Secondo Confcommercio, nel biennio 2008-2009 i consumi delle famiglie italiane hanno registrato una contrazione media annua del 2,1%, compiendo un “pauroso salto indietro” fino ai livelli del 1999. Dovremmo rallegrarcene?
Quanto eravamo diversi nel 1999! E quante cose sono accadute! Eppure sin da allora abbiamo sempre affermato: non sono i consumi che misurano il benessere degli individui.
Il loro aumento non si traduce linearmente in un aumento della felicità. Anzi, già allora -Francesco Gesualdi l’ha detto meglio di tutti- sapevamo bene che l’iperproduzione e il conseguente iperconsumo arricchiscono pochi soggetti, lasciando dietro di sé devastazione ambientale, sociale, personale.
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http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2645&fromHP=1
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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