Affrontando con diverse persone il tema della differenza tra i nostri tempi e quelli passati- in particolar modo di quelli preindustriali, secondo la concezione finiana dell'antimodernità- in risposta alla mia affermazione secondo cui in tali epoche complessivamente si viveva meglio di oggi, mi sento spesso ribattere che facendo tali paragoni, e rivisitando il passato, è facile cadere nella tentazione di dipingere tali epoche come più belle di quanto in realtà non fossero state, sia perchè il ricordo distorce le cose, sia perchè in fondo a tali epoche tendiamo ad attribuire le caratteristiche che piacciono a noi. Insomma, si rinfaccia quasi sempre che i "bei tempi andati" non erano poi così belli.
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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