Dovrò, per motivi di maggior impegno e
di minore incompetenza, dedicare un po’ più di attenzione al califfo
& Co. Solo due parole quindi sulla Grecia. Più che due parole, una
doverosa e dolorosa dichiarazione di fede.
L’Europa è
morta, viva l’Europa, dicevo pochi giorni fa. Lo ripeto. Se vogliamo
salvare l’Europa e la sua unità (ch’è tutta da costruire), l’Unione
Europea va abbattuta e rifondata. Non sono affatto un lettore devoto di
“Repubblica”, ma quel che negli ultimi giorni ci hanno proposto su
quel quotidiano Habermass, Krugman e la Spinelli è sostanzialmente
esatto e sottoscrivibile. Che sia stato un crimine volontario o un
tragico e grottesco errore, il fatto è che non si sarebbe mai dovuto
procedere a una “unificazione” economica e monetaria dell’Europa senza
prima aver messo a punto al sua unificazione politica. E non andiamo a
tirar fuori alibi inappropriati: lo Zollverein non fu per nulla un
precedente dell’unità tedesca, senza la forza e la lucidità politica
della Prussia bismarckiana non sarebbe successo un bel niente. Ma nel
caso della UE ha purtroppo vinto, una volta di più, il peccato
originale della Modernità: il primato dell’economia. Ci siamo illusi – e
qualcuno ha voluto illuderci – che dopo l’Eurolandia sarebbe arrivata
deterministicamente, fatalmente, l’Europa.
LEGGI TUTTO:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=51432
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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