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Heinz-Christian Strache non è un fulmine di guerra politico. Non lo è mai stato. È il degno erede designato della tradizione del suo maestro, Joerg Haider: piacione, decisionista, arrogante al punto giusto, populista ante litteram, spesso e volentieri millantatore. E quest’ultima “dote” è emersa in maniera clamorosa nel video che gli è costato la carriera politica e che ha sancito la fine del governo di coalizione di centro-destra austriaco, dopo soli due anni. Eh già, oltre il Brennero a settembre si tornerà a votare. Lo hanno deciso domenica il primo ministro, il popolare Sebastian Kurz, e il capo dello Stato, il verde indipendente Alexander Van der Bellen. A tempo di record, in effetti. Ma non c’è da stupirsi, né da evocare strani complotti.
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