore di Germania, Guglielmo II, dichiarando che il 1900 era il primo anno del XX secolo: a Berlino, alla mezzanotte di San Silvestro del 1899, campane a distesa e salve di cannone annunciarono la nascita del nuovo secolo. Allora era così. Il tempo poteva essere scandito dagli orologi di Berlino e il potere di un imperatore tedesco faceva direttamente sentire i suoi effetti nella vita quotidiana di milioni di uomini.
Nessuno se ne rese conto, ma quello fu il definitivo addio al tempo storico dell’Ottocento. Nel Novecento il tempo avrebbe smesso di essere il «principio ordinatore» degli eventi umani e della loro rappresentazione fondata sulla successione cronologica, per lasciare posto all’«esperienza della simultaneità»: prima la telefonia e la radio, poi il cinema e la televisione, poi ancora il trasporto aereo, il fax, le reti telematiche, infine il mondo sterminato del web hanno consentito l’accesso immediato a una pluralità di spazi e di tempi cancellando i concetti tradizionali di passato e futuro, di vicino e lontano. Oltre al tempo, anche gli spazi si sono infatti ridefiniti in una dimensione planetaria, proponendosi come territori percorribili istantaneamente, senza più il tempo che era necessario per attraversare le antiche distanze.
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La Laudato si’ contro la violenza cieca del capitalismo selvaggio
“Altissimu, onnipotente, bon Signore,
Tue so’ le laude, la gloria, l’honore et onne benedictione, ad Te solo, Altissimo, se konfàno
et nullu hono ène dignu Te mentovare”.
E’
la più bella composizione poetica di tutto il mondo e di ogni tempo. E’
la più bella perché la sua è una bellezza assoluta, cosmica, totale,
che penetra tutto il creato e che arriva quasi a lambire l’ineffabilità
di Dio. Nemmeno il Salomone del Cantico dei Cantici che pure per tanti
versi gli somiglia e al quale senza dubbio Francesco si è ispirato,
nemmeno il Dante della “Preghiera di san Bernardo a Maria” (“Vergine
Madre, Figlia del Tuo Figlio”) sono arrivati tanto in alto e così in
profondo.
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Tutti i mali dell'Europa provengono dall'America dei club cultural-finanziari
L’America è
il laboratorio della Modernità. Essere anti-americani non significa
nulla se prima non si scinde, come ha fatto il grande sociologo Christopher Lasch, la massa dall’élite.
Seppur
giovane, la nazione statunitense ha conosciuto nei suoi due secoli di
storia tutta una serie di passaggi che l’hanno trasformata radicalmente
sino a modificarne la natura stessa. In realtà per anni e sullo stesso
territorio hanno convissuto due anime in contrasto fra loro. Da una
parte lo spirito capitalistico fondato
sul potere finanziario delle grandi famiglie come i Morgan, i
Rockefeller, i Rothschild, i Lehman; dall’altra, quello fondato sulavoro e redistribuzione di Henry Ford,
ideatore della fabbrica automobilistica più produttiva del mondo. Così
anche la spettacolarizzazione di Hollywood è entrata in contrasto con la
semplicità ed il realismo di Ernest Hemingway. Da una parte gli
anti-imperialisti e gli isolazionisti come lo scrittore Mark Twain, il
critico letterario Henry James, il filosofo John Dewey ed il poeta Edgar
Lee Masters, dall’altra l’America della "dottrina Monroe" e
guerrafondaia dei neocon. E poi lo strapotere di Wall Street di fronte alla lirica dei Cantos di
Ezra Pound. Le grandi metropoli, Chicago, Boston, New York,
contrapposte alle terre desolate, immense, raccontate dallo scrittore
statunitense Henry David Thoreau in Walden ovvero Vita nei boschi.
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Ripensare l’economia reale
La crisi ha
avuto il merito di chiarire che lo sviluppo economico non è un
problema di ingegneria finanziaria. Soddisfare le esigenze sociali non
può essere il risultato di qualche funambolismo finanziario, ma del
buon funzionamento dell’economia reale, rispetto alla quale la finanza
deve tornare in posizione servente. Il ruolo sociale della finanza è
quello di fornire i mezzi per avviare e sostenere un progetto
imprenditoriale, incassare il dovuto compenso per il servizio al
credito e basta. Tutto il resto è semplicemente usura.
Ma
ripristinare la centralità dell’economia reale è possibile solo
emancipando le imprese dalla finanza. A partire dagli anni settanta, le
grandi imprese da conglomerati industriali sono diventate grandi
holding finanziarie con delle appendici industriali: il profitto è
venuto sempre di più dai giochi finanziari e sempre meno dalle attività
industriali, c’è stato un sostanziale divorzio fra impresa ed
azionisti, i manager si sono orientati sempre di più sull’investimento
finanziario ecc.
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E ora sarà Putin a salvare la Grecia?
Nell’intervista che ho rilasciato al blog di Beppe Grillo (vedi mio post) una delle domande riguardava i rapporti tra Putin e Tsipras collegati alle vicende dell’euro.
Alzando lo sguardo oltre la contingenza, appare evidente che due potenze la Russia e la Cina oggi hanno interesse a salvare la Grecia, stabilendo rapporti geostrategici privilegiati e incrinando il fronte atlantista.
Potete vedere qui il video o se, preferite, leggere la trascrizione della domanda e della risposta:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51433
Alzando lo sguardo oltre la contingenza, appare evidente che due potenze la Russia e la Cina oggi hanno interesse a salvare la Grecia, stabilendo rapporti geostrategici privilegiati e incrinando il fronte atlantista.
Potete vedere qui il video o se, preferite, leggere la trascrizione della domanda e della risposta:
Il blog di Beppe Griollo: Putin ha dichiarato la sua solidarietà nei confronti della Grecia. Che succede se Tsipras accetta e decide di uscire dall’Euro?LEGGI TUTTO:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51433
Due banali considerazioni sulla Grecia
Dovrò, per motivi di maggior impegno e
di minore incompetenza, dedicare un po’ più di attenzione al califfo
& Co. Solo due parole quindi sulla Grecia. Più che due parole, una
doverosa e dolorosa dichiarazione di fede.
L’Europa è morta, viva l’Europa, dicevo pochi giorni fa. Lo ripeto. Se vogliamo salvare l’Europa e la sua unità (ch’è tutta da costruire), l’Unione Europea va abbattuta e rifondata. Non sono affatto un lettore devoto di “Repubblica”, ma quel che negli ultimi giorni ci hanno proposto su quel quotidiano Habermass, Krugman e la Spinelli è sostanzialmente esatto e sottoscrivibile. Che sia stato un crimine volontario o un tragico e grottesco errore, il fatto è che non si sarebbe mai dovuto procedere a una “unificazione” economica e monetaria dell’Europa senza prima aver messo a punto al sua unificazione politica. E non andiamo a tirar fuori alibi inappropriati: lo Zollverein non fu per nulla un precedente dell’unità tedesca, senza la forza e la lucidità politica della Prussia bismarckiana non sarebbe successo un bel niente. Ma nel caso della UE ha purtroppo vinto, una volta di più, il peccato originale della Modernità: il primato dell’economia. Ci siamo illusi – e qualcuno ha voluto illuderci – che dopo l’Eurolandia sarebbe arrivata deterministicamente, fatalmente, l’Europa.
LEGGI TUTTO:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51432
L’Europa è morta, viva l’Europa, dicevo pochi giorni fa. Lo ripeto. Se vogliamo salvare l’Europa e la sua unità (ch’è tutta da costruire), l’Unione Europea va abbattuta e rifondata. Non sono affatto un lettore devoto di “Repubblica”, ma quel che negli ultimi giorni ci hanno proposto su quel quotidiano Habermass, Krugman e la Spinelli è sostanzialmente esatto e sottoscrivibile. Che sia stato un crimine volontario o un tragico e grottesco errore, il fatto è che non si sarebbe mai dovuto procedere a una “unificazione” economica e monetaria dell’Europa senza prima aver messo a punto al sua unificazione politica. E non andiamo a tirar fuori alibi inappropriati: lo Zollverein non fu per nulla un precedente dell’unità tedesca, senza la forza e la lucidità politica della Prussia bismarckiana non sarebbe successo un bel niente. Ma nel caso della UE ha purtroppo vinto, una volta di più, il peccato originale della Modernità: il primato dell’economia. Ci siamo illusi – e qualcuno ha voluto illuderci – che dopo l’Eurolandia sarebbe arrivata deterministicamente, fatalmente, l’Europa.
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Russia-Stati Uniti, prove di guerra mondiale
Il 14 marzo 2014 tu titolavi un tuo articolo: “Ucraina: il segreto che nessuno spiega (e che dovreste sapere…),
ci spieghi quali sono le vere ragioni che hanno portato al conflitto
fra Russia e Ucraina? E in questo scenario, che ruolo ricoprono gli
Stati Uniti d’America?
Marcello Foa - Un saluto agli amici del blog di Beppe Grillo, ben ritrovati visto che non è la prima volta che ho il piacere di parlarvi. Per spiegare che cosa accade tra Russia e Ucraina in realtà bisogna capire il rapporto tra Russia e Stati Uniti, perché dietro gli avvenimenti in Ucraina c’è una strategia degli Stati Uniti, volta da un lato isolare la Russia, dall’altro a prendere il controllo dell’Eurasia, ovvero a creare un corridoio che dall’Europa occidentale arrivi fino all’Asia e per realizzare questo corridoio, il controllo dell’Ucraina è cruciale.
LEGGI TUTTO:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51434
Marcello Foa - Un saluto agli amici del blog di Beppe Grillo, ben ritrovati visto che non è la prima volta che ho il piacere di parlarvi. Per spiegare che cosa accade tra Russia e Ucraina in realtà bisogna capire il rapporto tra Russia e Stati Uniti, perché dietro gli avvenimenti in Ucraina c’è una strategia degli Stati Uniti, volta da un lato isolare la Russia, dall’altro a prendere il controllo dell’Eurasia, ovvero a creare un corridoio che dall’Europa occidentale arrivi fino all’Asia e per realizzare questo corridoio, il controllo dell’Ucraina è cruciale.
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Grecia: il gioco che si profila
Quella che
si apre, in questa settimana, è una partita a scacchi a mosse obbligate
per entrambi i contendenti. E’ evidente che Tsipras ha bisogno di una
squillante vittoria dei No all’accordo. Se vincessero i si a lui non
resterebbe che dimettersi, la troika avrebbe vinto e i partiti di
centro cercherebbero di fare una coalizione “europeista” (magari con
una scissione fra i deputati di Syriza) per un governo di servizio (di
servizio alla Merkel, naturalmente).
Per
Syriza sarebbe una disfatta e per la Grecia inizierebbe un calvario
ancora peggiore di quello attuale, perché il referendum legittimerebbe
qualsiasi misura, anche la più aberrante. Magari non da subito, anzi la
Troika potrebbe mostrarsi inizialmente più comprensiva con un governo
“moderato” e fare anche qualche regalino, magari sino a novembre,
giusto il tempo di far affondare (o addomesticare) Podemos, ma dopo
sarebbe un crescendo, sino all’inevitabile default.
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La vita vale più dei consumi
“Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.”E’ racchiusa in questa profetica citazione della grande anima dell’India, il percorso della decrescita felice. Siamo a metà del percorso tra il combattimento e la vittoria. E i segnali di quest’ultima sono sempre più evidenti. Con buona pace di coloro che pensano che un mondo finito possa crescere all’infinito indipendentemente dal pianeta stesso.
Mahatma Gandhi.
Sempre più italiani iniziano a capire che le tematiche legate alla decrescita felice non solo sono reali e vere ma che siano sempre di più auspicabili. E sono sempre di più gli italiani che iniziano a praticarle. Questo è quanto emerge da una recentissima ricerca del Community Media Research per “La Stampa”, secondo il quale il 70% della popolazione è attenta a equilibrio e sostenibilità del progresso.
Pubblichiamo di seguito la ricerca, sempre più convinti che la strada intrapresa diversi anni fa si stia rivelando ogni giorno di più la migliore possibile.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51440
Obbedite, greci, o la Troika si vendicherà
La
Bce ha bloccato gli aiuti finanziari ad Atene e Tsipras ha parlato di
ricatto scegliendo di stimolare l'orgoglio nazionale dei greci chiamati a
decidere, attraverso un referendum, se accettare o meno le richieste
della Troika. Immediati i contraccolpi sui mercati finanziari con il
crollo dei listini di Borsa e con il rialzo dello spread tra i Bund
tedeschi e i Btp italiani decennali, espressione di una Italia che vanta
il secondo debito pubblico europeo (132% sul Pil) per entità.
LEGGI TUTTO:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51444
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L'Europa economica non conta. L'Ue deve essere armata, nucleare e autarchica
La sua ricetta è sempre quella: "Un'Europa unita, armata, neutrale, nucleare e autarchica". Per lo scrittore Massimo Fini, la tenuta o meno dell'Europa economica in seguito alla crisi greca è secondaria. E a IntelligoNews spiega: "Ue alleata della Russia? Dovevamo farlo già 30 anni fa".
«Credo
che vincerà il “no” all'Euro. Quali siano le conseguenze, di preciso,
non è riuscito a capirlo nessuno, è un'incognita. Il problema è che
ormai siamo talmente integrati l'uno con l'altro che anche l'uscita di
un Paese di 11 milioni di abitanti può distruggere tutti gli altri».
Un'eventuale vittoria del no potrebbe causare un crollo dell'Euro?
«Ma
il problema alla fin fine non è l'Euro. Il punto è che l'Europa
dovrebbe essere innanzitutto Europa politica. Ma per essere tale bisogna
sbaraccare gli Stati nazionali, cosa di cui però per ora non se ne
parla. Ma se vuole competere con Russia, Cina, Usa, l'Europa deve essere
unita, armata, neutrale, nucleare e autarchica. Il discorso economico è
secondario».
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Il nemico è potente e avanza ovunque
Arginare
l’avanzata del nemico sarebbe compito di forze amiche, che perseguendo
il loro interesse fanno anche il nostro. Il nostro interesse
d’italiani, tanto per fare un banale esempio, sarebbe quello di
liberarci definitivamente – e il più in fretta possibile – della morsa
in cui siamo prigionieri. La morsa è quella della troika, dell’euro e
della nato. In una parola: quel complesso di forze che si chiama
occidente (a guida americana, per volere neocapitalista) e che ci ha
messo in un angolo, condannandoci alla crisi perpetua e alla perdita
(irrimediabile?) della sovranità.
C’è
però un piccolo particolare da tenere in considerazione … Oggi le
forze amiche si riducono – per noi italiani e per moltissimi altri,
europei e non – quasi esclusivamente alla Federazione Russa e questa,
sotto attacco, tirata per i capelli dalle forze del male e della
devastazione in una nuova “guerra fredda”, deve assumere un
atteggiamento prudente, pronta in ogni momento a ripiegare sulla
difensiva e a resistere. Sarebbe nostro interesse legarci in modo
strettissimo, mani e piedi, ai russi e liberarci dalle catene
neocapitaliste, per far “ripartire l’economia” con il pieno controllo
della moneta, evitando di farci trascinare nelle devastanti guerre
americano-nato, grazie a un cambio a trecento e sessanta gradi delle
alleanze politico-militari.
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lunedì 29 giugno 2015
La bolla onirica europea
E' veramente emblematica
ed esemplificativa della "bolla onirica" e della percezione distorta
nella quale viviamo (o la maggior parte delle persone vivono) la
valutazione che si è data della notizia che la BCE ha lasciato invariato
il plafond dei fondi ELA destinati alle banche greche.
Giornali, professori universitari, commentatori hanno tutti valutato positivamente la notizia.
Nessuno ha pensato al
caso personale: se ognuno di noi ha un plafond di 1000 euro (può andare
1000 euro sotto) sul proprio conto corrente e al momento si è sotto di
990 euro, la notizia che la banca non ci alza il plafond significa che
abbiamo tecnicamente finito i soldi. Bastava pensare a questo per capire
che la notizia proveniente dalla BCE era tutt'altro che positiva.
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CDP in mano a Goldman Sachs
"Il lato oscuro del "rottamatore": Cassa Depositi e Prestiti in mano a Goldman Sachs. Con un atto d'imperio il premier ha imposto le dimissioni a Franco Bassanini,
Presidente di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), sostituendolo con
Claudio Costamagna. L'ex-rottamatore ha deciso di entrare nel valzer
delle nomine pubbliche minacciando di commissariare il Consiglio
d'Amministrazione di CDP e ottenendo, dopo lunghe trattative, la nomina
del suo candidato.
Claudio Costamagna ha un lungo passato in Goldman Sachs, una delle banche d'investimento e di consulenza finanziaria più grandi del mondo, che ha visto fra i suoi consulenti Mario Draghi, Romano Prodi e Mario Monti. Si aggiunga che Costamagna siede tuttora in diversi consigli di amministrazione di società quali Luxottica ed è Presidente di Salini-Impregilo. Non manca un legame molto solido con l'Università Bocconi, che Costamagna ha il compito di "indirizzare verso l'internazionalizzazione" e dalla quale è stato eletto nel 2004 "Uomo bocconiano dell'anno".
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http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=121105&typeb=0&Loid=315&cdp-in-mano-a-goldman-sachs
Claudio Costamagna ha un lungo passato in Goldman Sachs, una delle banche d'investimento e di consulenza finanziaria più grandi del mondo, che ha visto fra i suoi consulenti Mario Draghi, Romano Prodi e Mario Monti. Si aggiunga che Costamagna siede tuttora in diversi consigli di amministrazione di società quali Luxottica ed è Presidente di Salini-Impregilo. Non manca un legame molto solido con l'Università Bocconi, che Costamagna ha il compito di "indirizzare verso l'internazionalizzazione" e dalla quale è stato eletto nel 2004 "Uomo bocconiano dell'anno".
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Il Papa, la decrescita, il PD e Grillo
Tutto sommato, fra le molte reazioni ipocrite all'Enciclica del papa quella dell'ipersviluppista Luca Simonetti almeno è onesta: tutte cazzate, ha detto in sostanza alla Stampa, «una nebulosa ideologica piena di errori tecnici».
Per il resto, è stata una pioggia di falsi complimenti da parte di
quasi tutto l'establishment politico ed economico che costituisce il
vero obiettivo polemico dello scritto di Francesco: la cui Enciclica è
stata fatta passare come "ecologica" quando invece affronta di petto la
principale questione del presente, cioè il fallimento esistenziale e
sociale del capitalismo così come si è declinato dalla sua fase
novecentesca a quella postindustriale.LEGGI TUTTO:
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=121065&typeb=0&Loid=315&il-papa-la-decrescita-il-pd-e-grillo
Una Nemesi greca per la Trojka
Lascia veramente
sconcertati la proposta fatta dalla ex Trojka alla Grecia per ottenere
l'ultima rata da 7,2 miliardi di finanziamento. Da un lato il bastone
dell'aumento dell'IVA sui beni primari e del taglio delle pensioni
(ormai spesso ridotte ad un minimo di 200 euro e unica fonte di reddito
familiare) e dall'altro lato la carota di un possibile taglio del debito
pregresso, peraltro senza fare alcuna quantificazione.
Chiunque (a parte chi è in assoluta malafede) comprende che un aumento ulteriore dell'Iva e un ulteriore taglio delle pensioni precipiterà la Grecia in un'altra forte recessione con il risultato di rendere l'ipotetico e non quantificato taglio del debito perfettamente inutile: la contrazione del Pil lascerebbe insostenibile il debito anche se tagliato.
LEGGI TUTTO:
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=121023&typeb=0&Loid=315&una-nemesi-greca-per-la-trojka
Chiunque (a parte chi è in assoluta malafede) comprende che un aumento ulteriore dell'Iva e un ulteriore taglio delle pensioni precipiterà la Grecia in un'altra forte recessione con il risultato di rendere l'ipotetico e non quantificato taglio del debito perfettamente inutile: la contrazione del Pil lascerebbe insostenibile il debito anche se tagliato.
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Un'enciclica che produrrà grandi ondate
Con la sua enciclica
"Laudato si'" Papa Francesco ha aperto le ostilità contro il
potentissimo "Partito del Carbonio".
Un partito quasi onnipotente, visto che è l'espressione di quelli che
Paul Krugman, premio Nobel per l'economia, definì i "padroni
universali", quelli che stanno portando il nostro pianeta alla
catastrofe ecologica e sociale.
Ma, tra le molte novità
di questo Papa, e di questa enciclica, c'è il fatto che in essa prevale
la preoccupazione e l'allarme. Non solo. E' un appello piuttosto
drammatico ai popoli dell'Occidente affinché rinuncino, almeno in parte,
alle loro pretese di dominazione e di conquista. Poiché è ben vero che
il contenuto dell'enciclica concerne in primo luogo la gigantesca
tematica dei cambiamenti climatici in corso, per mano dell'Uomo, ma è
altrettanto evidente che il Papa (e la commissione vaticana Justitia et
Pax che è stata la sede dell'elaborazione del testo) hanno ben presenti
tutte le implicazioni sociali, politiche, oltre che strategiche, che il
problema comporta.
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Euro, Grecia, gli indizi e l'iceberg
Facciamo finta di essere Sherlock Holmes e usiamo la lente macroeconomica per fare delle valutazioni. Abbiamo tre indizi:
Primo indizio: la prossima rivalutazione dell'euro
Abbiamo tradotto qualche mese fa un post di Warren Mosler in
cui al termine della fase definita di "riposizionamento di portafoglio"
dell'euro prevedeva una rivalutazione dello stesso euro trascinata dai
fondamentali che porteranno ad una sua rivalutazione rispetto al
dollaro oltre 1,5 spegnendo la ripresa Europea oggi basata sull'export.
Secondo indizio: gli eventi "insignificanti"
È di questo giorni l'editoriale di Giavazzi sul Financial Time ( commentato qui da G. Zibordi )
che invita l'eurozona ad abbandonare al suo destino fuori dall'euro la
Grecia ritenendo l'evento insignificante. Stessa previsione era stata
fatta da Giavazzi per il fallimento della Lehman Brother considerato un
buon segno per il libero mercato e soprattutto un fallimento facilmente
assorbibile.
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Perché mi auguro che non ci sia accordo tra Grecia e UE
Idioti!
Pare che così commentasse il presidente del consiglio francese Deladier rivolto
alle folle festanti che lo accolsero per l'accordo di Monaco del 1938, ove la
grande Germania di Hitler umiliava la piccola Cecoslovacchia con il concorso di
tutta l'Europa. Naturalmente tutto è diverso da allora e i paragoni son sempre
forzature, se non per tre singolari coincidenze.
La
prima è che la piccola Grecia con un PIL inferiore al 2% della UE si trova ad
una tavolo con rapporti di forza a proprio danno simili a quelli della
Cecoslovacchia del 1938.
La
seconda è che un eventuale accordo di Bruxelles provocherebbe in Europa una
euforia incosciente simile a quella di 77 anni fa.
LEGGI TUTTO:
La lobby delle multiutility
"Siamo l'ultimo paese sovietico d'Europa"; con queste parole Erasmo D'Angelis, capo dell'unità di missione Italiasicura e rappresentante del Governo Renzi, ha salutato il battesimo di Utilitalia, la nuova associazione dei gestori di servizi pubblici locali, nata dalla fusione di Federambiente e di Federutility.
"Dobbiamo passare da circa 1.500 società partecipate a 20 società regionali per la gestione dei rifiuti, 5 grandi player per il servizio idrico integrato, 3 per la distribuzione del gas e 4 per il trasporto pubblico locale. Settore quest'ultimo che va inserito subito in Utilitalia, perché sarà il primo a bandire le gare per affidare la gestione dei servizi".
Ecco scodellato in tre righe il programma del governo, naturalmente non discusso in nessuna sede con i cittadini, gli enti locali e le comunità territoriali, bensì annunciato di fronte alla nuova holding dei gestori. Anche perché, ai cittadini D'Angelis e Renzi dovrebbero spiegare che ne è della vittoria referendaria del giugno 2011, con la quale 27 milioni di italiani avevano sancito la gestione pubblica, partecipativa e senza profitti dell'acqua e dei beni comuni.
LEGGI TUTTO:
http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=121077&typeb=0&Loid=315&la-lobby-delle-multiutility
"Dobbiamo passare da circa 1.500 società partecipate a 20 società regionali per la gestione dei rifiuti, 5 grandi player per il servizio idrico integrato, 3 per la distribuzione del gas e 4 per il trasporto pubblico locale. Settore quest'ultimo che va inserito subito in Utilitalia, perché sarà il primo a bandire le gare per affidare la gestione dei servizi".
Ecco scodellato in tre righe il programma del governo, naturalmente non discusso in nessuna sede con i cittadini, gli enti locali e le comunità territoriali, bensì annunciato di fronte alla nuova holding dei gestori. Anche perché, ai cittadini D'Angelis e Renzi dovrebbero spiegare che ne è della vittoria referendaria del giugno 2011, con la quale 27 milioni di italiani avevano sancito la gestione pubblica, partecipativa e senza profitti dell'acqua e dei beni comuni.
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Gli “strozzini” il vero ostacolo al salvataggio della Grecia
Dato che i debiti della Grecia sono
anche effetto dello strozzinaggio delle banche e della politica della
trojka, il governo greco dovrebbe rifiutare di pagarli in gran parte e,
piuttosto che rimanere indebitati chiedendo l’elemosina in eterno,
tentare un'altra strada, che tra l’altro aprirebbe un orizzonte nuovo
per i prossimi paesi della lista, tra cui l’Italia. Tsipras sta cercando
di fare ripartire il paese usando politiche simili ai suoi predecessori
con qualche differenza dettata dal suo essere “di sinistra”, che poi
significa favorire i ceti medio/bassi, tagliare il meno possibile la
spesa pubblica, mettere qualche tassa in più ai ricchi e agli
imprenditori, cercando di favorire la crescita. Le due politiche però
sono in palese contraddizione dato che se stanghi chi investe cioè gli
imprenditori, è chiaro che il paese molto difficilmente crescerà. E poi
crescere per cosa? Per rilanciare i consumi che indebitano la gente? Per
dare ancora ossigeno e aumentare i fondi per i ladrocini e la
corruzione? Perché, invece di
guardare all’Europa, non puntare alla vera speranza, alla vera risorsa,
cioè la Grecia e i greci? Stiamo parlando di fantascienza e di argomenti di
cui probabilmente Tsipras (che si illude pure di passare dalla padella
europea alla brace cinese o russa) non sa nulla, ma proviamo lo stesso a
suggerire soluzioni, chissà che succeda un miracolo.
LEGGI TUTTO:
http://www.ilcambiamento.it/crisi/salvataggio_grecia_tsipras.html
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LA GRECIA E’ STATA CESTINATA DA MO’. SI TRATTA DI ALTRO. (CON UNA NOTA SUL REFERENDUM)
Io non so perché nessuno lo dice. La Grecia non esiste, la Grecia NON
ESISTE, nessuno nell’Eurogruppo, nessuno al Tesoro USA, nessuno nella
City di Londra ne parla. Non scherzo, NON scherzo. I colloqui VERI sono
su altro e certo non nelle conferenze stampa, non sul Sole 24 o sul
Financial Times.
La Grecia l’hanno cestinata da un secolo, non conta un cazzo quello che fa o non fa, se sta in euro o no.
Il gioco, come ci spiegò l’anno scorso Goldman Sachs, è tutto nella guerra monetaria fra Dollaro USA ed Euro; sta tutto nella guerra interna fra il Quantitative Easing di Draghi (pro USA) e i disegni euro-egemonici della BUBA, cioè della Bundesbank. Non capite? Leggete due semplici righe un po' più sotto.
LEGGI TUTTO:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15243
La Grecia l’hanno cestinata da un secolo, non conta un cazzo quello che fa o non fa, se sta in euro o no.
Il gioco, come ci spiegò l’anno scorso Goldman Sachs, è tutto nella guerra monetaria fra Dollaro USA ed Euro; sta tutto nella guerra interna fra il Quantitative Easing di Draghi (pro USA) e i disegni euro-egemonici della BUBA, cioè della Bundesbank. Non capite? Leggete due semplici righe un po' più sotto.
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EUROPA: IL MOMENTO DELLA VERITA’
Spingere la situazione fino a questo punto è stato un atto di
mostruosa follia da parte dei Governi Creditori e delle Istituzioni
Fino ad ora ogni avvertimento sull’imminente collasso dell'euro si è rivelato eccessivo. I Governi, qualsiasi cosa abbiano detto durante le elezioni, hanno ceduto alle richieste della Troika, mentre la BCE teneva calmi i mercati.
Questo processo è riuscito a tenere insieme la moneta unica, ma ha anche perpetuato un’austerità profondamente distruttiva – non lasciate che un paio di trimestri di modestissima crescita, in alcuni dei paesi debitori, vadano ad oscurare l’immenso costo costituito da cinque anni di disoccupazione di massa.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15242
Fino ad ora ogni avvertimento sull’imminente collasso dell'euro si è rivelato eccessivo. I Governi, qualsiasi cosa abbiano detto durante le elezioni, hanno ceduto alle richieste della Troika, mentre la BCE teneva calmi i mercati.
Questo processo è riuscito a tenere insieme la moneta unica, ma ha anche perpetuato un’austerità profondamente distruttiva – non lasciate che un paio di trimestri di modestissima crescita, in alcuni dei paesi debitori, vadano ad oscurare l’immenso costo costituito da cinque anni di disoccupazione di massa.
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domenica 28 giugno 2015
Questo sistema è radicalmente sbagliato
Da pochi anni abito a Corsico, alle porte di Milano. Un abitante che è
nato qui mi raccontava di quanto fabbriche c’erano: la Richard Ginori –
il cui stabilimento lungo il naviglio sta sgretolandosi abbandonato – le
cartiere Burgo, una grossa conceria, decine di aziendine metallurgiche.
La Richard Ginori da sola occupava 1800 dipendenti, al Burgo ottocento,
la conceria trecento. Ad occhio e croce, questa cittadina di 35 mila
abitanti ha perso almeno 3 mila salari e decine di attviità produttive.
Sostituiti da pensioni: adesso è una cittadina di pensionati, alcuni
caporioni ndranghetisti in un quartiere marginale; e circondata di
mega-centri commerciali esteri: Ikea, Auchan, magazzini di sei piani dei
cinesi che vendono tutto. Alcuni dei supermercati però stanno
chiudendo, l’affitto degli amplissimi spazi è diventato insostenibile
data la caduta dei profitti.
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http://www.maurizioblondet.it/questo-sistema-e-radicalmente-sbagliato/
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GREXIT: IL TRAMONTO DELL'EURO ?
La decisione presa dal premier greco di indire un referendum sull’austerità (rectius:
sull’opportunità di accettare o respingere il piano di “salvataggio”
delle “istituzioni”, che poi sarebbero la troika) ha scatenato nei
nostri lidi la solita tifoseria da stadio: chi inneggia al trionfo della democrazia, chi ostenta scetticismo.
Non se ne abbiano i tromboni sfiatati del “primato della politica”: per valutare il senso politico di questa mossa il dato dal quale partire resta quello economico. È strano che questo non venga compreso soprattutto a sinistra, dove una volta andava di moda una cosa chiamata materialismo storico. Ma non entriamo in questo. La cosa importante è capire che l’austerità non è una bizza, né una virtù, della signora Merkel.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15240
Non se ne abbiano i tromboni sfiatati del “primato della politica”: per valutare il senso politico di questa mossa il dato dal quale partire resta quello economico. È strano che questo non venga compreso soprattutto a sinistra, dove una volta andava di moda una cosa chiamata materialismo storico. Ma non entriamo in questo. La cosa importante è capire che l’austerità non è una bizza, né una virtù, della signora Merkel.
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TIRANNIA EUROPEA ? (IL REFERENDUM IN GRECIA)
Alexis Tsipras ha deciso di indire un referendum per il 5 luglio per
chiedere al popolo sovrano un voto risolutivo sui contrasti che ha con i
creditori della Grecia. Ha preso questa decisione in seguito alle
minacce, alle pressioni, agli ultimatum che gli sono stati posti negli
ultimi giorni del negoziato con la cosiddetta Troika, ovvero la Banca
Centrale Europea, la Commissione Europea e il Fondo Monetario
Internazionale. In tal modo, con un gesto che potremmo definire
«gaullista», ha deliberatamente riportato sul piano politico un
negoziato che i partner della Troika volevano mantenere sul piano
tecnico e contabile.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15239
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IL DISCORSO DI ALEXIS TSIPRAS, STANOTTE
Amici greci,
da sei mesi il governo greco combatte una battaglia in condizioni di soffocamento economico senza precedenti, per implementare il mandato che ci avete dato il 25 gennaio.
Il mandato che stavamo negoziando coi nostri partner chiedeva di mettere fine all'austerità e permettere alla prosperità ed alla giustizia sociale di tornare nel nostro paese.
Era un mandato per un accordo sostenibile che rispettasse la democrazia e le regoli comuni europee, per condurre all'uscita finale dalla crisi.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15237
da sei mesi il governo greco combatte una battaglia in condizioni di soffocamento economico senza precedenti, per implementare il mandato che ci avete dato il 25 gennaio.
Il mandato che stavamo negoziando coi nostri partner chiedeva di mettere fine all'austerità e permettere alla prosperità ed alla giustizia sociale di tornare nel nostro paese.
Era un mandato per un accordo sostenibile che rispettasse la democrazia e le regoli comuni europee, per condurre all'uscita finale dalla crisi.
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ONORE A TSIPRAS E A SYRIZA ?
Ieri la Grecia ha dimostrato di avere l'unico Governo democratico in
Europa. La scelta del referendum è un grande rischio: i popoli sono già
stati in gran parte lobotomizzati, e, dunque, possono votare (senza
saperlo) anche contro se stessi. Ma non c'è modo di uscire onorevolmente
e senza rischio da questa situazione.
A seguito: "Grecia, ora Tsipras è davvero un eroe. Contro la dittatura finanziaria" (Marcello Foa, Il cuore del mondo);
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http://www.comedonchisciotte.org/site/index.php
A seguito: "Grecia, ora Tsipras è davvero un eroe. Contro la dittatura finanziaria" (Marcello Foa, Il cuore del mondo);
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PARABOLA DI UN CAPO CARISMASTICO
Attendendo il decorso del dramma greco, solchiamo il Canale
d’Otranto e torniamo alle terre natie, per studiare la parabola
discendente di Matteo Renzi. L’ex-sindaco di Firenze, “molto
intelligente, energico come Fanfani, empatico ed una spugna
nell’imparare” come lo definisce l’Ing. De Benedetti nel novembre 2014,
ha perso lo smalto iniziale e le promesse di una catarsi del Paese si
sono inabissate nella fantomatica palude. Installato a Palazzo Chigi con
la missione di attuare i desiderata della Troika imbellettandoli con
una politica spregiudicata e giovanilistica, Renzi paga il fallimento di
ricette economiche sbagliate e soprattutto lo scotto di essere un finto
“capo carismatico”, salito alla ribalta nazionale senza sudore ed
un’autentica missione innovatrice. Perché l’establishment
euro-atlantico, nel disperato tentativo di salvare l’eurozona, ha
insediato un uomo solo al comando? Leggere il sociologo tedesco Max
Weber per trovare la risposta.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15235
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venerdì 26 giugno 2015
IL CORAGGIO DI ACHILLE E L'ASTUZIA DI ULISSE
Le ultime peripezie nel negoziato fra governo greco e creditori mettono
in evidenza le contraddizioni di molti commentatori politici. Partono
dal presupposto che il governo greco “non possa far altro che cedere” o
che “finirà inevitabilmente per cedere”, e considerano ogni concessione
fatta dal governo greco come la “prova” della sua prossima
capitolazione, che la temano o che – sotto sotto – ci sperino. Da questo
punto di vista c’è una strana e malsana sintonia fra i commentatori più
reazionari e quelli che vogliono farsi passare per “radicali” e che
trascurano scientemente la complessità della lotta che il governo greco
sta portando avanti. Quest’ultimo si batte con il coraggio di Achille e
con l’astuzia di Ulisse. Diciamolo subito: tutti quelli che avevano
preannunciato la “capitolazione” del governo greco hanno avuto torto. È
necessario capire perché.
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giovedì 25 giugno 2015
GRECIA: NESSUN COMPLOTTO!
La premessa come sempre è che non c’è
alcun complotto sono solo normali dinamiche geopolitiche o politiche
come meglio credete, ognuno fa i suoi interessi, quello che è certo è
che su questa base l’Europa è morta e sepolta, l’euro è solo questione
di tempo.
MILANO (MF-DJ)–Io sono un ottimista.
La mia priorita’ e’ quella di far si’ che la Grecia ritrovi un percorso
di crescita che sia sostenibile”. E’ necessario trovare soluzioni per
realizzare cio’ che “non siano temporanee, prese in fretta. Abbiamo
sempre detto che una ripresa dell’economia ellenica richiedera’ sforzi
da parte di tutti, dai greci con l’adozione di riforme coraggiose e
necessarie, ma ugualmente, se le riforme saranno attuate, dai creditori
europei affinche’ il debito torni a essere sostenibile”. Lo ha affermato
il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine
Lagarde, in un’intervista alla rivista francese Challenges. Il primo
ministro Alexis Tsipras ha parlato di “responsabilita’ penale” dell’Fmi,
puntato il dito contro l’operato del Fondo. Per Lagarde “le invettive e
gli insulti non fanno avanzare il dibattito. I negoziati devono
svolgersi in un clima in armonia sulla base di un obiettivo comune: il
recupero della situazione economica, dell’autonomia finanziaria e della
stabilita’ della Grecia. Ho sentito parlare di un Fmi instransigente e
disumano. Ma se tale Istituzione ha risolto le crisi nel mondo per 70
anni, e’ perche’ si basa su regole. Senza regole, e’ la legge del piu’
forte che prevale”. alb alberto.chimenti@mfdowjones.it (fine) MF-DJ NEWS 2417:38 giu 2015
Oggi a Bologna ore 18.00 insieme agli amici dell’associazione Nova Civitas dimostrerò che quello che dice la Lagarde e solo un cumulo di menzogne, non solo Grecia, ma tanto altro ancora.
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SE NON TI È BASTATO IL CASO GRECO, ECCO IL TUO FUTURO: NERO SU BIANCO
Ieri è stato presentato il documento che sintetizza il nuovo governo
della moneta unica elaborato da M. Draghi (Bce), J. C. Juncker
(Commissione UE), D. Tusk (Consiglio Europeo), J. Dijsselbloem
(Consiglio Europeo), M. Schulz (Parlamento Europeo). Qui il link al documento.
Stiamo parlando di persone che lavorano per l’esclusivo interesse dei mercati finanziari e che hanno un DNA modificato con cromosomi di ideologia tedesca.
La stampa lo definisce un ammodernamento dell’euro, ma vanno fatte le giuste distinzioni: la doccia è stata un’innovazione di modernità che ha migliorato la qualità di vita delle persone, l’euro no.
Lo strumento principale di questo ammodernamento è quello delle quattro Unioni: Unione Economica, Unione Finanziaria, Unione Fiscale e Unione Politica.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15229
Stiamo parlando di persone che lavorano per l’esclusivo interesse dei mercati finanziari e che hanno un DNA modificato con cromosomi di ideologia tedesca.
La stampa lo definisce un ammodernamento dell’euro, ma vanno fatte le giuste distinzioni: la doccia è stata un’innovazione di modernità che ha migliorato la qualità di vita delle persone, l’euro no.
Lo strumento principale di questo ammodernamento è quello delle quattro Unioni: Unione Economica, Unione Finanziaria, Unione Fiscale e Unione Politica.
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GEORGE SOROS, IL CAPITALISTA DEL DISASTRO
George Soros è un noto miliardario. Di recente ha iniziato a prendere
parte attiva negli affari Ucraini, ma certamente non giocando il ruolo
del pacificatore; tutt’al contrario, è impegnato a istigare una guerra
su vasta scala contro la Russia.
Nei primi giorni di Giugno cyber berkut ha hackerato e diffuso la corrispondenza tra Soros e il presidente Petro Poroshenko. I materiali in possesso mostrano che Soros è determinato a fare pressione sugli USA per rifornire l’Ucraina di armi letali all’avanguardia e addestramento per le truppe. Come mai a un finanziere come Soros dovrebbe interessare una cosa del genere?
LEGGI TUTTO:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15226
Nei primi giorni di Giugno cyber berkut ha hackerato e diffuso la corrispondenza tra Soros e il presidente Petro Poroshenko. I materiali in possesso mostrano che Soros è determinato a fare pressione sugli USA per rifornire l’Ucraina di armi letali all’avanguardia e addestramento per le truppe. Come mai a un finanziere come Soros dovrebbe interessare una cosa del genere?
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mercoledì 24 giugno 2015
IL POPOLO GRECO CHIEDE LA SUA STESSA DISTRUZIONE
Alcuni anni fa Thomas Frank ha scritto un libro, What’s the Matter with Kansas [Qual è il problema con il Kansas, NdT].
Il libro parla di come gli Statunitensi ai quali è stato fatto il
lavaggio del cervello votino contro i loro propri interessi economici e
politici.
La totale stupidità dei popoli li rende indifesi dagli artigli dei rapaci. Oggi Thomas Frank potrebbe porre la stessa domanda a riguardo dei Greci che hanno subito quel trattamento. Il 22 giugno, RT ha parlato di un’enorme manifestazione di Greci ad Atene, questi sventolavano la bandiera dell’UE e chiedevano al loro governo di venderli alla Troika. [Qui il link all’articolo]
LEGGI TUTTO:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15225
La totale stupidità dei popoli li rende indifesi dagli artigli dei rapaci. Oggi Thomas Frank potrebbe porre la stessa domanda a riguardo dei Greci che hanno subito quel trattamento. Il 22 giugno, RT ha parlato di un’enorme manifestazione di Greci ad Atene, questi sventolavano la bandiera dell’UE e chiedevano al loro governo di venderli alla Troika. [Qui il link all’articolo]
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ASSOLUTISMO EUROCRATICO (O EUROCRAZIA ASSOLUTA)
Venerdì mattina, Atene è sotto la pioggia. Temporale passeggero. Pioggia
occasionale. Il governo greco ritiene che le istituzioni europee, così
come le loro numerose appendici ateniesi, abbiano messo in atto un piano
di destabilizzazione politica ed economica della Grecia «Tsipriota».
Fuga di capitali, dichiarazioni e smentite da parte della BCE in merito
alla probabile chiusura delle banche elleniche lunedì prossimo [l'altro
ieri, N.d.T.]. Tutto un programma.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15224
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IN ARRIVO UNA GRANDE TURBOLENZA FINANZIARIA SULL’ORIZZONTE EUROPA, CINA E STATI UNITI
Mentre ci muoviamo verso la seconda metà del 2015, in tutto il mondo ci
sono segnali di grosse turbolenze finanziarie. In Grecia è in corso un
autentico assalto alle banche. In soli tre giorni, dalle banche greche
sono stati prelevati circa 2 miliardi di euro; la Barclays dice che sono
“imminenti” le misure di controllo sui capitali a meno non si raggiunga
un accordo sui debiti, e gira la voce che in Grecia è "imminente” una “bank holiday”.
LEGGI TUTTO:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15223
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MANGIAMO ANIMALI MORTI ?
La domanda può sembrare assurda. Ovviamente, per essere mangiati, gli
animali devono prima essere uccisi. Sappiamo tutti che dietro a una
bistecca, c’è un animale morto.
Tuttavia, per la maggior parte del tempo, facciamo dell’animale un elemento estrinseco alla carne.
Ci crea sempre fastidio quando, a tavola, un vegetariano ci ricorda che il cosciotto d’agnello è innanzi tutto una carogna.
Questi moralizzatori!
Così, spesso, abbiamo fatto finta di dimenticare. Dopotutto, bisogna mangiare carne per vivere!
Questo è un alibi.
LEGGI TUTTO:
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Tuttavia, per la maggior parte del tempo, facciamo dell’animale un elemento estrinseco alla carne.
Ci crea sempre fastidio quando, a tavola, un vegetariano ci ricorda che il cosciotto d’agnello è innanzi tutto una carogna.
Questi moralizzatori!
Così, spesso, abbiamo fatto finta di dimenticare. Dopotutto, bisogna mangiare carne per vivere!
Questo è un alibi.
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martedì 23 giugno 2015
“Dov’è un governo europeo che dica gli americani di smetterla col loro delirio?”
E’ una delle espressioni che Michael Todd 1,
l’economista storico e sociologo francese, pronuncia in una rovente
intervista a Sputnik New. Vale la pena di sottolinearne i passi più
rilevanti
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http://www.maurizioblondet.it/dove-un-governo-europeo-che-dica-gli-americani-di-smetterla-col-loro-delirio/
L’America s’impone sempre più come una potenza apocalittica”.
…”una potenza teratologica ed apocalittica”, precisa Todd, “che illustra un destino di violenza da due secoli a questa parte. In guerra dà Hiroshima, il Vietnam, l’Irak, in cultura Madonna o Lady Gaga, in economia ineguaglianze e indebitamenti, zone zombi o le mostruose ghirlande dello Urban Sprawl (la proliferazione dei sobborghi) che sfigurano il mondo, come ha denunciato il grande saggista e ecologo Dean Kunstler.LEGGI TUTTO:
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