La decisione presa dal premier greco di indire un referendum sull’austerità (rectius:
sull’opportunità di accettare o respingere il piano di “salvataggio”
delle “istituzioni”, che poi sarebbero la troika) ha scatenato nei
nostri lidi la solita tifoseria da stadio: chi inneggia al trionfo della democrazia, chi ostenta scetticismo.
Non se ne abbiano i tromboni sfiatati del “primato della politica”:
per valutare il senso politico di questa mossa il dato dal quale partire
resta quello economico. È strano che questo non venga
compreso soprattutto a sinistra, dove una volta andava di moda una cosa
chiamata materialismo storico. Ma non entriamo in questo. La cosa
importante è capire che l’austerità non è una bizza, né una virtù, della
signora Merkel.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15240
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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