STUPIDA RAZZA

martedì 30 giugno 2015

Ripensare l’economia reale

La crisi ha avuto il merito di chiarire che lo sviluppo economico non è un problema di ingegneria finanziaria. Soddisfare le esigenze sociali non può essere il risultato di qualche funambolismo finanziario, ma del buon funzionamento dell’economia reale, rispetto alla quale la finanza deve tornare in posizione servente. Il ruolo sociale della finanza è quello di fornire i mezzi per avviare e sostenere un progetto imprenditoriale, incassare il dovuto compenso per il servizio al credito e basta. Tutto il resto è semplicemente usura.
Ma ripristinare la centralità dell’economia reale è possibile solo emancipando le imprese dalla finanza. A partire dagli anni settanta, le grandi imprese da conglomerati industriali sono diventate grandi holding finanziarie con delle appendici industriali: il profitto è venuto sempre di più dai giochi finanziari e sempre meno dalle attività industriali, c’è stato un sostanziale divorzio fra impresa ed azionisti, i manager si sono orientati sempre di più sull’investimento finanziario ecc.
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