NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
domenica 19 maggio 2019
Settimana corta di 28 ore: i tedeschi lavorano meno e vivono di più, perché il tempo è la vera ricchezza
Abituati a pensare ai tedeschi come lavoratori indefessi che lavorano 20 ore al giorno, ci potrebbe stupire conoscere perché è stato recentemente approvato un accordo nel settore metalmeccanico, ad iniziare dalla regione del Baden Wuerttemberg, per avere la possibilità di lavorare 28 ore a settimana. Ma come è possibile che i tedeschi, campioni di tutto, possano lavorare così poco? Chi conosce i tedeschi e la Germania avrà notato che più che lavorare tanto, sono bene organizzati ed efficienti. E quando si è bene organizzati ed efficienti, un'ora di lavoro vale il doppio o anche di più. Ma questi sono concetti troppo sopraffini e complessi per essere compresi da economisti e manager nostrani, forniti di eccelsi studi e master di ogni tipo. Bastano esempi banali per capirlo: se siamo in un ufficio o in un cantiere dove regna il caos, si perderanno interi giorni all’anno solo per cercare quello che non si trova. Se le riunioni di lavoro sono organizzate come una convention di persone dedite all’uso massiccio di marjuana, difficilmente otterremo risultati efficaci. Se è assolutamente normale dare un orario e poi iniziare la riunione almeno mezz’ora dopo, aspettando gli arrivi delle persone alla spicciolata, è evidente che perderemo complessivamente in un anno molti giorni di lavoro. Quando in Italia si cerca di essere seri, organizzati, precisi, puntuali, soprattutto nel settore pubblico o nel terzo settore, si viene quasi sempre tacciati di eccessiva rigidità, di essere tedeschi appunto. Quindi per non essere “tedeschi”, gli italiani lavorano molto di più e male dei tedeschi. Lo confermano i dati dell’OCSE del 2017 che ci dicono che i tedeschi lavorano trecentocinquanta ore all’anno meno dei Pulcinella. L’accordo fatto sulle 28 ore in Germania è stato raggiunto anche per dare la possibilità ai genitori di stare maggiormente con i figli e gli anziani. Incredibile, ci si sta accorgendo che molto più dei soldi è importante il tempo. Cosa ci fai infatti con i soldi se non hai nemmeno il tempo di stare con i tuoi cari, di leggere un libro, di fare una passeggiata, di coltivare una passione? Come lavorerai leggero, felice e concentrato se sai che quello che stai facendo ti sta portando via il tempo per quello che ami di più?
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