Come amava ripetere Gibran, non possiamo rinunciare alla speranza, non possiamo abbandonarci alla disperazione a causa di ciò che è passato, giacchè rimpiangere l'irrecuperabile è la peggiore delle umane debolezze.
Ieri ho letto l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia, sul Corriera della Sera un disperato desiderio di dire la verità al Paese, solo ora come sempre quando tutto è ormai accaduto, come se il Paese non l’avesse già compreso, pur immerso nell’oblio perverso di un sistema che anestetizza qualsiasi consapevolezza, in un disperato qualunquismo come dice il titolo.
Ci viene raccontato che siamo diventati più poveri materialmente, dipingendo un “panorama sconfortante” che vi invito a leggere per non soffermarmi troppo su un’Italia che esiste da tempo, un sistema che ha cullato mille illusioni, che fa più notizia dell’altra faccia della medaglia, quella creativa, geniale ed efficiente, quella che edifica in silenzio senza fare rumore. Ma si sa ci si sveglia spesso solo quando i sogni giungono al termine e il Paese è lo specchio dei suoi figli, non tutti però.
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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