NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
lunedì 31 gennaio 2011
Sporcarsi le mani
A questo punto, dopo quello che è successo in Inghilterra, in Grecia, in Tunisia, in Egitto, ma anche in Russia, nei paesi arabi, addirittura in America con l’attentato che stava per uccidere una leader democratica, si può parlare dell’Italia come uno dei paesi più sicuri e tranquilli al mondo, naturalmente a prescindere dal suo tasso di moralità e democrazia.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/31/sporcarsi-le-mani/89361/
Da Tokyo agli Usa, la crisi del debito
Non solo l’Europa nella tempesta dei conti statali. Le agenzie di rating declassano il Giappone e presto faranno lo stesso con gli Stati Uniti. Ormai i bilanci sofferenti sono una minaccia estesa a tutte le economie del primo mondo.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/28/da-tokyo-agli-usa-la-crisi-del-debito-diventa-globale/89021/
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/28/da-tokyo-agli-usa-la-crisi-del-debito-diventa-globale/89021/
The good society: definire e misurare il benessere tra complessità e limite
Inseriamo ora nell’ambito del dibattito su “decrescita e transizione” che il nostro sito sta stimolando con contributi di varia natura e provenienza - specie nella sezione di articoli scherzosamente denominata Kill PIL - un nuovo testo, redatto da Filomena Maggino dell'Università di Firenze, che costituisce di per sé un forte condensato di ricerche e studi di notevole profondità (tanto da offrirci gli strumenti per poter affermare che la famosa Commissione Stiglitz “ha scoperto l'acqua calda”...). Il testo è volutamente schematico e cerca di presentare sinotticamente una visione molteplice e completa degli approcci relativi alla definizione di “buona società”. Qualunque proposta politica seria ha (deve avere) in mente un'idea di “buona società” verso cui tendere e che vuol promuovere con le azioni concrete.
Quel che potrete leggere una volta cliccato il link qui sotto consiste in una vera e propria mappa concettuale per orientarvi e definire sia gli obiettivi sia gli strumenti politici che vi occorrono per costruire una solida alternativa all’esistente. Una sorta di cruscotto delle idee che intende escludere i presupposti traballanti, “dilettantistici”, unidirezionali.
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http://www.scribd.com/doc/47810879/Good-Society
Quel che potrete leggere una volta cliccato il link qui sotto consiste in una vera e propria mappa concettuale per orientarvi e definire sia gli obiettivi sia gli strumenti politici che vi occorrono per costruire una solida alternativa all’esistente. Una sorta di cruscotto delle idee che intende escludere i presupposti traballanti, “dilettantistici”, unidirezionali.
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http://www.scribd.com/doc/47810879/Good-Society
Davos e i maggiordomi italiani
A Davos il gotha dell'economia neoliberista si è riunito e ha usato parole preoccupate per quanto riguarda l'Italia e il suo governo. I vizi del Caimano sono incompatibili con le aspettative di “governance” che il capitalismo globale esige dai suoi servitori. L'infedele sta tradendo anche i poteri forti? Questo è già stato detto da molti.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/beni-comuni/5526-davos-e-imaggiordomi-italiani.html
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LA CADUTA DEGLI ULTIMI FARAONI!
Si fame, quella che non conoscono i paesi occidentali, quella che spinge gli ultimi spesso su posizioni estreme e radicali, politiche o religiose che siano alimentando il terrorismo o l’integralismo religioso.
dare il tempo al tempo..........
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/23964946/la-caduta-degli-ultimi-faraoni
dare il tempo al tempo..........
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Obama, cameriere dei banchieri
Qual è il fine della globalizzazione stessa dunque? Non può trattarsi di mero possesso del denaro, visto che quello possono stamparselo a piacimento senza copertura né limiti, ci dev'essere qualcosa di più importante. Si tratta del controllo delle popolazioni attraverso una manipolazione delle coscienze, popolazioni che, costrette a lavorare, ad indebitarsi, alla precarietà allo spossessamento e alla perdita di beni e tempo, inebetite da media ed intrattenimento alienante, saranno ridotti ad imbelli automi da mungere e tenere al giogo.
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http://www.giornaledelribelle.com/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=757
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la libertà di consumare e il suo limite
Secondo Confcommercio, nel biennio 2008-2009 i consumi delle famiglie italiane hanno registrato una contrazione media annua del 2,1%, compiendo un “pauroso salto indietro” fino ai livelli del 1999. Dovremmo rallegrarcene?
Quanto eravamo diversi nel 1999! E quante cose sono accadute! Eppure sin da allora abbiamo sempre affermato: non sono i consumi che misurano il benessere degli individui.
Il loro aumento non si traduce linearmente in un aumento della felicità. Anzi, già allora -Francesco Gesualdi l’ha detto meglio di tutti- sapevamo bene che l’iperproduzione e il conseguente iperconsumo arricchiscono pochi soggetti, lasciando dietro di sé devastazione ambientale, sociale, personale.
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http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2645&fromHP=1
Quanto eravamo diversi nel 1999! E quante cose sono accadute! Eppure sin da allora abbiamo sempre affermato: non sono i consumi che misurano il benessere degli individui.
Il loro aumento non si traduce linearmente in un aumento della felicità. Anzi, già allora -Francesco Gesualdi l’ha detto meglio di tutti- sapevamo bene che l’iperproduzione e il conseguente iperconsumo arricchiscono pochi soggetti, lasciando dietro di sé devastazione ambientale, sociale, personale.
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gli operai e l'altreconomia
Gli operai e l’altreconomia sembrano due realtà distanti, l’una sottomessa e ovunque nel mondo sacrificata agli interessi del capitale, l’altra creativa ma marginale, addirittura accolta come nicchia innocua nel grande meccanismo del capitalismo globale. Eppure il legame tra questi due mondi diversi è reale. Riguarda la resistenza al modello economico vigente e la costruzione di un’alternativa che riporti l’economia al servizio dell’umanità. Il referendum alla Fiat Mirafiori aveva questo significato, al di là dei suoi aspetti immediati. O si cede alla logica del denaro per il denaro, che tortura la vita delle persone e della natura, oppure si rialza la testa, si ripudia la riverenza nei confronti del sistema economico e si agisce per cambiarlo.
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http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2646&fromHP=1
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mineracqua, quando la pubblicità è ingannevole
C’ha provato, Mineracqua, ma è stata colta in fallo. Se non vedete più su quotidiani e periodici la pubblicità istituzionale della federazione nazionale delle aziende che imbottigliano e vendono acqua minerale, infatti, non è perché sono finiti i soldi.
È stato il Giurì di autodisciplina pubblicitaria (www.iap.it) a “bocciare”, giudicandolo ingannevole, il contenuto dello spot, il cui claim era “Acqua minerale. Molto più che potabile” e il cui messaggio era una (presunta) comparazione tra le caratteristiche delle acque minerali e di quella erogata dagli acquedotti (vedi Ae 121). Una comparazione a senso unico.
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http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2644&fromHP=1
È stato il Giurì di autodisciplina pubblicitaria (www.iap.it) a “bocciare”, giudicandolo ingannevole, il contenuto dello spot, il cui claim era “Acqua minerale. Molto più che potabile” e il cui messaggio era una (presunta) comparazione tra le caratteristiche delle acque minerali e di quella erogata dagli acquedotti (vedi Ae 121). Una comparazione a senso unico.
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PREPARARSI AL PEGGIO
La guerra per bande tra notabili e tra pezzi della casta è oramai diventata una lotta frontale tra apparati dello Stato, tra i gangli decisivi delle istituzioni. Tutti i tentativi di exit strategy messi in atto negli ultimi anni per evitare lo sfascio sembrano andati in fumo. Il sistema normativo su cui si è fondata, alle spalle della Costituzione formale, la “seconda repubblica”, quello che ha consentito a Berlusconi di diventare il dominus della crisi, è ora grippato, per la semplice ragione che Berlusconi non vuole sloggiare di sua sponta. È così iniziato il round finale il quale, data la debolezza disarmante e la totale confusione che regna nel campo anti-berlusconiano, potrebbe davvero concludersi, con un redde rationem. Si vada o non si vada alle elezioni anticipate come extrema ratio.
Le opposizioni hanno puntato tutte le loro carte sul disfacimento dell’ectoplasma berlusconiano. Mesi addietro, con la defezione dei finiani, il defenestramento dell’ingombrante Cavaliere era sembrato a portata di mano. Non è stato così.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7916
Le opposizioni hanno puntato tutte le loro carte sul disfacimento dell’ectoplasma berlusconiano. Mesi addietro, con la defezione dei finiani, il defenestramento dell’ingombrante Cavaliere era sembrato a portata di mano. Non è stato così.
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UN ANNO RISCHIOSO DA VIVERE
L'aumento dei prezzi delle merci e gli eventi metereologici estremi minacciano la stabilità globale.
Prepariamoci ad un anno difficile. D'ora in avanti, è probabile che l'aumento dei prezzi, le forti tempeste, gravi siccità e inondazioni e altri eventi inaspettati sconvolgeranno la struttura della società globale, originando caos e tensione politica. Iniziamo con un semplice fatto: i prezzi degli alimenti di base stanno già raggiungendo o superando i loro picchi del 2008, anno in gravi tumulti scoppiarono in dozzine di Paesi in tutto il mondo.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7915
Prepariamoci ad un anno difficile. D'ora in avanti, è probabile che l'aumento dei prezzi, le forti tempeste, gravi siccità e inondazioni e altri eventi inaspettati sconvolgeranno la struttura della società globale, originando caos e tensione politica. Iniziamo con un semplice fatto: i prezzi degli alimenti di base stanno già raggiungendo o superando i loro picchi del 2008, anno in gravi tumulti scoppiarono in dozzine di Paesi in tutto il mondo.
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IL RISVEGLIO GLOBALE TEMUTO DA BRZEZINSKI E’ ARRIVATO ?
Monumentale grido di battaglia per la libertà in tutto il mondo rischia di deragliare l'agenda del nuovo ordine mondiale.
Il "risveglio politico globale" molto temuto da Zbigniew Brzezinski è in pieno svolgimento. Rivolte in Egitto, Yemen, Tunisia e altri paesi rappresentano un grido di libertà veramente imponente in tutto il mondo che rischia di danneggiare enormemente l'agenda per un governo mondiale, ma solo se i rivoluzionari riusciranno ad evitare di essere cooptati da una paranoica e disperata elite globale.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7914
Il "risveglio politico globale" molto temuto da Zbigniew Brzezinski è in pieno svolgimento. Rivolte in Egitto, Yemen, Tunisia e altri paesi rappresentano un grido di libertà veramente imponente in tutto il mondo che rischia di danneggiare enormemente l'agenda per un governo mondiale, ma solo se i rivoluzionari riusciranno ad evitare di essere cooptati da una paranoica e disperata elite globale.
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domenica 30 gennaio 2011
ANIME NELLA TEMPESTA PERFETTA!
Come ho spesso scritto in questi quattro lunghi anni, questa è essenzialmente una crisi antropologica che si sta evidenziando in maniera sempre più evidente nella nostra società italiana, non solo nei comportamenti istituzionali ma nel relativismo e qualunquismo che impera tra la gente comune.
Come ha scritto Claudio Giunta, insegnante di letteratura italiana all'Università di Trento, la rivoluzione culturale in corso è quella che, nello spazio di un paio di generazioni, ha fatto dei media il principale veicolo dell'istruzione, al posto della famiglia e della scuola.
" Il buon tempo antico era pieno di discriminazioni, retorica e pseudo valori accettati solo per acquiescenza e oggi i media producono anche cose meravigliose, ma ci sono due problemi: uno sono totalitari e non affiancano i modelli tradizionali ma tendono a volerli sostituire e due è che il rovescio dell'acculturazione aggiornata ai tempi è l'oblio. "
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http://icebergfinanza.splinder.com/post/23959126/anime-nella-tempesta-perfetta
Come ha scritto Claudio Giunta, insegnante di letteratura italiana all'Università di Trento, la rivoluzione culturale in corso è quella che, nello spazio di un paio di generazioni, ha fatto dei media il principale veicolo dell'istruzione, al posto della famiglia e della scuola.
" Il buon tempo antico era pieno di discriminazioni, retorica e pseudo valori accettati solo per acquiescenza e oggi i media producono anche cose meravigliose, ma ci sono due problemi: uno sono totalitari e non affiancano i modelli tradizionali ma tendono a volerli sostituire e due è che il rovescio dell'acculturazione aggiornata ai tempi è l'oblio. "
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sabato 29 gennaio 2011
FMI: male il mondo, peggio gli Usa
Lasciamo perdere il balletto delle cifre, tanto si tratta quasi sempre di piccoli ritocchi all’insù o all’ingiù. Per citarne solo una, relativa all’Italia, diciamo che le previsioni di crescita relative al 2012 perdono un decimo di punto, passando dall’1,4 all’1,3. La cosa che vale la pena di sottolineare, semmai, è che si tratta appunto di previsioni: formularle è d’obbligo, ma i primi a sapere che vanno prese con estrema cautela sono gli stessi che le elaborano e le diffondono. Nel caso specifico, gli addetti del Fondo Monetario Internazionale.
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http://www.ilribelle.com/reazione-immediata/2011/1/25/fmi-male-il-mondo-peggio-gli-usa.html
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Albania. Un’altra polveriera
Di fronte alle proteste popolari il primo ministro Berisha minimizza. Ma la polizia spara sui dimostranti facendo tre morti e numerosi feriti, col rischio di un’escalation.
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http://www.ilribelle.com/quotidiano/2011/1/24/albania-unaltra-polveriera.html
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Cassa integrazione record. E non è finita
ci vorrebbe il reddito di cittadinanza universale.
In mancanza di politiche del lavoro capaci di creare occupazione, il governo si limita a usare gli ammortizzatori sociali. Che ovviamente sono destinati a esaurirsi.
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http://www.ilribelle.com/quotidiano/2011/1/24/cassa-integrazione-record-e-non-e-finita-1.html
In mancanza di politiche del lavoro capaci di creare occupazione, il governo si limita a usare gli ammortizzatori sociali. Che ovviamente sono destinati a esaurirsi.
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Gli altri siamo noi
Tunisia, Algeria, Albania, Yemen, Egitto. Disordini ovunque. E repressioni. Minimo comune denominatore: popoli in piazza. Per motivi veri, seri, prossimi, pur con le dovute differenze.
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http://www.ilribelle.com/quotidiano/2011/1/26/gli-altri-siamo-noi.html
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I businessman che “salvano” il mondo
Torna a riunirsi il World Economic Forum. I più importanti rappresentanti del mondo economico, polito e sociale discutono della crisi globale. Che hanno creato loro stessi.
Tra sciate, rinfreschi e cene di gala i grandi della Terra stanno discutendo ormai da due giorni della crisi globale. A Davos, un piccolo centro sciistico della Svizzera, si sta svolgendo il quarantunesimo incontro annuale del World Economic Forum, un’organizzazione internazionale indipendente. «Impegnata a migliorare lo stato del mondo» grazie al coinvolgimento di «imprese, leader politici, accademici e altri soggetti della società», è in grado di «condizionare le agende globali, regionali e industriali».
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http://www.ilribelle.com/quotidiano/2011/1/28/i-businessman-che-salvano-il-mondo.html
Tra sciate, rinfreschi e cene di gala i grandi della Terra stanno discutendo ormai da due giorni della crisi globale. A Davos, un piccolo centro sciistico della Svizzera, si sta svolgendo il quarantunesimo incontro annuale del World Economic Forum, un’organizzazione internazionale indipendente. «Impegnata a migliorare lo stato del mondo» grazie al coinvolgimento di «imprese, leader politici, accademici e altri soggetti della società», è in grado di «condizionare le agende globali, regionali e industriali».
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Bolla immobiliare. Sta cadendo la maschera
Si continua a costruire ma le vendite sono ai minimi. Eppure i prezzi non calano. I classici sintomi di un mercato sopravvalutato e di un crollo incombente dell’intero settore.
È probabile che nessuno tra coloro che leggono Il Ribelle abbia avuto il minimo sussulto alla lettura dei dati e delle riflessioni diffusi due giorni fa dalla Commissione ambiente della Camera riguardo al mercato immobiliare. Sintetizzabili semplicemente così: la bolla immobiliare c’è, si vede, e sta per esplodere. Secondo la relazione della Commissione, infatti, «tre anni di mercato in flessione hanno prodotto il dato allarmante di uno stock di giacenze (case invendute, ndr) che ha ampiamente superato i 100 mila alloggi, e oggi si attesta intorno ai 120 mila appartamenti invenduti».
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http://www.ilribelle.com/quotidiano/2011/1/28/bolla-immobiliare-sta-cadendo-la-maschera.html?SSLoginOk=true
È probabile che nessuno tra coloro che leggono Il Ribelle abbia avuto il minimo sussulto alla lettura dei dati e delle riflessioni diffusi due giorni fa dalla Commissione ambiente della Camera riguardo al mercato immobiliare. Sintetizzabili semplicemente così: la bolla immobiliare c’è, si vede, e sta per esplodere. Secondo la relazione della Commissione, infatti, «tre anni di mercato in flessione hanno prodotto il dato allarmante di uno stock di giacenze (case invendute, ndr) che ha ampiamente superato i 100 mila alloggi, e oggi si attesta intorno ai 120 mila appartamenti invenduti».
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L’Italia che “batte” la globalizzazione I “Gas” salvano le nostre aziende
E’ la nuova frontiera dei G.a.s., ovvero i Gruppi di acquisto solidali. Un’Italia invisibile, eppure sempre più influente. Difficile ignorare 50-70mile famiglie (pari ad almeno 200mila persone), che fanno la spesa al di fuori dei circuiti commerciali tradizionali, che hanno deciso di dare una forte impronta etica ed ecologica ai propri consumi e al proprio stile di vita. Era una realtà piccola quasi folkloristica fino a pochi anni fa, sta diventando un sistema economico sempre più importante ed esteso. I membri dei G.a.s. non aquistano più solo verdura, frutta, formaggi e pasta, ma anche scarpe, maglioni, camicie, felpe, indumenti per bambini, persino pannolini ecologici. Tutti rigorosamente italiani. Trattasi di famiglie che non comprano i prodotti col marchietto verde “bio”, anche perché al supermercato non vanno mai; piuttosto si prendono la briga di andare a conoscere personalmente il produttore, che spesso abita a una manciata di chilometri da loro. Ne verificano la buona fede, i metodi di produzione e, se davvero soddisfatti, instaurano con lui un rapporto fiduciario, mutualmente vantaggioso. Lui, il produttore, smette di dipendere dai grossisti, e guadagna molto di più. Loro, i consumatori, risparmiano rispetto ai supermercati, o comunque lo stesso, ma hanno la certezza di comprare davvero ecologico e di premiare chi crea il prodotto anziché gli intermediari. Aiutano l’Italia, davvero e senza retorica. C’é chi si lamenta della globalizzazione ma poi compra solo beni firmati loro invece agiscono.
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http://www.stampalibera.com/?p=21497#more-21497
Attenti al dopo Berlusconi
Berlusconi è stato il frutto di un compromesso fatto dai poteri finanziari e i poteri occulti autoctoni (mafia e P2). Entrambe queste due fazioni ebbero una parte importante nel colpo di stato silenzioso iniziato con la morte di Moro, passato per il debito pubblico e culminato nel 1992.
In quel frangente l’uno aveva bisogno dell’altro e si spartirono il grasso bottino: alle potenze finanziarie andò il patrimonio immobiliare e industriale italiano che venne comprato con lo sconto derivato dalla speculazione di Soros sulla lira che provocò l’uscita della lira dallo SME e la conseguente svalutazione del 30% sul dollaro e marco tedesco, mentre alle potenze occulte nazionali andò la spartizione della macchina pubblica e la trasformazione dello stato.
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http://www.centrofondi.it/content/attenti-al-dopo-berlusconi
In quel frangente l’uno aveva bisogno dell’altro e si spartirono il grasso bottino: alle potenze finanziarie andò il patrimonio immobiliare e industriale italiano che venne comprato con lo sconto derivato dalla speculazione di Soros sulla lira che provocò l’uscita della lira dallo SME e la conseguente svalutazione del 30% sul dollaro e marco tedesco, mentre alle potenze occulte nazionali andò la spartizione della macchina pubblica e la trasformazione dello stato.
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stop wto: dillo anche tu al nostro governo
Crisi climatica, crisi economica, crisi sociale. Basta aprire un qualsiasi quotidiano e, superato lo scoglio della deprimente cronaca italiana, ci si rende conto come ci sia un mondo sulla via di esplodere: Algeria, Tunisia, Egitto, Giordania ed ora anche lo Yemen. Unendo rivendicazioni diverse, che parlano anche di maggiore democrazia o di rispetto dei diritti umani, ci sono interi Paesi che si mobilitano di fronte ad una crisi globale che non accenna a spegnersi, se non altro in quegli ambiti che toccano i diritti e la vita quotidiana delle persone.
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http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2641&fromHP=1
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QUESTA VOLTA NON C’È UN’ARCA DI NOÈ, CI SALVIAMO O MORIAMO TUTTI
“Il mercato non può risolvere la crisi ambientale”, dice il teologo ed ecologista Leonardo Boff, professore dell’Università brasiliana dello Stato di Rio de Janeiro. La soluzione, insiste, è nell’etica e nella battaglia delle popolazioni autoctone per cambiare la relazione con la natura.”
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7909
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giovedì 27 gennaio 2011
Usa. L’illusione della riscossa
yes we can "prenderlo nel c..o!
Economia ancora a pezzi e deficit alle stelle. A Obama non resta che far leva sulle emozioni e chiedere l’impegno di tutti per una rinascita generale, praticamente impossibile.
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http://www.ilribelle.com/quotidiano/2011/1/27/usa-lillusione-della-riscossa.html
Economia ancora a pezzi e deficit alle stelle. A Obama non resta che far leva sulle emozioni e chiedere l’impegno di tutti per una rinascita generale, praticamente impossibile.
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La vita eterna dell'elettrodomestico: adesso è boom anche per l'usato
staremo mica percorrendo il sentiero giusto.....? me lo auguro.
Si diceva "usato sicuro" e fino a ieri riguardava soprattutto l'automobile. Ora è molto di più: in America siamo in pieno boom della "ri-manifattura", tutte le grandi industrie si lanciano nel nuovo business, per dare una seconda vita ai loro prodotti.
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http://decrescitafelice.it/content/la-vita-eterna-dellelettrodomestico-adesso-%C3%A8-boom-anche-lusato
Si diceva "usato sicuro" e fino a ieri riguardava soprattutto l'automobile. Ora è molto di più: in America siamo in pieno boom della "ri-manifattura", tutte le grandi industrie si lanciano nel nuovo business, per dare una seconda vita ai loro prodotti.
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Zerozerocinque: «L’Italia appoggi la proposta di Sarkozy sulla TTF»
e pensare che con la tobin tax si potrebbe finanziare il reddito di cittadinanza.
La campagna Zerozerocinque, che da tempo si batte per l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, ha accolto con favore le dichiarazioni del presidente francese Nicolas Sarkozy, secondo il quale un prelievo sui grandi movimenti di capitali costituisce «una delle migliori risposte non solo alla crisi ma anche alle necessità di reperimento dei capitali di cui necessitano gli Stati per il loro sviluppo».
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http://www.valori.it/italian/finanza-globale.php?idnews=3128
La campagna Zerozerocinque, che da tempo si batte per l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, ha accolto con favore le dichiarazioni del presidente francese Nicolas Sarkozy, secondo il quale un prelievo sui grandi movimenti di capitali costituisce «una delle migliori risposte non solo alla crisi ma anche alle necessità di reperimento dei capitali di cui necessitano gli Stati per il loro sviluppo».
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mercoledì 26 gennaio 2011
Il Pil non basta più. Ambiente, sicurezza, lavoro i nuovi parametri
Il Pil non basta più. La cifra che indica il totale di beni e servizi finali prodotti da un Paese in un intervallo di tempo è da sempre il parametro principale per stabilire come un Paese se la passa. Se il Pil cresce va tutto bene, o quasi. Oggi, però, il monopolio del Pil scricchiola e sono sempre più gli analisti a dire che il prodotto interno lordo, da solo, non può rendere l’idea del benessere di uno stato.
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http://www.laltranotizia.net/2010/12/istat-ambiente-sicurezza-lavoro-il-pil.html
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Wwf lancia l'emergenza risorse "Nel 2030 ci vorranno 2 Terre"
Consumiamo un pianeta e mezzo, cioè utilizziamo più risorse di quelle che si rigenerano e colmiamo la differenza divorando il patrimonio naturale della Terra. Nel 2030, in assenza di una drastica correzione di rotta, arriveremo ad aver bisogno di due pianeti. Sono i dati contenuti nel Living Planet Report, il rapporto biennale realizzato dal Wwf in collaborazione con la Zoological Society di Londra e il Global Footprint Network. Il volume, frutto di un lavoro di due anni di ricerca, esamina la situazione non dal punto di vista ambientale ma anche economico. Ecco i punti principali.
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http://www.laltranotizia.net/2010/10/wwf-lancia-lemergenza-risorse-nel-2030.html
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Razionare l’energia? Gli inglesi si chiedono come ci divideremo le risorse
Il mondo è anomalo e poco razionale, ma l’Italia è un caso davvero particolare di questa anomalia. Mentre qui sembra che non si possa ragionare d’altro se non delle abitudini erotiche del Presidente del Consiglio, altrove si ragiona su come ci divideremo le risorse rimaste.
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http://www.ilcambiamento.it/transition_town/razionare_energia.html
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LA DITTATURA DELLE LIBERTA’
Con quale coraggio, oggi, gli individui delle nostre moderne società consumiste occidentali, si definiscono e si ritengono liberi? E poi, liberi da che cosa? Se è il nostro passato (fino a prima della rivoluzione industriale), ad essere assunto a parametro ideale e assoluto di comparazione del livello di libertà raggiunto, avremmo commesso un’imperdonabile, errore di valutazione e di interpretazione storica; frutto velenoso di un totale assenza di consapevolezza, disincanto e di senso della realtà. Non siamo in grado di immaginare e, tanto meno sperimentare, neppure per un momento, una realtà diversa e contraria da quella che siamo soliti vivere. E, nonostante i nostri laconici e retorici attacchi virtuali contro le incongruenze e le contraddizioni del Sistema (che disseminiamo nel grande mare della rete con l’automatismo di un robot), il nostro tasso di libertà, è ai minimi storici dalla comparsa dell’uomo sulla terra. Ed è questo il punto centrale e cardine imprescindibile della nostra attuale e miserevole condizione di moderni schiavi che, nel suo contrasto logico, incarna il germe malefico dell’ossimoro al potere.
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http://www.stampalibera.com/?p=21380
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Prendo il tram, che inquina meno e costa poco
Qual è il mezzo di trasporto che permetterebbe a ciascuno di noi di recarsi a lavoro, a scuola, a fare la spesa o dagli amici riducendo al minimo l’impatto ambientale dello spostamento? L’autobus, il tram o l’auto elettrica in condivisione? E una città che volesse investire per ingrandire la rete di trasporto urbano, su quale veicolo dovrebbe orientare la propria scelta?
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http://www.ilcambiamento.it/trasporti/tram_inquina_meno_ricerca_vancouver_2010.html
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Carpooling, mobilità sostenibile vuol dire condivisione
Sono già molti coloro che stanno cominciando a cambiare il proprio approccio nei confronti della mobilità e dei problemi a essa collegati: inquinamento, congestionamento, stress, costi elevati e chi più ne ha più ne metta.
Sinora, preso atto di queste criticità, si è sempre pensato a come spostarsi meglio, ovvero continuare a effettuare tutte le movimentazioni di massa di beni e di persone che vengono compiute oggi ma in una maniera più sostenibile, grazie al supporto del progresso tecnologico. Ma la vera soluzione è un’altra: non tanto spostarsi meglio, quanto piuttosto spostarsi meno. Se ci pensiamo è un concetto banalissimo, che però mette in discussione il paradigma fondamentale della nostra società basato sul motto 'non un passo indietro', un sistema che deve sempre e comunque crescere e progredire.
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http://www.ilcambiamento.it/trasporti/carpooling_condividere_auto_riduce_traffico_inquinamento.html
Sinora, preso atto di queste criticità, si è sempre pensato a come spostarsi meglio, ovvero continuare a effettuare tutte le movimentazioni di massa di beni e di persone che vengono compiute oggi ma in una maniera più sostenibile, grazie al supporto del progresso tecnologico. Ma la vera soluzione è un’altra: non tanto spostarsi meglio, quanto piuttosto spostarsi meno. Se ci pensiamo è un concetto banalissimo, che però mette in discussione il paradigma fondamentale della nostra società basato sul motto 'non un passo indietro', un sistema che deve sempre e comunque crescere e progredire.
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Warology. Operazione l'altra guerra
Qual è l’altra guerra che stiamo vivendo? Come sarà la guerra del futuro? Esperti di strategie militari tradizionali e virtuali, ufficiali di punta dell’esercito, scienziati e uomini politici si confrontano in una conversazione serrata delineando il quadro di una nuova cultura del conflitto. Più di un’inchiesta, Warology è un viaggio ai confini dell’impensabile.
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http://www.ilcambiamento.it/recensioni/warology_altra_guerra_dvd_febbraio.html
L' ECONOMIST CONFERMA: NON E' UNA COSPIRAZIONE
Si è spesso parlato della spinta verso un sistema centralizzato di controllo del governo mondiale come di una “cospirazione pubblica”. Gruppi come Bilderberg, la Commissione Trilaterale e il Council on Foreign Relations sono i perni di questa agenda, stabiliscono le misure prese dai politici e dai brokers del potere che questi gruppi hanno di fatto comprato.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7901
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I HAVE A DRINN
Da qualche mese ormai ho un drinn che continua a risuonarmi nella testa, un drinn che non mi ricorda un campanello per richiamare l’attenzione, quanto piuttosto un vero e proprio allarme di fuga. Fuga dall’Italia. Almeno imprenditorialmente parlando. Chi fa parte dell’Amministrazione Pubblica o chi si trova in pensione con una rendita più che dignitosa mantiene ancora la convenienza di starsene nel “Non più Bel Paese” a farsene il turista in casa propria. Chi invece è ancora giovane, o meglio ancora studente, è il caso che cominci a proiettarsi mentalmente di andare a lavorare e vivere al di fuori della penisola italiana.
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martedì 25 gennaio 2011
La Svizzera riconosce la medicina alternativa
Il governo della Svizzera ha ceduto alla pressione popolare e ha decretato che l’assicurazione sanitaria statale pagherà per cinque tipi di “medicina complementare” da ora al 2017, in attesa di una indagine che verifichi se siano efficaci o meno. I sostenitori della medicina basata sulle prove, temono che il processo conferisca credibilità a trattamenti dubbiosi.
La Svizzera accoglie 17.200 medici complementari registrati, il maggior numero per persona nel mondo. Nel 2009, il 67% dell’elettorato ha votato, in base al sistema nazionale del decidere tramite referendum, perchè cinque tali terapie venissero coperte dall’assicurazione sanitaria. Sono l’omeopatia, i trattamenti erboristici e tradizionali della Cina, la medicina antroposofica – che tra altre tecniche usa il vischio per trattare il cancro – e la terapia neurale, che è basata sull’iniezione di anestetici locali vicino ai centri nervosi.
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http://www.stampalibera.com/?p=21367#more-21367
La Svizzera accoglie 17.200 medici complementari registrati, il maggior numero per persona nel mondo. Nel 2009, il 67% dell’elettorato ha votato, in base al sistema nazionale del decidere tramite referendum, perchè cinque tali terapie venissero coperte dall’assicurazione sanitaria. Sono l’omeopatia, i trattamenti erboristici e tradizionali della Cina, la medicina antroposofica – che tra altre tecniche usa il vischio per trattare il cancro – e la terapia neurale, che è basata sull’iniezione di anestetici locali vicino ai centri nervosi.
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Disordini in Egitto e in Tunisia, mentre in Italia....
Oggi assalto al parlamento in Egitto. 30.000 manifestanti hanno protestato chiedendo le dimissioni di Mubarak. Tra le 200.000 e le 300.000 persone pare che siano scese in piazza a manifestare in tutto l'Egitto.
Pare anche che il figlio di Mubarak sia fuggito a Londra, anche se le news non sono ancora del tutto chiare.
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http://informazionescorretta.blogspot.com/2011/01/disordini-in-egitto-e-in-tunisia-mentre.html
Pare anche che il figlio di Mubarak sia fuggito a Londra, anche se le news non sono ancora del tutto chiare.
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Disordini in Tunisia, Algeria, Albania, Yemen
Corriere della Sera: "L'Albania non è la Tunisia"
Repubblica: "L'Albania come la Tunisia"
Ed è con questo dubbio che apriamo il post: ma l'albania sarà come la tunisia o no? A parte il fatto che in Tunisia le barricate in filo spinato hanno ceduto, ma in Albania no, in fondo chissene: rispondere affermativamente o negativamente sarebbe come ridurre ad una sillaba il complesso quadro socioeconomico e geopolitico che sta attraversando i paesi arabi fino allo Yemen, con una puntatina perfino in Albania.
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Repubblica: "L'Albania come la Tunisia"
Ed è con questo dubbio che apriamo il post: ma l'albania sarà come la tunisia o no? A parte il fatto che in Tunisia le barricate in filo spinato hanno ceduto, ma in Albania no, in fondo chissene: rispondere affermativamente o negativamente sarebbe come ridurre ad una sillaba il complesso quadro socioeconomico e geopolitico che sta attraversando i paesi arabi fino allo Yemen, con una puntatina perfino in Albania.
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Medicine tradizionali, l’Oms decide di studiarle: è la prima volta
finalmente allora la crisi serve a qualcosa.
Le medicine tradizionali, quelle che mutuano dalla storia e dalle culture popolari, saranno studiate dall’OMS. O meglio, verranno classificate in un unico database internazionale sia dal punto di vista dei termini che dei risultati terapeutici positivi o pericolosi. Insomma per la prima volta si cercherà di studiare secondo analisi cliniche ed epidemiologiche alcune delle più diffuse tra le medicine naturali: dall’agopuntura alla fitoterapia, passando per la medicina tradizionale cinese. Un bel passo avanti per ufficializzare le capacità terapeutiche di alcune pratiche, ma anche per poterne regolarizzare adeguatamente gli sviluppi, limitando gli usi impropri e pericolosi.
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http://www.laleva.org/it/2010/12/medicine_tradizionali_loms_decide_di_studiarle_e_la_prima_volta.html
Le medicine tradizionali, quelle che mutuano dalla storia e dalle culture popolari, saranno studiate dall’OMS. O meglio, verranno classificate in un unico database internazionale sia dal punto di vista dei termini che dei risultati terapeutici positivi o pericolosi. Insomma per la prima volta si cercherà di studiare secondo analisi cliniche ed epidemiologiche alcune delle più diffuse tra le medicine naturali: dall’agopuntura alla fitoterapia, passando per la medicina tradizionale cinese. Un bel passo avanti per ufficializzare le capacità terapeutiche di alcune pratiche, ma anche per poterne regolarizzare adeguatamente gli sviluppi, limitando gli usi impropri e pericolosi.
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lunedì 24 gennaio 2011
Insegnare la superficialità
Sicuramente molti avranno visto questo spot, si parla di raffreddore, mal di gola, dolori influenzali e febbre…
Lo spot ci insegna che tutte queste malattia hanno una CAUSA comune: l’infiammazione, e quindi ecco il farmaco adatto per spegnere l’infiammazione…
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http://www.stampalibera.com/?p=21298#more-21298
Valter, don’t care, please
Stupefacente su la Repubblica. Nella sua lenzuolata domenicale Eugenio Scalfari, l’ultimo “direttore di giornale leader di un partito” del dopoguerra, ha benedetto il ritorno in campo di Veltroni reduce dal discorso di sabato al Lingotto.
Dice lui: finalmente “ritorna in scena” un leader, non solo del Pd ma anche dell’opposizione a Berlusconi.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/24/valter-don%e2%80%99t-care-please/88038/
Dice lui: finalmente “ritorna in scena” un leader, non solo del Pd ma anche dell’opposizione a Berlusconi.
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Laissez faire
C’è una cosa che agli italiani piace tantissimo fare: lasciar fare agli altri. Il Paese è alla frutta? Va tutto in malora mentre pochi ricchi&potenti si proteggono sempre meglio dentro i loro privilegi? Evvabbè, abbiamo già visto di tutto, dai barbari ai lanzichenecchi ne sono passati tanti, sopravviveremo anche stavolta.
Per questo i sondaggi dicono che Berlusconi non perde quota. Magari lo incastreranno per il bunga bunga, come Al Capone per l’evasione fiscale, ma nel frattempo l’italiano medio non è sopraffatto dallo squallore morale, dalla mancanza di senso dello Stato al di là delle evidenze processuali: perché occuparsi in prima persona di politica e scegliere di sostenere gente diversa costa molta più fatica che tenersi il cosiddetto vecchio porco.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/23/laissez-faire/87936/
Per questo i sondaggi dicono che Berlusconi non perde quota. Magari lo incastreranno per il bunga bunga, come Al Capone per l’evasione fiscale, ma nel frattempo l’italiano medio non è sopraffatto dallo squallore morale, dalla mancanza di senso dello Stato al di là delle evidenze processuali: perché occuparsi in prima persona di politica e scegliere di sostenere gente diversa costa molta più fatica che tenersi il cosiddetto vecchio porco.
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“Sarà la forza delle nostre proposte…”
Quali proposte, on. Veltroni?
Qual è il Suo programma per riparare la democrazia italiana? Aumentare i poteri dell’esecutivo? Il senato federale? La riduzione del numero dei parlamentari? Sono questi problemi seri e gravi dicui il paese ha sofferto negli ultimi 10 anni? O non sono piuttosto lo strapotere della maggioranza, la concentrazione mediatica, l’esproprio del diritto degli elettori di selezionare la classe politica, le leggi elettorali maggioritarie che mettono a repentaglio la stabilità della Costituzione, il Parlamento esautorato dai decreti legge del governo, dal controllo dei leader sulle ricandidature e sui finanziamenti pubblici?
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/23/%e2%80%9csara-la-forza-delle-nostre-proposte%e2%80%a6%e2%80%9d/87965/
Qual è il Suo programma per riparare la democrazia italiana? Aumentare i poteri dell’esecutivo? Il senato federale? La riduzione del numero dei parlamentari? Sono questi problemi seri e gravi dicui il paese ha sofferto negli ultimi 10 anni? O non sono piuttosto lo strapotere della maggioranza, la concentrazione mediatica, l’esproprio del diritto degli elettori di selezionare la classe politica, le leggi elettorali maggioritarie che mettono a repentaglio la stabilità della Costituzione, il Parlamento esautorato dai decreti legge del governo, dal controllo dei leader sulle ricandidature e sui finanziamenti pubblici?
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PETROLIO E POPOLAZIONE GLOBALE NEL CORSO DEL TEMPO
C’è una relazione stretta tra il picco della produzione del petrolio e la popolazione. Già dagli anni ’50 c’erano diverse stime sulla crescita e la diminuzione della produzione globale di petrolio, e probabilmente era inevitabile che nel corso del tempo si passasse dall'ottimismo al realismo. Tutto sommato, per la propria reputazione è meglio fare qualche errore sul lato della prudenza piuttosto che apparire uno stupido annunciando una catastrofe che non avviene. Con l'aumento degli studi, tuttavia e con l'avvicinarsi degli eventi critici, ha prevalso infine il realismo.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7892
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domenica 23 gennaio 2011
La crisi : ormai una roulette con 5 pallottole nel tamburo
Questo numero 51 del GEAB celebra il quinto anniversario della pubblicazione del Global Europe Anticipation Bulletin.
Nel gennaio 2006, in occasione del GEAB N°1, il gruppo di LEAP/E2020 indicava che la fase da quattro a sette anni che si approssimava sarebbe stata caratterizzata “dalla caduta del muro del dollaro, fenomeno simile a quello della caduta del muro di Berlino che negli anni successivi aveva trascinato al crollo il blocco comunista, quindi alla fine dell'URSS.
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http://www.megachipdue.info/tematiche/kill-pil/5478-la-crisi-ormai-una-roulette-con-5-pallottole-nel-tamburo.html
Nel gennaio 2006, in occasione del GEAB N°1, il gruppo di LEAP/E2020 indicava che la fase da quattro a sette anni che si approssimava sarebbe stata caratterizzata “dalla caduta del muro del dollaro, fenomeno simile a quello della caduta del muro di Berlino che negli anni successivi aveva trascinato al crollo il blocco comunista, quindi alla fine dell'URSS.
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UN’ ECONOMIA A MISURA DI RIBELLE
Il libero mercato è il grande alibi del Potere.Il denaro è il suo strumento fondamentale.Il lavoro la sua arma di ricatto. La risposta è dare vita a circuiti alternativi e autogestiti.
Siamo sotto assedio: assai più che negli scorsi decenni ciascuno di noi, privati cittadini estranei all’establishment economico e politico, è sottoposto a un attacco sistematico che mina i fondamenti stessi della sua vita nella società contemporanea. La si potrebbe definire sinteticamente “la strategia Marchionne”, se non fosse che in questo modo si rischia di scaricare su un singolo soggetto, e su una singola impresa, la responsabilità di un fenomeno assai più ampio e coerente. A rigore, anzi, è persino sbagliato parlare di fenomeno, nel senso di qualcosa che si manifesta nella realtà ma le cui ragioni sono ancora tutte da indagare.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7891
Finalmente l’Università per la Nuova Medicina Germanica
Per chi conosce la storia avventurosa della Nuova Medicina e le sofferenze del suo fondatore, questa è senz’altro una notizia commuovente. Sembra quasi il lieto fine di una favola ed invece è solo l’inizio di una battaglia di speranza e civiltà con le leggi biologiche come arma.
Ma i presupposti per vincerla, la battaglia, ci sono. Siamo vicini con grande affetto e stima a quanti, medici e appassionati di vita, si dedicano al nobile scopo di aiutare a far emergere la verità lottando contro la sopraffazione imperante di un regime globalizzato screditato.
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http://www.disinformazione.it/universita_medicina_germanica.htm
venerdì 21 gennaio 2011
L'apoteosi della Dea Ragione
E' una di quelle notizie che passano in secondo piano, riprese dai media quel tanto che basta per adempiere al loro dovere, non pubblicizzate nè strombazzate ai quattro venti, non tanto per via della loro scarsa importanza ma proprio perchè, incarnando in modo perfetto il dogma imperante, sono destinate a penetrare in modo inesorabile e definitivo nella vita di ogni uomo, trasformandola probabilmente per sempre. Si tratta nel caso specifico della possibilità -concessa all'uomo dalla tecnologia dell'ultima generazione- di agire nel mondo circostante per mezzo esclusivo del pensiero: navigare in internet, spostare oggetti, comunicare con la sola facoltà della mente, senza muovere nemmeno un braccio, una mano, un solo muscolo. Forse il coronamento di un sogno atavico dell'uomo, come volare; ma all'interno di una chiave -quella tecnico/scientifica- che puntualmente ribalta come un guanto ogni possibilità che concretizza, sicchè l'uomo, da artefice, diventa servo.
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http://www.giornaledelribelle.com/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=753
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Alla radice del degrado
Parlare di crisi della famiglia in Occidente è ormai una costatazione ovvia. Più che di crisi si dovrebbe parlare di necrosi in stato avanzato. Troppo facile attribuirne le cause alla latitanza e alla deresponsabilizzazione del maschio, come al rivendicazionismo femminista. Scagliarsi accuse reciproche fino a creare un clima di guerra fra i sessi sarebbe la manifestazione estrema dell’abbrutimento di quella che fu una grande civiltà. Le cause profonde vanno ben oltre gli ultimi 40 anni segnati dal rifiuto femminista di caricare sulle donne tutto il peso di una famiglia diventata nucleare, non più confortate dall’apporto di parenti e vicinato ma lasciate sole a gestire i carichi di lavoro e le tensioni di una vita snervante.
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I colpi di coda di un impero in declino
La grave crisi economico-finanziaria che l’occidente sta vivendo, tutt’altro che in via di risoluzione, porta con sé i segnali di un potenziale cambiamento strutturale e sistemico. È forse riduttivo, infatti, derubricare tale fase storica, caratterizzata da possibili fallimenti in serie di Stati sovrani, alla categoria delle tempeste passeggere che, periodicamente, il capitalismo si trova a fronteggiare.
Nel più assoluto silenzio da parte dei media americani e mondiali, infatti, il debito pubblico statunitense, il novembre scorso ha superato, per la prima volta nella storia, i 12.000 miliardi di dollari. Una cifra spaventosa, in crescita da ben prima della crisi del 2008. Nel 2001 il debito americano cresceva di 133 miliardi di dollari; nel 2002 l'aumento era di 420 miliardi; poi, per cinque anni consecutivi cresce ogni anno di circa 500/550 miliardi. Nel 2008 raddoppia: in un solo anno aumenta di 1.017 miliardi. Nel 2009, quasi un altro raddoppio: cresce di altri 1.885 miliardi.
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http://www.giornaledelribelle.com/
Nel più assoluto silenzio da parte dei media americani e mondiali, infatti, il debito pubblico statunitense, il novembre scorso ha superato, per la prima volta nella storia, i 12.000 miliardi di dollari. Una cifra spaventosa, in crescita da ben prima della crisi del 2008. Nel 2001 il debito americano cresceva di 133 miliardi di dollari; nel 2002 l'aumento era di 420 miliardi; poi, per cinque anni consecutivi cresce ogni anno di circa 500/550 miliardi. Nel 2008 raddoppia: in un solo anno aumenta di 1.017 miliardi. Nel 2009, quasi un altro raddoppio: cresce di altri 1.885 miliardi.
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La tragedia e la farsa
Affrontando con diverse persone il tema della differenza tra i nostri tempi e quelli passati- in particolar modo di quelli preindustriali, secondo la concezione finiana dell'antimodernità- in risposta alla mia affermazione secondo cui in tali epoche complessivamente si viveva meglio di oggi, mi sento spesso ribattere che facendo tali paragoni, e rivisitando il passato, è facile cadere nella tentazione di dipingere tali epoche come più belle di quanto in realtà non fossero state, sia perchè il ricordo distorce le cose, sia perchè in fondo a tali epoche tendiamo ad attribuire le caratteristiche che piacciono a noi. Insomma, si rinfaccia quasi sempre che i "bei tempi andati" non erano poi così belli.
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http://www.giornaledelribelle.com/index.php?option=com_content&task=view&id=742&Itemid=10
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Il "diritto" alla felicitá
Nientemeno che il Financial Times ha riservato una delle sue preziose pagine a una inchiesta sulla felicità, mobilitando intervistatori e ricercatori. Ovvio che in clima di mercificazione totalitaria anche un concetto come “la felicità” sia espresso in termini monetari. Così apprendiamo che la buona salute vale 1 milione e 300.000 sterline, il matrimonio 200.000, parlare ai propri vicini 129.000, andare in pensione 114.000. Il sentimento contrario, quello di pena, in termini psicologici costa 8.000 sterline in caso di morte di un amico, 126.000 se muore un figlio, 296.000 quando si divorzia (più della morte di un figlio?), 312.000 se muore il partner.
A parte queste bizzarrìe, troviamo alcune conferme di un sano buonsenso. Il denaro può comprare solo “piccole felicità”. Vincere a una lotteria non è garanzia di vita felice e gioiosa. Gli amici sono più importanti del denaro. Perdere il lavoro è un evento traumatico ma il dispiacere è attenuato quando tanti condividono la stessa disavventura (mal comune mezzo gaudio?). È più felice chi si sottrae alla competizione. Nel divorzio il periodo peggiore è quello che precede la decisione di separarsi (apprendiamo che la maggior parte dei divorzi avviene per iniziativa della moglie, un segno ben eloquente di quanto grande sia stato il cambiamento del costume). Infine, se un amico migliora di molto la sua condizione, anche noi ci sentiamo meglio, nella misura del 25% (quantificare sempre, altrimenti non siamo ricercatori seri!).
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http://www.giornaledelribelle.com/index.php?option=com_content&task=view&id=739&Itemid=10
A parte queste bizzarrìe, troviamo alcune conferme di un sano buonsenso. Il denaro può comprare solo “piccole felicità”. Vincere a una lotteria non è garanzia di vita felice e gioiosa. Gli amici sono più importanti del denaro. Perdere il lavoro è un evento traumatico ma il dispiacere è attenuato quando tanti condividono la stessa disavventura (mal comune mezzo gaudio?). È più felice chi si sottrae alla competizione. Nel divorzio il periodo peggiore è quello che precede la decisione di separarsi (apprendiamo che la maggior parte dei divorzi avviene per iniziativa della moglie, un segno ben eloquente di quanto grande sia stato il cambiamento del costume). Infine, se un amico migliora di molto la sua condizione, anche noi ci sentiamo meglio, nella misura del 25% (quantificare sempre, altrimenti non siamo ricercatori seri!).
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Non è mai troppo tardi (per eliminare la scuola...)!
Questo è il periodo in cui sta cominciando l'anno scolastico, e l'occasione di per sè è sempre buona per mettere in discussione i fondamenti culturali ed educativi su cui la nostra società si basa. Ma un'altra ricorrenza, questa volta degli anni passati, offre lo spunto per avviare una simile riflessione: esattamente 50 anni fa infatti -il 15 novembre del 1960- iniziava "Non è mai troppo tardi", il programma televisivo ideato per permettere anche a chi a suo tempo non aveva avuto la possibilità di studiare, di farsi un'istruzione in età avanzata, sui banchi di una finta scuola, proprio come i bambini. Fu un'iniziativa che ebbe un successo strepitoso, imitato anche in altri Paesi, probabilmente perchè si inseriva perfettamente nel clima ottimistico di (ri)costruzione della modernità trionfante nel dopoguerra, che voleva sradicare -e lo avrebbe fatto con successo- le ultimi propaggini di un mondo, quello contadino, che di fatto era ancora restìo all'alfabetizzazione di massa e rappresentava un ostacolo ai luminosi fasti del progresso economico e tecnologico della nostra epoca.
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http://www.giornaledelribelle.com/index.php?option=com_content&task=view&id=746&Itemid=10
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giovedì 20 gennaio 2011
Crisi economica ecologica: la Cina ci penserà... non prima di cinque anni però
Per dirla alla Berselli, almeno in occidente, diventeremo più poveri. Non necessariamente questo significherà peggiorare la nostra qualità della vita. Anzi, ambientalmente e socialmente parlando, potrebbe essere la nostra salvezza se saremo in grado di cogliere l'essenza dello sviluppo che non può essere la mera accumulazione personale delle merci. La crescita all'infinito non è possibile e lo hanno capito anche i cantori del turboliberismo.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=36874
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L'arma finale
Meglio il nulla politico inodore e insapore di Berlusconi, piuttosto che il nulla maleolente di chiavica dei suoi miserabili avversari, così inetti ed intellettualmente fradici da dover ricorrere al gossip, anziché ai programmi, per aver ragione del nemico.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=36880
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Caro Marchionne, ecco 100 milioni di euro…
questo articolo è stato pubblicato il 20/01/2011, le mie considerazioni su fiat 11/01/2011.
mi sembra che collimano o sbaglio?
Ora che avete vinto il referendum, con soli 9 voti di scarto nei reparti operai, sicuramente vi state chiedendo che fare, visto che governare una fabbrica con il pugno di ferro non conviene neanche a voi. Si sa che l’operaio rende meglio se non è incavolato nero… E allora mi permetto di avanzare alcune proposte che potrebbero migliorare sostanzialmente le condizioni economiche e di vita dei dipendenti Fiat a costo zero. Anzi la Fiat ci guadagnerebbe. Non voglio proporre fantasie ma esperienze già realizzate da altri gruppi industriali. Si tratta di adottare una visione diversa del sistema Fiat e delle opportunità che offre.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/20/caro-marchionne-ecco-100-milioni-di-euro/87440/
mi sembra che collimano o sbaglio?
Ora che avete vinto il referendum, con soli 9 voti di scarto nei reparti operai, sicuramente vi state chiedendo che fare, visto che governare una fabbrica con il pugno di ferro non conviene neanche a voi. Si sa che l’operaio rende meglio se non è incavolato nero… E allora mi permetto di avanzare alcune proposte che potrebbero migliorare sostanzialmente le condizioni economiche e di vita dei dipendenti Fiat a costo zero. Anzi la Fiat ci guadagnerebbe. Non voglio proporre fantasie ma esperienze già realizzate da altri gruppi industriali. Si tratta di adottare una visione diversa del sistema Fiat e delle opportunità che offre.
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Che pena quella destra che rimane in silenzio
per non parlare della sinistra.
Quel che fa più tristezza è il modo in cui lo difendono ancora, nonostante le evidenze, nonostante una realtà incontrovertibile. Nessuno che abbia il coraggio di esprimere i suoi dubbi, i suoi giudizi. Nessuno che abbia un minimo di senso dello Stato. Un rimasuglio di amor proprio, un’ombra di patriottismo. È l’Italia dei Don Abbondio che sta dando il peggio di sé: paurosa, cagasotto, tremebonda. L’Italia che si fa i fatti suoi senza pensare, magari solo per un attimo, al bene collettivo. L’Italia che abbassa la testa e fa finta di non vedere, di non capire. Che preferisce passare per stupida piuttosto che dimostrare un briciolo di coraggio, il giorno giusto, per la cosa giusta.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/19/che-pena-quella-destra-che-rimane-in-silenzio/87200/
Quel che fa più tristezza è il modo in cui lo difendono ancora, nonostante le evidenze, nonostante una realtà incontrovertibile. Nessuno che abbia il coraggio di esprimere i suoi dubbi, i suoi giudizi. Nessuno che abbia un minimo di senso dello Stato. Un rimasuglio di amor proprio, un’ombra di patriottismo. È l’Italia dei Don Abbondio che sta dando il peggio di sé: paurosa, cagasotto, tremebonda. L’Italia che si fa i fatti suoi senza pensare, magari solo per un attimo, al bene collettivo. L’Italia che abbassa la testa e fa finta di non vedere, di non capire. Che preferisce passare per stupida piuttosto che dimostrare un briciolo di coraggio, il giorno giusto, per la cosa giusta.
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Il bunga-bunga ha spazzato via la politica
bella questa frase dell'articolo: L’Italia dovrà fare uno sforzo di ricostruzione civile enorme, del quale è molto difficile intravedere i protagonisti.
i protagonisti dovremo essere tutti noi,non aspettare un salvatore tipo obama.
In questi giorni non ho letto una riga, se non gli inevitabili titoloni o quasi, a proposito delle peripezie sessuali più o meno consumate ad Arcore e dintorni. Non lo rivendico, è che proprio non posso, non ci riesco più. Di Iris, Iona o Clarabella, come si dice, non me ne puo’ fregar di meno, sinceramente. La nausea che monta spontanea all’idea di un miliardario ultrasettantenne che pastrugna una ragazzina minorenne o di un ottantenne che gli procura mandrie di scervellate trattate come quarti di manzo, è almeno pari a quella che provo verso me stesso se perdo un minuto di più a guardare dentro quel buco di serratura, a leggermi i dettagli del bunga bunga, le telefonate tra quelle disgraziate, le più o meno esplosive interviste a Ruby, diciotto anni appena compiuti.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/19/la-politica-non-ce-pu/87167/
i protagonisti dovremo essere tutti noi,non aspettare un salvatore tipo obama.
In questi giorni non ho letto una riga, se non gli inevitabili titoloni o quasi, a proposito delle peripezie sessuali più o meno consumate ad Arcore e dintorni. Non lo rivendico, è che proprio non posso, non ci riesco più. Di Iris, Iona o Clarabella, come si dice, non me ne puo’ fregar di meno, sinceramente. La nausea che monta spontanea all’idea di un miliardario ultrasettantenne che pastrugna una ragazzina minorenne o di un ottantenne che gli procura mandrie di scervellate trattate come quarti di manzo, è almeno pari a quella che provo verso me stesso se perdo un minuto di più a guardare dentro quel buco di serratura, a leggermi i dettagli del bunga bunga, le telefonate tra quelle disgraziate, le più o meno esplosive interviste a Ruby, diciotto anni appena compiuti.
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“La rivoluzione tunisina si espanderà negli altri Paesi del Nordafrica”
in questo articolo c'è una frase che mi preoccupa: Crediamo nell’esportazione del nostro modello perché siamo convinti che, senza dittature, i paesi arabi possano affacciarsi alla modernità e sviluppare migliori partnership con l’Europa.
se per modernità pensano al modello di sviluppo occidentale "avete sotto i vostri occhi la disentegrazione", allora hanno sbagliato strada,perchè siamo nella post-modernità.
Secondo Sihem Bensedrine, giornalista e dissidente di Tunisi, la ‘rivolta del pane’ è solo la prima scintilla di una ribellione più estesa nel mondo arabo. "La gente voleva che Ben Ali e tutta la sua famiglia di corrotti e corruttori abbandonassero il Paese".
leggi tutto:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/19/la-rivoluzione-tunisina-si-espandera-in-tutto-il-nordafrica/87193/
se per modernità pensano al modello di sviluppo occidentale "avete sotto i vostri occhi la disentegrazione", allora hanno sbagliato strada,perchè siamo nella post-modernità.
Secondo Sihem Bensedrine, giornalista e dissidente di Tunisi, la ‘rivolta del pane’ è solo la prima scintilla di una ribellione più estesa nel mondo arabo. "La gente voleva che Ben Ali e tutta la sua famiglia di corrotti e corruttori abbandonassero il Paese".
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LA CRISI E IL CROLLO
La crisi è incertezza. Il crollo è certezza. Non si deve confondere la crisi con il crollo. Con il crollo la crisi termina. Il crollo è la fine della crisi, l’avvento della certezza in luogo dell’incertezza.
La crisi è incertezza, il persistere degli scricchiolii, la diffusione lenta dei suicidi, la tristezza, il ragionare morboso sulla crisi medesima, il timore del crollo o che comunque il futuro non sarà più come il passato.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7882
La crisi è incertezza, il persistere degli scricchiolii, la diffusione lenta dei suicidi, la tristezza, il ragionare morboso sulla crisi medesima, il timore del crollo o che comunque il futuro non sarà più come il passato.
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UN'ONDA D'URTO PER LE FOLLE PUÒ SVEGLIARE I PAESI ARABI
queste rivolte "grecia,tunisia,ecuador,islanda,ecc.",non saranno mica il preludio di una rivoluzione globale "delle coscienze"?IL FATTO che Ben Ali sia partito lasciando il Paese in una situazione di confusione e di panico sta a dimostrare fino a che punto l'uomo non meritasse di essere un capo di Stato. Giunto al potere con un golpe (approfittando della malattia di Bourghiba) nel 1987, ha governato la Tunisia con metodi autoritari. Eppure questo Stato di polizia, dove la tortura era all'ordine del giorno e ogni espressione dell'opposizione veniva repressa, ha beneficiato del sostegno della Francia e dell'Italia, che lo ritenevano il miglior garante contro l'integralismo religioso.
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/01/16/unonda-urto-per-le-folle-puo-svegliare.html
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"il buono che avanza", la formula anti-spreco al ristorante
Menù completo: antipasto, primo, secondo e dolce. Già alla seconda portata, solitamente, si è pieni. Degli ultimi piatti si fa un assaggio, e gli avanzi finiscono direttamente nella pattumiera in cucina. È quel che accade ogni giorno nei ristoranti di tutta Italia. Trentasette miliardi di euro di cibo finiscono, ogni anno, nei cestini di famiglie e ristoratori. Cibo capace di nutrire 44 milioni di persone, la popolazione della Spagna, secondo quanto stimato dall’Università Bicocca di Milano.
Negli Stati Uniti d'America, da parecchi anni, c’è la moda della “Doggy Bag”, che ha in parte risolto il problema. Letteralmente Doggi Bag significa busta del cane, ma per il cane contiene poco o niente. Significa che a New York, San Diego o San Francisco è consuetudine andare a mangiare fuori e uscire dal ristorante con dei sacchetti in cui c’è del cibo avanzato, accuratamente inscatolato, pronto per essere riposto nel frigorifero di casa e mangiato in un secondo momento.
leggi tutto:
http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2594&fromHP=1
Negli Stati Uniti d'America, da parecchi anni, c’è la moda della “Doggy Bag”, che ha in parte risolto il problema. Letteralmente Doggi Bag significa busta del cane, ma per il cane contiene poco o niente. Significa che a New York, San Diego o San Francisco è consuetudine andare a mangiare fuori e uscire dal ristorante con dei sacchetti in cui c’è del cibo avanzato, accuratamente inscatolato, pronto per essere riposto nel frigorifero di casa e mangiato in un secondo momento.
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martedì 18 gennaio 2011
L'assillo della moneta e la cultura del debito
La moneta è da sempre oggetto di discussione ed argomento molto sentito che fa subito presa sulle masse.
È ormai ovvio che, nell'immaginario collettivo, il suo possesso si identifica con la ricchezza, una delle principali aspirazioni consce od inconsce dell'essere umano, spingendo l'ingegno a formulare sempre nuove soluzioni per accaparrarsene di più.
di origine antica, la moneta da sempre svolge funzioni di mezzo di pagamento, facilita gli scambi eliminandone gli inconvenienti ma non il senso (come nel baratto), viene utilizzata per quantificare il valore dei beni e serve da accumulatore di riserva.
leggi tutto:
http://www.ilcambiamento.it/moneta/assillo_moneta_cultura_debito.html
È ormai ovvio che, nell'immaginario collettivo, il suo possesso si identifica con la ricchezza, una delle principali aspirazioni consce od inconsce dell'essere umano, spingendo l'ingegno a formulare sempre nuove soluzioni per accaparrarsene di più.
di origine antica, la moneta da sempre svolge funzioni di mezzo di pagamento, facilita gli scambi eliminandone gli inconvenienti ma non il senso (come nel baratto), viene utilizzata per quantificare il valore dei beni e serve da accumulatore di riserva.
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domenica 16 gennaio 2011
IL SILENTE GRIDO DI BATTAGLIA DI MIRAFIORI
Appaiono soddisfatte ma livide e tremule le voci di regime (questo inestricabile labirinto fatto di palta immorale, sfruttamento sfrontato, mignotteria da basso impero, dossier finti o veri o presunti, decisioni politiche tra l'autoritario e il comico, ologrammi che reputano di essere reali, condizionamenti fisici e mentali): il consenso all'accordo per la newco Fiat a Mirafiori (un trucco fiscale che andrebbe punito dallo Stato) è certificato al 54%. Però vanno osservati i volti, queste grottesche maschere che recitano con un'unica voce: il pallore sbalorditivo di Sergio Marchionne, esaltato dall'untuosità della capigliatura, lo sguardo sotto flash di Maurizio Sacconi mentre cerca di sostenere che adesso devono mutare le relazioni industriali in Italia, i sindacalisti del SI' davanti a un 46% di NO che li sconfessa. Certo: sono i prodromi di una nuova stagione, per l'Italia. Nasce oggi nuovamente il movimento dei lavoratori.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7869
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LA DITTATURA DELL' IGNORANZA
Quale che sia il futuro che ci attende, a livello italiano ma anche internazionale, in merito alle prossime elezioni o meno, ma in modo ancora più generale in merito a qualunque decisione debba essere presa, la situazione è affatto buona, per non dire che è disastrosa. Ma il motivo non è solo prettamente politico o relativo ai tanti problemi che devono essere risolti in questo periodo di decadenza del nostro sistema di sviluppo e di inevitabile transizione verso un nuovo modello, un nuovo paradigma di esistenza. Il motivo è in primo luogo culturale.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7866
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venerdì 14 gennaio 2011
CONTRO IL FETICCIO DELLA CRESCITA
Ripresa, rilancio della produzione, aumento del Pil, crescita... Questi sono gli strumenti insistentemente indicati da economisti, governanti, industriali, politici, per il superamento della crisi. Che ne pensa?
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http://sollevazione.blogspot.com/2011/01/contro-il-feticcio-della-crescita.html#more
ascoltate il discorso di robert kennedy tre mesi prima della sua morte.
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ascoltate il discorso di robert kennedy tre mesi prima della sua morte.
giovedì 13 gennaio 2011
Iniziative virtuose: le scuole che bevono 'Acqua Buona'
Sono circa 18 le amministrazioni comunali e le scuole che hanno aderito alla campagna 'Acqua Buona' che promuove il consumo di acqua di rubinetto nelle mense in sostituzione di quella minerale. Tra le scuole che hanno aderito ci sono anche quelle del Comune di Capannori, che sono riuscite a risparmiare 5.000 chilogrammi di plastica, 3.000 chilogrammi di Co2 e oltre 100mila bottiglie di acqua minerale.
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http://www.ilcambiamento.it/beni_comuni/progetto_acqua_buona_scuole.html
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