Ieri il primo ministro islandese, Sigmundur Gunnlaugsson, ha annunciato
il piano che costituisce essenzialmente il capitolo conclusivo della
strategia adottata dal suo paese per la gestione della crisi finanziaria
– un approccio che deviava parecchio dalle preferenze delle élite
finanziarie globali e che ha funzionato piuttosto bene. Invece di
abbracciare l'ortodossia dei salvataggi bancari, dell'austerità e della
bassa inflazione, l'Islanda ha fatto esattamente l'opposto.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15191
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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