Seppur
giovane, la nazione statunitense ha conosciuto nei suoi due secoli di
storia tutta una serie di passaggi che l’hanno trasformata radicalmente
sino a modificarne la natura stessa. In realtà per anni e sullo stesso
territorio hanno convissuto due anime in contrasto fra loro. Da una
parte lo spirito capitalistico fondato
sul potere finanziario delle grandi famiglie come i Morgan, i
Rockefeller, i Rothschild, i Lehman; dall’altra, quello fondato sulavoro e redistribuzione di Henry Ford,
ideatore della fabbrica automobilistica più produttiva del mondo. Così
anche la spettacolarizzazione di Hollywood è entrata in contrasto con la
semplicità ed il realismo di Ernest Hemingway. Da una parte gli
anti-imperialisti e gli isolazionisti come lo scrittore Mark Twain, il
critico letterario Henry James, il filosofo John Dewey ed il poeta Edgar
Lee Masters, dall’altra l’America della "dottrina Monroe" e
guerrafondaia dei neocon. E poi lo strapotere di Wall Street di fronte alla lirica dei Cantos di
Ezra Pound. Le grandi metropoli, Chicago, Boston, New York,
contrapposte alle terre desolate, immense, raccontate dallo scrittore
statunitense Henry David Thoreau in Walden ovvero Vita nei boschi.
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