Innanzitutto lascerei perdere alcune semplificazioni idiote riportate da alcuni organi di stampa del tipo se la Grecia fallisce, le prossime saranno Italia e Spagna.
«Penso sia evidente. Sarebbe l’inizio
 della fine dell’eurozona. Se la leadership politica europea non può 
gestire un problema come quello della Grecia che rappresenta il 2% della
 sua economia, quale sarà la reazione del mercati per Paesi che 
affrontano problemi molto più grandi, come la Spagna o l’Italia che ha 
un debito pubblico di 2 mila miliardi? Se la Grecia fallisce i mercati 
andranno subito a cercare il prossimo. Se dovesse fallire la trattativa,
 il costo per i contribuenti europei sarà enorme. È per questo che sono 
profondamente convinto che ciò non convenga a nessuno. Lo dico per far 
comprendere che il mio governo non tratta egoisticamente. Al contrario. 
Se la Grecia otterrà qualcosa di buono da questa trattativa – ad esempio
 minore austerità – la strada si aprirà per tutti. Per questo, 
specialmente i Paesi del Sud, dovrebbero appoggiare la posizione greca 
nel loro proprio interesse».
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