La guerra per bande tra notabili e tra pezzi della casta è oramai diventata una lotta frontale tra apparati dello Stato, tra i gangli decisivi delle istituzioni. Tutti i tentativi di exit strategy messi in atto negli ultimi anni per evitare lo sfascio sembrano andati in fumo. Il sistema normativo su cui si è fondata, alle spalle della Costituzione formale, la “seconda repubblica”, quello che ha consentito a Berlusconi di diventare il dominus della crisi, è ora grippato, per la semplice ragione che Berlusconi non vuole sloggiare di sua sponta. È così iniziato il round finale il quale, data la debolezza disarmante e la totale confusione che regna nel campo anti-berlusconiano, potrebbe davvero concludersi, con un redde rationem. Si vada o non si vada alle elezioni anticipate come extrema ratio.
Le opposizioni hanno puntato tutte le loro carte sul disfacimento dell’ectoplasma berlusconiano. Mesi addietro, con la defezione dei finiani, il defenestramento dell’ingombrante Cavaliere era sembrato a portata di mano. Non è stato così.
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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